La ricerca di un punto archimedeo della psiche. Jung e la scienza della singolarità: nuovi spunti di lettura attraverso il Liber novus
Libro
Data di Pubblicazione:
2021
Citazione:
(2021). La ricerca di un punto archimedeo della psiche. Jung e la scienza della singolarità: nuovi spunti di lettura attraverso il Liber novus . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/175448
Abstract:
La presente ricerca propone una rilettura della questione epistemologica e dello statuto della scienza nel pensiero di Jung, all’interno della generale ricomprensione dell’opera junghiana dopo la pubblicazione del Rotes Buch – Liber novus. L’impianto del lavoro è quindi storico, per i motivi succitati, ma anche teoretico nello stesso tempo, poiché mira a illuminare precisi nessi teoretici al fine di far emerge la risposta di Jung a una serie di domande che attraversano tutta la sua riflessione: è possibile chiamare scienza lo studio della psiche? È lecito rintracciare “un punto archimedeo della psiche”, che ne assicuri la scientificità? Quali sono i criteri euristici ed epistemologici perché si dia scienza di quel contingente fatto di immagini che è la psiche?
Il presente lavoro traccia un percorso che dagli anni di apprendistato giovanili, passa attraverso l’esperienza del Rotes Buch, e arriva fino ai testi della maturità. Tra questi particolare attenzione è stata data al saggio del 1952 sulla Synchronizität, vero e proprio laboratorio di quel concetto di scienza che Jung sta elaborando: una scienza empirica, fedele a quei fatti unici e irripetibili che vengono per forza di cose trascurati dalla scienza su base statistica. È questa la posta in gioco nella domanda di senso sulla natura ultima di una scienza della psiche. Come può darsi scienza degli scarti, delle eccedenze, delle pure contingenze infinitesimali?
Dinnanzi a simili manifestazioni della realtà l’unico atteggiamento possibile è, secondo Jung, quello dell’empirico, che sta con ciò che accade senza discostarsene. Solo nella misura in cui ci fosse “un punto archimedeo della psiche”, forse, questa scienza della trasgressione, della pura contingenza potrebbe avere un ancoramento esterno. La tensione verso questo “punto archimedeo” ha guidato tutta la costruzione dell’epistemologia e della psicologia complessa di Jung. Attraverso questa prospettiva si comprende come il paradosso dell’empirismo di Jung stia proprio nella natura dell’esperienza psichica: si tratta di un empirismo di dati strutturalmente duplici e ambigui, data la natura intrinsecamente simbolica della psiche. Un empirismo del paradosso, potremmo dire, o del doppio.
Tipologia CRIS:
1.9.03 Collana della Scuola di Alta Formazione Dottorale
Elenco autori:
Catini, Beatrice
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