Bergamo, l’idea della città parco

La mancanza di memoria territoriale e di conoscenza dei luoghi caratterizza le letture urbane e anche quelle relative alla città di Bergamo. Per recuperare un’adeguata lettura dei luoghi dobbiamo perseguire una rinnovata cultura dei luoghi. Con tale espressione s’intende la capacità di assegnare significato agli oggetti territoriali, riconoscendone le valenze storiche, culturali, fisiche e ambientali, in modo che ogni nuova azione o nuovo intervento si saldino armonicamente e funzionalmente con il contesto preesistente. Fondamentale da questo punto di vista è l’apporto della Geografia, disciplina dello spazio che si fa territorio. Il fine è quindi delineare, nel modo meno deformante e riduttivo possibile, le strutture e le organizzazioni spaziali nei loro elementi e fattori più significativi e determinanti, mettendo a fuoco i capisaldi dell’organizzazione territoriale che, all’interno delle grandi periodizzazioni storiche, hanno determinato i più rilevanti cambiamenti dell’organizzazione territoriale e del conseguente volto paesaggistico.