BERGAMO
Dati Generali
Periodo di attività
Syllabus
Obiettivi Formativi
Gli obiettivi formativi del corso si articolano come segue:
-comprensione dell'evoluzione storica della museologia, in relazione con i movimenti culturali e artistici delle diverse epoche;
-comprensione della componente sociale della museologia, ovvero del museo interpretato come attore politico;
-conoscenza dei temi forti del dibattito contemporaneo sul museo nelle sue dimensioni relazionali, educative, sociali;
-consapevolezza della dimensione dinamica del museo nella sua evoluzione storica, anche in relazione agli strumenti comunicativi della contemporaneità;
-sviluppo di un pensiero critico rispetto al museo inteso non già come dispositivo intoccabile e autorevole tout-court ma come "discorso critico sulla società" (situato nello spazio e nel tempo, interrelato con le dinamiche politiche e sociali, figlio della propria storia);
-sviluppo della capacità di leggere criticamente le dinamiche del collezionismo e della gestione delle collezioni museali, con un focus su appropriazione, acquisizione, restituzione (rispetto in particolare alla colonialità e alle richieste di "repatriation" che caratterizzano il momento attuale).
Prerequisiti
Conoscenza di base della storia dei movimenti culturali dalla Rivoluzione francese alla fine del XX secolo.
Metodi didattici
Tutte le lezioni sono supportate da slides, che vengono puntualmente
messe a disposizione degli studenti frequentanti. Sulla piattaforma di e-learning
vengono anche caricati dei brani di volumi o articoli di cui è suggerita la
lettura durante il corso, per favorire un dibattito partecipato e corale.
Si incoraggiano il dialogo e la partecipazione attiva, a partire da sollecitazioni puntuali da parte della docente o da iniziative degli/delle studenti/esse, che sono caldamente invitati a intervenire a partire dalle proprie letture, curiosità, esperienze.
Se possibile, compatibilmente con il numero degli iscritti, si organizzeranno visite a musei o mostre nell'orario di lezione. In occasione delle visite si potrà chiedere agli/alle studenti/esse, individualmente o a piccoli gruppi, di preparare una breve presentazione su un tema. Tale richiesta verrà concordata e presentata con un anticipo sufficiente da consentire la preparazione a casa. La partecipazione alle visite è fortemente raccomandata.
Verranno altresì invitati a lezione esperti/e di museologia (provenienti dall'ambito
della comunicazione, della curatela, dell'educazione, della ricerca scientifica etc.), allo scopo di condividere pratiche e metodi, nonché di favorire l'incontro della classe con profili professionali, anche in chiave vocazionale.
Verifica Apprendimento
L’esame è orale ed è finalizzato a verificare la conoscenza dei temi trattati a lezione (per i frequentanti) o nella bibliografia (per i non-frequentanti) e la comprensione dei nodi critici fondamentali che li caratterizzano.
L’esame si configura come un colloquio in cui vengono poste 2-3 domande aperte, così da consentire ai candidati di mostrare la propria capacità di costruire un discorso in autonomia.
Si richiede anche, sia ai frequentanti che ai non-frequentanti, di preparare un
argomento a piacere, eventualmente supportandolo con slides, da presentare sul proprio tablet o con stampa cartacea (non su smartphone né su chiavetta usb). Tale approfondimento deve riguardare la comunicazione legata a un singolo manufatto/oggetto di una collezione museale (materiale o immateriale): si tratterà dunque di individuare un oggetto interessante (per esempio perché ne è stata richiesta la restituzione da parte delle comunità di origine, o perché oggetto di diverse interpretazioni da parte di diversi attori sociali, etc). Questo focus critico, la cui presentazione non dovrà per nessun motivo durare più di 6-8 minuti, costituirà la parte finale dell'esame. Se la preparazione relativa alla parte generale non sarà considerata sufficiente, l'esame verrà interrotto e rimandato all'appello successivo. Vista la breve durata dell'esposizione, l'oggetto del focus dovrà essere molto circoscritto, e la sua individuazione sarà oggetto di valutazione: per questo motivo, l'oggetto del focus NON va concordato con la docente ma deve essere frutto dell'interesse e della ricerca dello studente/studentessa. Ovviamente, la docente resta disponibile per suggerimenti e indicazioni, laddove necessario.
I criteri di assegnazione del punteggio, in trentesimi, si basano sui
seguenti elementi:
_capacità di descrivere il panorama culturale entro cui una determinata
pagina di museologia si colloca;
_ capacità di muoversi con autonomia e spirito critico all’interno della
storia della museologia;
_capacità di tematizzare in modo complesso i nodi critici legati alle questioni comunicative, sia dal punto di vista della forma che del contenuto;
_precisione del linguaggio.
Per quanto riguarda gli studenti frequentanti, la docente prende nota della partecipazione attiva alle lezioni in forma di interventi puntuali, condivisione di esperienze e riflessioni, analisi critica dei testi proposti, capacità di porre domande e questioni, etc.
L’esame è unico: gli studenti si prenoteranno all’appello da 8 CFU, la cui valutazione, in trentesimi, è comprensiva sia del corso che del laboratorio.
Contenuti
Il corso prende le mosse dalla nascita del museo nelle sue linee storiche,
soffermandosi più articolatamente sull’arco cronologico che va dalla
Rivoluzione francese ai giorni nostri, con uno sguardo internazionale e attento a mettere a fuoco criticamente l'eurocentrismo dell'istituzione museale.
Si evidenziano le diverse forme tramite cui il dispositivo museale ha accompagnato la storia del collezionismo e della cultura visiva, dai "gabinetti delle curiosità" rinascimentali alle collezioni eclettiche del XVII secolo, arrivando poi alla nascita dei primi musei pubblici, alla dimensione nazionalista dei musei ottocenteschi, all’attenzione verso l’arte contemporanea dei casi statunitensi, fino alla “rivoluzione” degli allestimenti del secondo dopoguerra e alla museologia radicale e sociale
dei giorni nostri.
Un'attenzione particolare viene posta sul tema della colonialità e in generale sulla riflessione circa il posizionamento del museo entro la cornice teorica e politica che caratterizza la stagione post e decoloniale. La comunicazione di alcuni musei particolarmente attivi in pratiche autoriflessive e di restituzione o risarcimento (materiale o immateriale) verrà analizzata. Quest’ultima parte del
corso presenta casi di studio internazionali, incoraggiando un dibattito
attivo su modi, linguaggi e possibilità del museo in dialogo con le tensioni e le battaglie identitarie delle società contemporanee.
Altre informazioni
Studentesse e studenti frequentanti porteranno all'esame i testi obbligatori indicati in Leganto; i contenuti delle lezioni, che potranno essere evocati dalla docente scorrendo i relativi powerpoint, e l'approfondimento a scelta.
Chi non ha frequentato il corso verrà interrogato sulla bibliografia, che sarà diversa e maggiore di quella dei frequentanti, e sull'approfondimento a scelta.
La comunicazione avverrà sia piattaforma e-learning, a cui tutti sono invitati a iscriversi fin dall'inizio del corso, che tramite la pagina personale della docente.
Gli Erasmus possono comunicare con la docente via email, anche fissando un colloquio.
Gli studenti e studentesse PDP/PEI possono fare altrettanto, condividendo gli strumenti compensativi un paio di settimane in anticipo rispetto all'esame. La docente è disponibile a discutere e concordare qualunque formula possa facilitare il migliore apprendimento.
La frequenza al laboratorio di Comunicazione digitale è fortemente caldeggiata, ma non obbligatoria. Il laboratorio dà un’idoneità, da intendersi come parte integrante dell’intero corso.