Programma E Obiettivi
Obiettivi
OBIETTIVO GENERALE ED ELEMENTI DI DISTINZIONE DEL PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE
Il CdS si propone di declinare gli obiettivi formativi di entrambe le classi LM-80 e LM-48 in una proposta culturale che ha introdotto in Italia una figura culturale e professionale non ancora esistente. Infatti, a scala nazionale, si rileva la presenza di diverse lauree magistrali incentrate sulle tematiche territoriali declinate su una delle due Classi di Laurea LM-80, LM-48, prevalentemente non associate in un percorso interclasse congiunto, capace di formare figure professionali ibride aventi solide conoscenze delle dinamiche di coabitazione e coevoluzione tra esseri umani e non umani -rintracciabili nella LM 80- e della co-progettazione urbanistica -propria della LM48-, e al contempo, competenze nell'uso dei sistemi comunicativi e informativi territoriali, a supporto della governance. Lo studente, infatti, acquisisce un lessico scientifico interdisciplinare che gli permetterà di affrontare le emergenze socio-territoriali in una prospettiva integrata, con la consapevolezza che la complessità dei fenomeni contemporanei necessita di approcci interdisciplinari volti a indagare le dinamiche locali delle sfide globali.
Riallacciandosi alla svolta impressa dagli studi sullo 'spatial turn', che sottolinea l'importanza della dimensione spaziale dei fenomeni sociali nel mondo contemporaneo, il progetto formativo si basa sulla formazione di un profilo culturale e professionale del laureato caratterizzato da una preparazione integrata sull'analisi territoriale a supporto della coprogettazione come ambito complesso. Tale svolta, assume i luoghi e lo spazio al centro dell'analisi del mondo contemporaneo e tiene conto dei due fenomeni che lo caratterizzano. In primo luogo, il dinamismo generalizzato (di persone, cose, informazioni) e il regime dell'abitare mobile indotto dalla Mondializzazione; in secondo luogo, il ruolo attoriale ricoperto dagli abitanti intesi come residenti e abitanti mobili che prospettano la progettazione territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio non più basata sulla registrazione di un territorio statico ma riconfigurata in base alle funzioni rinnovate dei luoghi. Considera imprescindibile la possibilità di registrare il movimento nei suoi aspetti localizzativi - tracciabilità - mediante le Tecnologie dell'informazione e della comunicazione e nei suoi aspetti geografici - senso sociale dei luoghi - mediante la loro visualizzazione grafica, infografica e cartografica.
La figura professionale del geourbanista è in grado di porsi quale specialista di raccordo tra gli esperti tecnici settoriali e gli stakeholders - politici, amministratori, cittadini - nella gestione del territorio, nel ripristino ambientale, nella rigenerazione urbana e nella tutela del paesaggio. Tale figura possiede solide basi nelle scienze territorialiste - geografia e urbanistica – intersecate con altre discipline (storia, ecologia, cartografia, diritto, etc.) con specifiche competenze socio-linguistiche per la comunicazione e la governance; inoltre, produce e gestisce gli strumenti di mapping che permettono di progettare, governare e dirigere le attività relative all'analisi e alla pianificazione territoriale svolte sia presso i settori delle Amministrazioni pubbliche preposti alla tutela dell'ambiente e alla rigenerazione urbana, sia presso le Imprese private impegnate in progetti di lotta all'inquinamento e tutela ambientale, sia, infine, nelle azioni di restituzione obbligatoria presso gli Operatori territoriali e/o utilizzazione delle risorse naturali.
Il CdS si pone dunque come obiettivo generale quello di formare figure professionali consapevoli della complessità trans-scalare di questi fenomeni e preparati sia nelle scienze geografiche che in quelle urbanistiche quali 'saperi' integrati volti a fornire un quadro di competenze soft e hard per un nuovo modo di abitare e di intendere l'analisi territoriale, la pianificazione urbana, la protezione ambientale e la valorizzazione del paesaggio.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Il Corso si propone i seguenti obiettivi specifici:
1. dotare lo studente di solidi apparati teorici utili a far emergere l'evoluzione storica dei territori e le dinamiche in atto alla luce della mondializzazione e, al contempo, fornire conoscenze sugli strumenti urbanistici a supporto della progettazione e del governo del territorio;
2. assicurare allo studente la capacità di analizzare, interpretare e gestire metodi per la coprogettazione e il disegno urbano integrando l'utilizzo critico e tecnico di Sistemi di elaborazione dell'informazione, topografia, cartografia e mapping di ultima generazione;
3. fornire le basi conoscitive e cartografiche per comprendere la portata ecologica e giuridica degli interventi di pianificazione urbanistico-ambientale e di rigenerazione territoriale;
4. trasferire allo studente conoscenze e capacità di comprendere, anche in contesti interculturali, i linguaggi, i metodi e gli strumenti comunicativi e cartografici propri della partecipazione e della governance territoriale;
5. dotare lo studente di conoscenze e capacità specialistiche acquisite nel percorso magistrale, nell'ambito della rigenerazione del patrimonio culturale urbano e extra-urbano, così come della sostenibilità dei territori in rete.
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PERCORSO FORMATIVO E DELLE AREE DI APPRENDIMENTO
Il Corso intende raggiungere gli obiettivi previsti attraverso una offerta formativa caratterizzata da diverse aree di apprendimento. Infatti, al fine di garantire il carattere interclasse e interdisciplinare della Laurea, il CdS ha individuato cinque aree di apprendimento derivanti dall'unione degli ambiti disciplinari delle due classi di laurea (LM-80 e LM-48). Per garantire che tutti gli studenti possano raggiungere gli obiettivi formativi del CdS, nonostante la diversa formazione pregressa, si prevedono dei percorsi di allineamento al loro interno. Tali percorsi, che non comportano un carico aggiuntivo rispetto al normale iter disciplinare, sono organizzati in funzione dell'organizzazione degli insegnamenti nel Piano degli studi e costituiti da esercitazioni e simulazioni in cui gli studenti si confrontano prospettando i loro differenti approcci in ambito umanistico-sociale o scientifico-tecnologico.
Durante il primo anno, il CdS prevede l'erogazione di attività didattiche in tre aree di apprendimento volte a fornire le basi teoriche e metodologiche di discipline caratterizzanti entrambe le classi di laurea e in grado di perseguire alcuni degli obiettivi specifici sopra richiamati:
a) scienze territoriali e della pianificazione: l'area di apprendimento consente di perseguire il primo obiettivo specifico del CdS, erogando insegnamenti che consentono allo studente di acquisire conoscenze e capacità di comprendere sia i presupposti teorico-metodologici geografici dell'analisi e progettazione territoriale che quelli relativi alle scienze dell'urbanistica, ovvero i programmi, le tecniche, i piani e le politiche urbane, territoriali, ambientali e paesaggistiche;
b) metodi e strumenti per la coprogettazione e il disegno urbano: consente di perseguire il secondo obiettivo, mediante insegnamenti volti sia a fornire competenze per la coprogettazione e l'implicazione degli abitanti nei processi di governance, così come per il disegno urbano integrando Sistemi di elaborazione dell'informazione e mapping di ultima generazione, assumendo un atteggiamento critico nell'uso dei Sistemi Informativi Geografici e delle tecnologie della comunicazione come sistemi abilitanti per un'adeguata comunicazione nella progettazione territoriale;
c) discipline cartografico-ecologico-giuridiche: l'area consente di perseguire il terzo obiettivo dotando lo studente delle conoscenze di base sulle implicazioni della cartografia per il progetto territoriale, così come degli strumenti ecologici e giuridici per la rigenerazione del patrimonio culturale urbano e extraurbano e per la sostenibilità dei territori in rete.
Tali discipline vengono completate con dei project work intesi quali incontri interdisciplinari volti ad approfondire specifici casi di studio in chiave trans-scalare.
Nel secondo anno, il CdS prevede l'erogazione di due aree di apprendimento e di altre attività didattiche:
d) comunicazione territoriale e linguistica per la governance: l'area di apprendimento persegue il quarto obiettivo del CdS, fornendo sia abilità nell'ambito linguistico mediante competenze utili al dialogo interculturale, sia conoscenza e analisi critica degli strumenti cartografici e territoriali per l'identificazione di attori portatori di interessi e la gestione di tavoli di concertazione e processi utili alla governance territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio;
e) discipline storico-geoeconomico-architettoniche per il patrimonio culturale e la sostenibilità dei territori in rete: si tratta di un'area di apprendimento articolata in percorsi che gli studenti possono scegliere quali ambiti tematici di approfondimento e applicazione delle conoscenze apprese nel primo anno. Tali percorsi, infatti, forniscono competenze relative all'analisi territoriale integrando competenze nelle discipline geografico-economiche, storiche e architettoniche a supporto della progettazione. In tal modo il percorso di analisi e coprogettazione viene contestualizzato rispetto alle dinamiche geoeconomiche indotte dalla Mondializzazione, all'evoluzione diacronica del territorio e alla composizione architettonica del patrimonio e delle reti territoriali sostenibili.
Il CdS si propone di declinare gli obiettivi formativi di entrambe le classi LM-80 e LM-48 in una proposta culturale che ha introdotto in Italia una figura culturale e professionale non ancora esistente. Infatti, a scala nazionale, si rileva la presenza di diverse lauree magistrali incentrate sulle tematiche territoriali declinate su una delle due Classi di Laurea LM-80, LM-48, prevalentemente non associate in un percorso interclasse congiunto, capace di formare figure professionali ibride aventi solide conoscenze delle dinamiche di coabitazione e coevoluzione tra esseri umani e non umani -rintracciabili nella LM 80- e della co-progettazione urbanistica -propria della LM48-, e al contempo, competenze nell'uso dei sistemi comunicativi e informativi territoriali, a supporto della governance. Lo studente, infatti, acquisisce un lessico scientifico interdisciplinare che gli permetterà di affrontare le emergenze socio-territoriali in una prospettiva integrata, con la consapevolezza che la complessità dei fenomeni contemporanei necessita di approcci interdisciplinari volti a indagare le dinamiche locali delle sfide globali.
Riallacciandosi alla svolta impressa dagli studi sullo 'spatial turn', che sottolinea l'importanza della dimensione spaziale dei fenomeni sociali nel mondo contemporaneo, il progetto formativo si basa sulla formazione di un profilo culturale e professionale del laureato caratterizzato da una preparazione integrata sull'analisi territoriale a supporto della coprogettazione come ambito complesso. Tale svolta, assume i luoghi e lo spazio al centro dell'analisi del mondo contemporaneo e tiene conto dei due fenomeni che lo caratterizzano. In primo luogo, il dinamismo generalizzato (di persone, cose, informazioni) e il regime dell'abitare mobile indotto dalla Mondializzazione; in secondo luogo, il ruolo attoriale ricoperto dagli abitanti intesi come residenti e abitanti mobili che prospettano la progettazione territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio non più basata sulla registrazione di un territorio statico ma riconfigurata in base alle funzioni rinnovate dei luoghi. Considera imprescindibile la possibilità di registrare il movimento nei suoi aspetti localizzativi - tracciabilità - mediante le Tecnologie dell'informazione e della comunicazione e nei suoi aspetti geografici - senso sociale dei luoghi - mediante la loro visualizzazione grafica, infografica e cartografica.
La figura professionale del geourbanista è in grado di porsi quale specialista di raccordo tra gli esperti tecnici settoriali e gli stakeholders - politici, amministratori, cittadini - nella gestione del territorio, nel ripristino ambientale, nella rigenerazione urbana e nella tutela del paesaggio. Tale figura possiede solide basi nelle scienze territorialiste - geografia e urbanistica – intersecate con altre discipline (storia, ecologia, cartografia, diritto, etc.) con specifiche competenze socio-linguistiche per la comunicazione e la governance; inoltre, produce e gestisce gli strumenti di mapping che permettono di progettare, governare e dirigere le attività relative all'analisi e alla pianificazione territoriale svolte sia presso i settori delle Amministrazioni pubbliche preposti alla tutela dell'ambiente e alla rigenerazione urbana, sia presso le Imprese private impegnate in progetti di lotta all'inquinamento e tutela ambientale, sia, infine, nelle azioni di restituzione obbligatoria presso gli Operatori territoriali e/o utilizzazione delle risorse naturali.
Il CdS si pone dunque come obiettivo generale quello di formare figure professionali consapevoli della complessità trans-scalare di questi fenomeni e preparati sia nelle scienze geografiche che in quelle urbanistiche quali 'saperi' integrati volti a fornire un quadro di competenze soft e hard per un nuovo modo di abitare e di intendere l'analisi territoriale, la pianificazione urbana, la protezione ambientale e la valorizzazione del paesaggio.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Il Corso si propone i seguenti obiettivi specifici:
1. dotare lo studente di solidi apparati teorici utili a far emergere l'evoluzione storica dei territori e le dinamiche in atto alla luce della mondializzazione e, al contempo, fornire conoscenze sugli strumenti urbanistici a supporto della progettazione e del governo del territorio;
2. assicurare allo studente la capacità di analizzare, interpretare e gestire metodi per la coprogettazione e il disegno urbano integrando l'utilizzo critico e tecnico di Sistemi di elaborazione dell'informazione, topografia, cartografia e mapping di ultima generazione;
3. fornire le basi conoscitive e cartografiche per comprendere la portata ecologica e giuridica degli interventi di pianificazione urbanistico-ambientale e di rigenerazione territoriale;
4. trasferire allo studente conoscenze e capacità di comprendere, anche in contesti interculturali, i linguaggi, i metodi e gli strumenti comunicativi e cartografici propri della partecipazione e della governance territoriale;
5. dotare lo studente di conoscenze e capacità specialistiche acquisite nel percorso magistrale, nell'ambito della rigenerazione del patrimonio culturale urbano e extra-urbano, così come della sostenibilità dei territori in rete.
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PERCORSO FORMATIVO E DELLE AREE DI APPRENDIMENTO
Il Corso intende raggiungere gli obiettivi previsti attraverso una offerta formativa caratterizzata da diverse aree di apprendimento. Infatti, al fine di garantire il carattere interclasse e interdisciplinare della Laurea, il CdS ha individuato cinque aree di apprendimento derivanti dall'unione degli ambiti disciplinari delle due classi di laurea (LM-80 e LM-48). Per garantire che tutti gli studenti possano raggiungere gli obiettivi formativi del CdS, nonostante la diversa formazione pregressa, si prevedono dei percorsi di allineamento al loro interno. Tali percorsi, che non comportano un carico aggiuntivo rispetto al normale iter disciplinare, sono organizzati in funzione dell'organizzazione degli insegnamenti nel Piano degli studi e costituiti da esercitazioni e simulazioni in cui gli studenti si confrontano prospettando i loro differenti approcci in ambito umanistico-sociale o scientifico-tecnologico.
Durante il primo anno, il CdS prevede l'erogazione di attività didattiche in tre aree di apprendimento volte a fornire le basi teoriche e metodologiche di discipline caratterizzanti entrambe le classi di laurea e in grado di perseguire alcuni degli obiettivi specifici sopra richiamati:
a) scienze territoriali e della pianificazione: l'area di apprendimento consente di perseguire il primo obiettivo specifico del CdS, erogando insegnamenti che consentono allo studente di acquisire conoscenze e capacità di comprendere sia i presupposti teorico-metodologici geografici dell'analisi e progettazione territoriale che quelli relativi alle scienze dell'urbanistica, ovvero i programmi, le tecniche, i piani e le politiche urbane, territoriali, ambientali e paesaggistiche;
b) metodi e strumenti per la coprogettazione e il disegno urbano: consente di perseguire il secondo obiettivo, mediante insegnamenti volti sia a fornire competenze per la coprogettazione e l'implicazione degli abitanti nei processi di governance, così come per il disegno urbano integrando Sistemi di elaborazione dell'informazione e mapping di ultima generazione, assumendo un atteggiamento critico nell'uso dei Sistemi Informativi Geografici e delle tecnologie della comunicazione come sistemi abilitanti per un'adeguata comunicazione nella progettazione territoriale;
c) discipline cartografico-ecologico-giuridiche: l'area consente di perseguire il terzo obiettivo dotando lo studente delle conoscenze di base sulle implicazioni della cartografia per il progetto territoriale, così come degli strumenti ecologici e giuridici per la rigenerazione del patrimonio culturale urbano e extraurbano e per la sostenibilità dei territori in rete.
Tali discipline vengono completate con dei project work intesi quali incontri interdisciplinari volti ad approfondire specifici casi di studio in chiave trans-scalare.
Nel secondo anno, il CdS prevede l'erogazione di due aree di apprendimento e di altre attività didattiche:
d) comunicazione territoriale e linguistica per la governance: l'area di apprendimento persegue il quarto obiettivo del CdS, fornendo sia abilità nell'ambito linguistico mediante competenze utili al dialogo interculturale, sia conoscenza e analisi critica degli strumenti cartografici e territoriali per l'identificazione di attori portatori di interessi e la gestione di tavoli di concertazione e processi utili alla governance territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio;
e) discipline storico-geoeconomico-architettoniche per il patrimonio culturale e la sostenibilità dei territori in rete: si tratta di un'area di apprendimento articolata in percorsi che gli studenti possono scegliere quali ambiti tematici di approfondimento e applicazione delle conoscenze apprese nel primo anno. Tali percorsi, infatti, forniscono competenze relative all'analisi territoriale integrando competenze nelle discipline geografico-economiche, storiche e architettoniche a supporto della progettazione. In tal modo il percorso di analisi e coprogettazione viene contestualizzato rispetto alle dinamiche geoeconomiche indotte dalla Mondializzazione, all'evoluzione diacronica del territorio e alla composizione architettonica del patrimonio e delle reti territoriali sostenibili.
Conoscenze e capacità di comprensione
All'interno della laurea magistrale interclasse in Geourbanistica, caratterizzata da un forte impianto multidisciplinare e da un approccio didattico interdisciplinare, i laureati conseguono conoscenze aggiornate e acquisiscono capacità di comprensione avanzate, su temi inerenti la svolta culturale dello 'spatial turn' proposta dal CdS nel campo delle analisi e della progettazione per il ripristino territoriale, ambientale, urbanistico e per la valorizzazione del paesaggio. Al fine di garantire il carattere interclasse e interdisciplinare della Laurea, il CdS ha individuato aree di apprendimento derivanti dall'unione degli ambiti disciplinari previsti dalle due classi di laurea (LM-80 e LM-48): della prima classe di laurea, si recuperano le discipline fondamentali cioè quelle rivolte alle teorie e ai metodi per l'analisi e la rappresentazione territoriale, anche mediante le tecnologie cartografiche, in connessione con le tecniche di analisi delle fonti storiche, le discipline ecologiche e linguistico-culturali connesse allo studio dei luoghi; della seconda, si sviluppano la capacità di applicare teorie e metodi nella pianificazione e progettazione, in stretta connessione con l'ambito dell'architettura e della geomatica.
Nello specifico le aree di apprendimento riguardano:
LE SCIENZE TERRITORIALI E DELLA PIANIFICAZIONE
che consentono di perseguire il primo obiettivo specifico del CdS, erogando insegnamenti che offrono allo studente l'accesso alle conoscenze sulle teorie e sui metodi dell'analisi geografica - con particolare riguardo a quelle della complessità e della reticolarità spaziale - e sull'evoluzione del territorio ricuperando sia gli aspetti storici che le dinamiche contemporanee a cui è sottoposto. Ciò costituirà il basamento sul quale sviluppare le capacità di comprensione e l'atteggiamento critico per la progettazione territoriale e gli strumenti operativi delle scienze dell'urbanistica, ovvero i programmi, i piani, le tecniche e le politiche urbane, territoriali, ambientali e paesaggistiche del governo del territorio. Lo studente impara a coniugare congiuntamente competenze analitico-territoriali e pianificatorie-operative.
I METODI E GLI STRUMENTI PER LA COPROGETTAZIONE E IL DISEGNO URBANO che consentono di raggiungere il secondo obiettivo del CdS poiché forniscono allo studente una avanzata competenza nell'analisi e nella gestione dei processi di governance, nell'uso e gestione delle tecniche e degli strumenti di coprogettazione, disegno urbano ed elaborazione dell'informazione e di mapping di ultima generazione. L'apprendimento dei metodi e l'applicazione delle tecniche rivolte alla coprogettazione e la conoscenza di base delle competenze tecniche per il disegno urbano fanno assumere allo studente un atteggiamento critico nell'analisi delle dinamiche degli abitanti e nell'uso di strumenti di disegno urbano come sistemi indispensabili alla governance.
LE DISCIPLINE CARTOGRAFICO-ECOLOGICO-GIURIDICHE che permettono di perseguire il terzo obiettivo del CdS ovvero dotare lo studente delle conoscenze di base per conoscere e rappresentare le implicazioni ecologiche e giuridiche della coprogettazione territoriale per la sostenibilità ambientale, di fronte alla vulnerabilità dei luoghi. Saranno fornite le basi di rappresentazione cartografica e di valutazione dei costi sociali ed economici della dissipazione del patrimonio ambientale o, viceversa, del suo ripristino tenendo conto delle norme giuridiche relative alla progettazione territoriale, alla conservazione dell'ambiente, alla valorizzazione del paesaggio e alla qualità della vita urbana e territoriale. L'analisi degli strumenti giuridici territoriali, la rappresentazione cartografica delle dinamiche territoriali e la valutazione della vulnerabilità e della resilienza dei luoghi offrono allo studente una prospettiva ecologico-giuridica rinnovata e in sintonia con la normativa europea e nazionale volta a considerare l'ambiente e il territorio beni patrimoniali valutabili e quantificabili in una dimensione sociale.
LA COMUNICAZIONE TERRITORIALE E LINGUISTICA PER LA GOVERNANCE che persegue il quarto obiettivo del CdS, fornendo abilità e competenze sia nell'ambito linguistico per il dialogo interculturale, sia in quello territoriale e cartografico per lo studio delle dinamiche degli attori portatori di interesse, così come per la gestione dei tavoli di concertazione per la governance. Tali conoscenze sono impartite allo studente mediante insegnamenti sulla comprensione linguistica e sulla complessità del processo comunicativo prevedendo sia una conoscenza del funzionamento linguistico sia una capacità di interlocuzione interdisciplinare e interculturale. Ad essi sono affiancati insegnamenti sulla cartografia come sistema comunicativo complesso per lo studio dei valori e dei saperi territoriali degli abitanti di fronte alla vulnerabilità dei luoghi.
LE DISCIPLINE STORICO-GEOECONOMICO-ARCHITETTONICHE PER IL PATRIMONIO CULTURALE E LA SOSTENIBILITA' DEI TERRITORI IN RETE
che, soddisfano il quinto e ultimo obiettivo del CdS ossia dotano lo studente di capacità progettuale e conoscenza operativa specializzata all'interno di percorsi fornendogli competenze inerenti l'analisi, la gestione e la coprogettazione del patrimonio culturale urbano ed extraurbano, così come la sostenibilità dei territori in rete impartite mediante insegnamenti legati alla stratificazione storica del territorio, alla sua composizione architettonica e alle sue dinamiche geoeconomiche. .
A tali insegnamenti, si aggiungono tre Project Work semestrali interdisciplinari, quali attività utili per l'inserimento dello studente nel modo del lavoro, volti ad accrescere le competenze trasversali di analisi e progettazione territoriale e urbana mediante approcci trans-scalari per la gestione della complessità, dell'urbanità generalizzata e della vulnerabilità della Terra di fronte ai cambiamenti climatici. I tre Project work forniranno competenze sui metodi di analisi territoriale e urbana, sugli strumenti di progettazione del patrimonio urbano ed extraurbano e sulle visioni degli scenari di gestione del patrimonio e di sviluppo sostenibile dei luoghi e accompagneranno lo studente al percorso di tesi di laurea finale integrandosi con attività di terreno e laboratoriali per le twin transitions ecologica e digitale.
MODALITA' E STRUMENTI DIDATTICI CON CUI I RISULTATI ATTESI VENGONO CONSEGUITI E VERIFICATI
Il CdS privilegia una didattica student-oriented per rendere lo studente protagonista fin dall'inizio del suo progetto di formazione culturale e professionale e prevede un percorso formativo basato su modalità e strumenti didattici diversificati con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Per quanto riguarda le modalità di conseguimento dei risultati, sono previste lezioni frontali che prospettano le basi teoriche e metodologiche per la gestione di casi di studio specifici; insegnamenti con approcci interdisciplinari tenuti da docenti del CdS e da visiting professor in codocenza. Ad essi, si affiancano attività seminariali interattive attorno a tre project work semestrali, ovvero moduli interdisciplinari composti su progetti di ricerca nazionali ed internazionali che hanno lo scopo di formare lo studente alla declinazione locale delle sfide globali mediante approcci trans-scalari; questi project work sono strutturati anche su progetti realizzati o in corso di realizzazione presso i Centri di Ricerca dell'Università di Bergamo con il partenariato di attori pubblici, privati e associazionistici territoriali. Si aggiungono altre modalità didattiche quali laboratori, esercitazioni e tirocini svolti presso aziende e agenzie del territorio. Altre modalità per l'apprendimento sono le attività di terreno quali escursioni, atelier di ricerca e formazione basate sulle metodologie territorialiste per le twin transitions ecologica e digitale. Infine, sono previste esperienze volte all'internazionalizzazione e a rafforzare la consapevolezza sulla trans-scalarità dei fenomeni territoriali contemporanei, quali soggiorni all'estero all'interno dei programmi Erasmus, di doppio titolo o di altri partenariati con università straniere. Per quanto concerne le modalità di verifica, esse prevedono un monitoraggio costante da parte dei docenti durante l'attività didattica e momenti di accertamento diretti attraverso prove orali e scritte, prove pratiche di laboratorio, la redazione di portfolio individuali e la prova finale.
Gli strumenti didattici utilizzati nelle diverse modalità di conseguimento sopra illustrate includono presentazioni multimediali, filmati, piattaforme di mapping, al fine di facilitare l'apprendimento e di abituare lo studente ad acquisire strumenti di comunicazione visuale; quelli utilizzati per la verifica dei risultati conseguiti includono testi, grafici, proposte progettuali e prodotti di mapping realizzati sia in modalità individuale che collettiva che andranno a costituire il portfolio dello studente.
Nello specifico le aree di apprendimento riguardano:
LE SCIENZE TERRITORIALI E DELLA PIANIFICAZIONE
che consentono di perseguire il primo obiettivo specifico del CdS, erogando insegnamenti che offrono allo studente l'accesso alle conoscenze sulle teorie e sui metodi dell'analisi geografica - con particolare riguardo a quelle della complessità e della reticolarità spaziale - e sull'evoluzione del territorio ricuperando sia gli aspetti storici che le dinamiche contemporanee a cui è sottoposto. Ciò costituirà il basamento sul quale sviluppare le capacità di comprensione e l'atteggiamento critico per la progettazione territoriale e gli strumenti operativi delle scienze dell'urbanistica, ovvero i programmi, i piani, le tecniche e le politiche urbane, territoriali, ambientali e paesaggistiche del governo del territorio. Lo studente impara a coniugare congiuntamente competenze analitico-territoriali e pianificatorie-operative.
I METODI E GLI STRUMENTI PER LA COPROGETTAZIONE E IL DISEGNO URBANO che consentono di raggiungere il secondo obiettivo del CdS poiché forniscono allo studente una avanzata competenza nell'analisi e nella gestione dei processi di governance, nell'uso e gestione delle tecniche e degli strumenti di coprogettazione, disegno urbano ed elaborazione dell'informazione e di mapping di ultima generazione. L'apprendimento dei metodi e l'applicazione delle tecniche rivolte alla coprogettazione e la conoscenza di base delle competenze tecniche per il disegno urbano fanno assumere allo studente un atteggiamento critico nell'analisi delle dinamiche degli abitanti e nell'uso di strumenti di disegno urbano come sistemi indispensabili alla governance.
LE DISCIPLINE CARTOGRAFICO-ECOLOGICO-GIURIDICHE che permettono di perseguire il terzo obiettivo del CdS ovvero dotare lo studente delle conoscenze di base per conoscere e rappresentare le implicazioni ecologiche e giuridiche della coprogettazione territoriale per la sostenibilità ambientale, di fronte alla vulnerabilità dei luoghi. Saranno fornite le basi di rappresentazione cartografica e di valutazione dei costi sociali ed economici della dissipazione del patrimonio ambientale o, viceversa, del suo ripristino tenendo conto delle norme giuridiche relative alla progettazione territoriale, alla conservazione dell'ambiente, alla valorizzazione del paesaggio e alla qualità della vita urbana e territoriale. L'analisi degli strumenti giuridici territoriali, la rappresentazione cartografica delle dinamiche territoriali e la valutazione della vulnerabilità e della resilienza dei luoghi offrono allo studente una prospettiva ecologico-giuridica rinnovata e in sintonia con la normativa europea e nazionale volta a considerare l'ambiente e il territorio beni patrimoniali valutabili e quantificabili in una dimensione sociale.
LA COMUNICAZIONE TERRITORIALE E LINGUISTICA PER LA GOVERNANCE che persegue il quarto obiettivo del CdS, fornendo abilità e competenze sia nell'ambito linguistico per il dialogo interculturale, sia in quello territoriale e cartografico per lo studio delle dinamiche degli attori portatori di interesse, così come per la gestione dei tavoli di concertazione per la governance. Tali conoscenze sono impartite allo studente mediante insegnamenti sulla comprensione linguistica e sulla complessità del processo comunicativo prevedendo sia una conoscenza del funzionamento linguistico sia una capacità di interlocuzione interdisciplinare e interculturale. Ad essi sono affiancati insegnamenti sulla cartografia come sistema comunicativo complesso per lo studio dei valori e dei saperi territoriali degli abitanti di fronte alla vulnerabilità dei luoghi.
LE DISCIPLINE STORICO-GEOECONOMICO-ARCHITETTONICHE PER IL PATRIMONIO CULTURALE E LA SOSTENIBILITA' DEI TERRITORI IN RETE
che, soddisfano il quinto e ultimo obiettivo del CdS ossia dotano lo studente di capacità progettuale e conoscenza operativa specializzata all'interno di percorsi fornendogli competenze inerenti l'analisi, la gestione e la coprogettazione del patrimonio culturale urbano ed extraurbano, così come la sostenibilità dei territori in rete impartite mediante insegnamenti legati alla stratificazione storica del territorio, alla sua composizione architettonica e alle sue dinamiche geoeconomiche. .
A tali insegnamenti, si aggiungono tre Project Work semestrali interdisciplinari, quali attività utili per l'inserimento dello studente nel modo del lavoro, volti ad accrescere le competenze trasversali di analisi e progettazione territoriale e urbana mediante approcci trans-scalari per la gestione della complessità, dell'urbanità generalizzata e della vulnerabilità della Terra di fronte ai cambiamenti climatici. I tre Project work forniranno competenze sui metodi di analisi territoriale e urbana, sugli strumenti di progettazione del patrimonio urbano ed extraurbano e sulle visioni degli scenari di gestione del patrimonio e di sviluppo sostenibile dei luoghi e accompagneranno lo studente al percorso di tesi di laurea finale integrandosi con attività di terreno e laboratoriali per le twin transitions ecologica e digitale.
MODALITA' E STRUMENTI DIDATTICI CON CUI I RISULTATI ATTESI VENGONO CONSEGUITI E VERIFICATI
Il CdS privilegia una didattica student-oriented per rendere lo studente protagonista fin dall'inizio del suo progetto di formazione culturale e professionale e prevede un percorso formativo basato su modalità e strumenti didattici diversificati con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Per quanto riguarda le modalità di conseguimento dei risultati, sono previste lezioni frontali che prospettano le basi teoriche e metodologiche per la gestione di casi di studio specifici; insegnamenti con approcci interdisciplinari tenuti da docenti del CdS e da visiting professor in codocenza. Ad essi, si affiancano attività seminariali interattive attorno a tre project work semestrali, ovvero moduli interdisciplinari composti su progetti di ricerca nazionali ed internazionali che hanno lo scopo di formare lo studente alla declinazione locale delle sfide globali mediante approcci trans-scalari; questi project work sono strutturati anche su progetti realizzati o in corso di realizzazione presso i Centri di Ricerca dell'Università di Bergamo con il partenariato di attori pubblici, privati e associazionistici territoriali. Si aggiungono altre modalità didattiche quali laboratori, esercitazioni e tirocini svolti presso aziende e agenzie del territorio. Altre modalità per l'apprendimento sono le attività di terreno quali escursioni, atelier di ricerca e formazione basate sulle metodologie territorialiste per le twin transitions ecologica e digitale. Infine, sono previste esperienze volte all'internazionalizzazione e a rafforzare la consapevolezza sulla trans-scalarità dei fenomeni territoriali contemporanei, quali soggiorni all'estero all'interno dei programmi Erasmus, di doppio titolo o di altri partenariati con università straniere. Per quanto concerne le modalità di verifica, esse prevedono un monitoraggio costante da parte dei docenti durante l'attività didattica e momenti di accertamento diretti attraverso prove orali e scritte, prove pratiche di laboratorio, la redazione di portfolio individuali e la prova finale.
Gli strumenti didattici utilizzati nelle diverse modalità di conseguimento sopra illustrate includono presentazioni multimediali, filmati, piattaforme di mapping, al fine di facilitare l'apprendimento e di abituare lo studente ad acquisire strumenti di comunicazione visuale; quelli utilizzati per la verifica dei risultati conseguiti includono testi, grafici, proposte progettuali e prodotti di mapping realizzati sia in modalità individuale che collettiva che andranno a costituire il portfolio dello studente.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Il laureato magistrale in Geourbanistica saprà agire efficacemente sia su un piano espositivo che argomentativo, integrando una capacità di lettura critica della complessità trans-scalare delle dinamiche territoriali contemporanee e padroneggerà i quadri pianificatori alle diverse scale, con capacità operative e mezzi di visualizzazione adeguati. La formazione specialistica acquisita gli consentirà di confrontarsi con argomenti e tematiche diverse, vagliando le varie opzioni per giungere a esiti di giudizio sintetico, di presa di decisione e di proposte progettuali. In sintesi, e con riferimento alle specifiche aree di apprendimento individuate, il laureato saprà:
1. compiere analisi territoriali ancorate alle teorie della complessità e del mondo reticolare che mettano in luce l'evoluzione storica dei territori in relazione alle dinamiche contemporanee e alle relazioni trans-scalari; al contempo fornire le conoscenze relative agli strumenti urbanistici e alle tecniche della pianificazione e del governo del territorio con precisi impianti progettuali e prospettive di contesto ampio ed aggiornato anche in relazione alle esperienze internazionali;
2. gestire metodi e strumenti per la coprogettazione e il disegno urbano padroneggiando l'uso delle tecnologie dell'informazione territoriale, dell'analisi e interpretazione critica delle dinamiche degli abitanti per la coprogettazione urbanistica e l'attuazione della governance;
3. trasferire ai differenti attori la posta in gioco della rappresentazione delle dinamiche territoriali, dell'impatto e della resilienza ambientale, così come della tutela dell'ambiente e del territorio sotto il profilo giuridico integrando dei documenti di coprogettazione anche strumenti di valutazione socio-ambientale e di orientamento giuridico;
4. gestire con specializzazione tecnica, anche in contesti interculturali, i linguaggi, i metodi, le tecniche e gli strumenti comunicativi, anche cartografici, propri della partecipazione e della governance territoriale;
5. indicare tecnicamente l'operatività e affrontare criticamente le fasi concrete per la progettazione e pianificazione del patrimonio culturale urbano ed extraurbano, sia materiale che immateriale, così come della sostenibilità dei territori in rete.
In linea generale, la capacità di applicare conoscenza e comprensione è garantita dall'acquisizione di consapevolezza dell'importanza sociale dell'analisi e della pianificazione territoriale, della rigenerazione urbana, della protezione ambientale, della valorizzazione del paesaggio, mediante metodi di apprendimento collaborativo per le twin transitions ecologica e digitale tramite strumenti tecnici e differenti forme didattiche volte all'educazione al territorio, alla cura dei luoghi e all'approccio olistico all'Altrove, così come al lavoro di gruppo, al dialogo tra docenti e studenti e all'interazione con referenti pubblici, privati, associazionistici e abitanti dei territori.
Infatti, il laureato possiede sia strumenti tecnici e mezzi operativi ottenuti durante il processo formativo con attività di project work, laboratorio e tirocini, sia la capacità di interagire con gli enti e gli operatori del settore della progettazione e pianificazione territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio con sguardo critico, trans-scalare, interdisciplinare e complesso sulle attività da essi condotte. Inoltre, sa trasferire ai differenti attori formule di gestione territoriale innovative e suggerire metodologie apprese nel processo formativo a cui è stato sottoposto.
Anche l'esercizio all'interno di atelier di ricerca e formazione, seminari di approfondimento o insegnamenti in lingua inglese rafforza la sua internazionalizzazione; inoltre, altre attività di approfondimento quali le escursioni sul terreno, la redazione di portfolio e la redazione della tesi di laurea lo dotano di sicurezza e maturità professionale.
MODALITA' E STRUMENTI DIDATTICI CON CUI I RISULTATI ATTESI VENGONO VERIFICATI
I risultati attesi sono verificati attraverso plurime modalità e differenti strumenti didattici. Le modalità hanno lo scopo di accertare la capacità dello studente di applicare conoscenza e comprensione per ogni specifica area di apprendimento; la molteplicità degli strumenti didattici è conseguente alle competenze specifiche attese per ciascuna area. In particolare:
- per l'area delle Scienze territoriali e della pianificazione, le attività di project work e le esercitazioni di terreno che applicano le metodologie territorialiste sono centrali e rappresentano la piattaforma su cui incardinare le altre modalità ossia le lezioni frontali, laboratoriali e seminariali. Gli strumenti utilizzati per valutare la capacità di applicazione dello studente sono basati sulla verifica di prodotti realizzati individualmente o in gruppo. Essi riguardano i testi, le proposte progettuali, le analisi specifiche di segmenti del progetto che andranno a costituire il portfolio dello studente;
- per l'area di metodi e strumenti per la coprogettazione e il disegno urbano, le modalità e gli strumenti di verifica sono centrati sul processo di costruzione e realizzazione di prodotti per la governance territoriale e la pianificazione urbana. Su di essi è valutata la capacità di analisi delle dinamiche – competitive, collaborative, comunitarie, conflittuali, etc. – degli attori; quella di restituzione grafica mediante strumenti urbanistici; quella di comprensione del processo comunicativo territoriale e cartografico e dei suoi esiti nella governance sociale. Tali capacità sono esibite nei prodotti visuali (cartografici, urbanistici, pianificatori, etc.) realizzati dallo studente e inseriti nel portfolio e costituiscono gli strumenti di valutazione per accertare l'applicazione di conoscenza e comprensione;
- per l'area delle Discipline cartografico-ecologico-giuridiche, le modalità e gli strumenti di verifica sono centrati sulla valutazione della capacità dello studente di applicare i sistemi di rappresentazione cartografica, gli strumenti di valutazione dell'impatto ambientale e gli strumenti giuridici agli specifici casi di studio nei project work e nei casi di studio delle lezioni frontali. La verifica riguarda: l'utilizzo e l'applicazione di strumenti cartografici al progetto urbano e territoriale; le implicazioni ecologiche relative ai costi sociali e ambientali della dissipazione del patrimonio territoriali e ai costi-benefici del suo ripristino; le ricadute delle norme giuridiche a scala regionale, nazionale ed europea sui casi di studio affrontati. Gli strumenti di valutazione si basano sui prodotti realizzati dallo studente come l'elaborazione e l'analisi di prodotti cartografici, la creazione di strumenti di valutazione dell'impatto ecologico e della resilienza territoriale, l'applicazione di norme giuridiche all'interno della realizzazione di strumenti urbanistici. Anche il portfolio, che rappresenta la sintesi di tali prodotti, costituisce uno strumento di verifica della capacità applicativa complessiva acquisita dallo studente nel processo formativo;
- per l'area della Comunicazione territoriale e linguistica per la governance, le modalità e gli strumenti di verifica si reggono sulla valutazione della capacità dello studente di integrare le conoscenze linguistiche, quelle comunicative, anche quelle relative alla cartografia come sistema comunicativo complesso, e quelle relative alla partecipazione per la governance. Tali capacità sono esibite dall'apporto che lo studente fornisce per la formulazione delle interrogazioni su cui si reggono i processi partecipativi prospettati all'interno dei project work; dalla sua capacità interattiva con gli stakeholders pubblici, privati, associazionistici e abitanti territoriali durante le esercitazioni che ne prevedano la presenza. Gli strumenti di valutazione, dunque, considerano il contributo individuale dello studente nelle fasi di costruzione degli strumenti di concertazione e il suo ruolo in quelle di dialogo e comunicazione all'interno delle piattaforme di governance;
- per l'area delle Discipline storico-geoeconomico-architettoniche, le modalità e gli strumenti di verifica si basano sull'approfondimento e la specializzazione acquisiti nell'analisi e progettazione del patrimonio culturale e della sostenibilità dei territori in rete. Tali modalità valutano lo studente mediante i suoi apporti originali alla risoluzione dei problemi emersi nei project work; le proposte innovative per percorrere soluzioni alternative alla risoluzione di tali problemi; i contributi di sintesi rivolti all'individuazione della visione su cui i project work si incardinano. Gli strumenti di valutazione, che sintetizzano gli apporti orali esibiti durante i project work e le altre attività formative, sono il portfolio e la prova finale. Questi prodotti rendono tangibilmente valutabili le capacità applicative dello studente nell'ambito del ripristino ambientale o della valorizzazione paesaggistica o in quello della pianificazione urbana e territoriale.
Vale la pena precisare che complessivamente tali modalità e strumenti didattici sono volti a valutare l'attitudine e la capacità dello studente di relazionarsi nei vari momenti formativi focalizzati su discussioni teoriche o proposte operative per la risoluzione di problemi nei lavori collettivi; inoltre, all'interno dei laboratori, dei tirocini, delle escursioni, degli atelier di ricerca e formazione, che costituiscono attività esterne alle lezioni in aula, viene verificata la capacità applicativa sul terreno delle conoscenze e competenze acquisite dallo studente.
1. compiere analisi territoriali ancorate alle teorie della complessità e del mondo reticolare che mettano in luce l'evoluzione storica dei territori in relazione alle dinamiche contemporanee e alle relazioni trans-scalari; al contempo fornire le conoscenze relative agli strumenti urbanistici e alle tecniche della pianificazione e del governo del territorio con precisi impianti progettuali e prospettive di contesto ampio ed aggiornato anche in relazione alle esperienze internazionali;
2. gestire metodi e strumenti per la coprogettazione e il disegno urbano padroneggiando l'uso delle tecnologie dell'informazione territoriale, dell'analisi e interpretazione critica delle dinamiche degli abitanti per la coprogettazione urbanistica e l'attuazione della governance;
3. trasferire ai differenti attori la posta in gioco della rappresentazione delle dinamiche territoriali, dell'impatto e della resilienza ambientale, così come della tutela dell'ambiente e del territorio sotto il profilo giuridico integrando dei documenti di coprogettazione anche strumenti di valutazione socio-ambientale e di orientamento giuridico;
4. gestire con specializzazione tecnica, anche in contesti interculturali, i linguaggi, i metodi, le tecniche e gli strumenti comunicativi, anche cartografici, propri della partecipazione e della governance territoriale;
5. indicare tecnicamente l'operatività e affrontare criticamente le fasi concrete per la progettazione e pianificazione del patrimonio culturale urbano ed extraurbano, sia materiale che immateriale, così come della sostenibilità dei territori in rete.
In linea generale, la capacità di applicare conoscenza e comprensione è garantita dall'acquisizione di consapevolezza dell'importanza sociale dell'analisi e della pianificazione territoriale, della rigenerazione urbana, della protezione ambientale, della valorizzazione del paesaggio, mediante metodi di apprendimento collaborativo per le twin transitions ecologica e digitale tramite strumenti tecnici e differenti forme didattiche volte all'educazione al territorio, alla cura dei luoghi e all'approccio olistico all'Altrove, così come al lavoro di gruppo, al dialogo tra docenti e studenti e all'interazione con referenti pubblici, privati, associazionistici e abitanti dei territori.
Infatti, il laureato possiede sia strumenti tecnici e mezzi operativi ottenuti durante il processo formativo con attività di project work, laboratorio e tirocini, sia la capacità di interagire con gli enti e gli operatori del settore della progettazione e pianificazione territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio con sguardo critico, trans-scalare, interdisciplinare e complesso sulle attività da essi condotte. Inoltre, sa trasferire ai differenti attori formule di gestione territoriale innovative e suggerire metodologie apprese nel processo formativo a cui è stato sottoposto.
Anche l'esercizio all'interno di atelier di ricerca e formazione, seminari di approfondimento o insegnamenti in lingua inglese rafforza la sua internazionalizzazione; inoltre, altre attività di approfondimento quali le escursioni sul terreno, la redazione di portfolio e la redazione della tesi di laurea lo dotano di sicurezza e maturità professionale.
MODALITA' E STRUMENTI DIDATTICI CON CUI I RISULTATI ATTESI VENGONO VERIFICATI
I risultati attesi sono verificati attraverso plurime modalità e differenti strumenti didattici. Le modalità hanno lo scopo di accertare la capacità dello studente di applicare conoscenza e comprensione per ogni specifica area di apprendimento; la molteplicità degli strumenti didattici è conseguente alle competenze specifiche attese per ciascuna area. In particolare:
- per l'area delle Scienze territoriali e della pianificazione, le attività di project work e le esercitazioni di terreno che applicano le metodologie territorialiste sono centrali e rappresentano la piattaforma su cui incardinare le altre modalità ossia le lezioni frontali, laboratoriali e seminariali. Gli strumenti utilizzati per valutare la capacità di applicazione dello studente sono basati sulla verifica di prodotti realizzati individualmente o in gruppo. Essi riguardano i testi, le proposte progettuali, le analisi specifiche di segmenti del progetto che andranno a costituire il portfolio dello studente;
- per l'area di metodi e strumenti per la coprogettazione e il disegno urbano, le modalità e gli strumenti di verifica sono centrati sul processo di costruzione e realizzazione di prodotti per la governance territoriale e la pianificazione urbana. Su di essi è valutata la capacità di analisi delle dinamiche – competitive, collaborative, comunitarie, conflittuali, etc. – degli attori; quella di restituzione grafica mediante strumenti urbanistici; quella di comprensione del processo comunicativo territoriale e cartografico e dei suoi esiti nella governance sociale. Tali capacità sono esibite nei prodotti visuali (cartografici, urbanistici, pianificatori, etc.) realizzati dallo studente e inseriti nel portfolio e costituiscono gli strumenti di valutazione per accertare l'applicazione di conoscenza e comprensione;
- per l'area delle Discipline cartografico-ecologico-giuridiche, le modalità e gli strumenti di verifica sono centrati sulla valutazione della capacità dello studente di applicare i sistemi di rappresentazione cartografica, gli strumenti di valutazione dell'impatto ambientale e gli strumenti giuridici agli specifici casi di studio nei project work e nei casi di studio delle lezioni frontali. La verifica riguarda: l'utilizzo e l'applicazione di strumenti cartografici al progetto urbano e territoriale; le implicazioni ecologiche relative ai costi sociali e ambientali della dissipazione del patrimonio territoriali e ai costi-benefici del suo ripristino; le ricadute delle norme giuridiche a scala regionale, nazionale ed europea sui casi di studio affrontati. Gli strumenti di valutazione si basano sui prodotti realizzati dallo studente come l'elaborazione e l'analisi di prodotti cartografici, la creazione di strumenti di valutazione dell'impatto ecologico e della resilienza territoriale, l'applicazione di norme giuridiche all'interno della realizzazione di strumenti urbanistici. Anche il portfolio, che rappresenta la sintesi di tali prodotti, costituisce uno strumento di verifica della capacità applicativa complessiva acquisita dallo studente nel processo formativo;
- per l'area della Comunicazione territoriale e linguistica per la governance, le modalità e gli strumenti di verifica si reggono sulla valutazione della capacità dello studente di integrare le conoscenze linguistiche, quelle comunicative, anche quelle relative alla cartografia come sistema comunicativo complesso, e quelle relative alla partecipazione per la governance. Tali capacità sono esibite dall'apporto che lo studente fornisce per la formulazione delle interrogazioni su cui si reggono i processi partecipativi prospettati all'interno dei project work; dalla sua capacità interattiva con gli stakeholders pubblici, privati, associazionistici e abitanti territoriali durante le esercitazioni che ne prevedano la presenza. Gli strumenti di valutazione, dunque, considerano il contributo individuale dello studente nelle fasi di costruzione degli strumenti di concertazione e il suo ruolo in quelle di dialogo e comunicazione all'interno delle piattaforme di governance;
- per l'area delle Discipline storico-geoeconomico-architettoniche, le modalità e gli strumenti di verifica si basano sull'approfondimento e la specializzazione acquisiti nell'analisi e progettazione del patrimonio culturale e della sostenibilità dei territori in rete. Tali modalità valutano lo studente mediante i suoi apporti originali alla risoluzione dei problemi emersi nei project work; le proposte innovative per percorrere soluzioni alternative alla risoluzione di tali problemi; i contributi di sintesi rivolti all'individuazione della visione su cui i project work si incardinano. Gli strumenti di valutazione, che sintetizzano gli apporti orali esibiti durante i project work e le altre attività formative, sono il portfolio e la prova finale. Questi prodotti rendono tangibilmente valutabili le capacità applicative dello studente nell'ambito del ripristino ambientale o della valorizzazione paesaggistica o in quello della pianificazione urbana e territoriale.
Vale la pena precisare che complessivamente tali modalità e strumenti didattici sono volti a valutare l'attitudine e la capacità dello studente di relazionarsi nei vari momenti formativi focalizzati su discussioni teoriche o proposte operative per la risoluzione di problemi nei lavori collettivi; inoltre, all'interno dei laboratori, dei tirocini, delle escursioni, degli atelier di ricerca e formazione, che costituiscono attività esterne alle lezioni in aula, viene verificata la capacità applicativa sul terreno delle conoscenze e competenze acquisite dallo studente.
Autonomia di giudizi
I laureati della LM di Geourbanistica alla fine del loro percorso formativo possiedono una spiccata autonomia di giudizio sia perché sono stati sollecitati a riflettere sulle poste in gioco sociali rappresentate dalla complessità delle questioni territoriali contemporanee, in chiave trans-scalare, sia perché possiedono la consapevolezza dell'importanza sociale dell'analisi e della pianificazione territoriale, della rigenerazione urbana, della protezione ambientale, della valorizzazione del paesaggio. Tale autonomia di giudizio è corroborata dal possesso di strumenti tecnici per le twin transitions ecologica e digitale, in grado di gestire la complessità di tali fenomeni, e di mezzi comunicativi in grado di proporsi agli attori territoriali con competenza e chiarezza per l'attuazione di una governance.
Mediante l'esperienza acquisita nel reperimento di informazioni e dati elaborati autonomamente, pur senza escludere la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi, i laureati possiedono una sicurezza analitica e progettuale. Essi sono consapevoli che il valore di un giudizio autonomo nella soluzione di un problema è strettamente connesso alla capacità di relazionarsi a un gruppo, o di confrontarsi con le diverse posizioni e i singoli interessi, e di prendere decisioni solo in seguito ad una matura verifica delle condizioni e dei limiti entro cui si è chiamati ad operare. L'autonomia di giudizio, dunque, è conseguente a e dà conto di contenuti e valori che la formazione universitaria ha trasmesso nel corso del ciclo di studi, traendone profitto nell'attività professionale e nella vita di relazione in campo sia nazionale che sovranazionale.
Nello specifico, l'autonomia di giudizio acquisita nel Corso permette al laureato di:
- raggiungere una prospettiva critica rispetto alle poste in gioco del ripristino dell'ambiente, del consumo di suolo urbano, della protezione del paesaggio, della tutela del territorio, coniugando competenze analitico-territoriali e pianificatorie-operative, oltre che di possedere un'adeguata interpretazione diacronica e sincronica delle trasformazioni del territorio, delle dinamiche urbane, dei rischi ambientali e della conservazione del paesaggio;
- prospettare in modo etico la complessità dei dati socio-spaziali provenienti da plurime fonti e progettare scenari geografici e pianificatori quali possibilità da discutere partecipativamente;
- mostrare che l'interpretazione delle rappresentazioni ottenute mediante le tecnologie cartografiche è parziale e risponde a interessi specifici, ma che tuttavia serve per prospettare la complessità del fenomeno e adottare approcci critici riguardanti il ripristino dell'ambiente, il consumo di suolo e la protezione del paesaggio;
- comprendere e analizzare la portata ecologica e i vincoli pianificatori degli interventi di ripristino ambientale e rigenerazione territoriale;
- intervenire con competenza nel dialogo e nella collaborazione tra esperti scientifici e figure amministrative con linguaggio interdisciplinare, sapendo indirizzare i nuclei problematici nelle fasi di un processo partecipativo, adottando metodologie per identificare attori portatori di interessi, gestire tavoli di concertazione e attivare processi utili alla governance territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio.
Infine, va precisato che tale autonomia di giudizio è perseguita dalle plurime forme didattiche adottate dalle discipline e viene costruita ed esercitata mediante l'attività didattica interattiva all'interno di competenze trasversali: durante le lezioni e le altre attività (seminari e laboratori), con particolare riguardo a quelle utili per l'inserimento dello studente nel modo del lavoro (Project Work), sono previsti momenti di lavoro in gruppo e discussione guidata – anche con il supporto di esercitatori – volti a stimolare capacità critiche e di rielaborazione, affinate dal confronto con docenti e con esperti. La presentazione e la discussione di concreti casi di studio, in presenza di testimoni provenienti da istituzioni nazionali e internazionali nonché dal mondo dell'amministrazione pubblica, aziendale e professionale, costituisce un altro importante momento di riflessione che offre la possibilità di apprendere come formulare l'intervento individuale, e strutturarlo argomentativamente per consolidare le proprie risorse critiche e sviluppare le capacità di giudizio.
Tale esercizio è sottoposto a momenti di monitoraggio e verifica costante da parte dei docenti; l'accertamento della competenza è affidato alle prove orali e scritte, che non prescindono da verifiche puntuali, con passaggi o tracce che consentano di associare conoscenze concettuali e tecniche a una visione critica delle questioni presentate.
Mediante l'esperienza acquisita nel reperimento di informazioni e dati elaborati autonomamente, pur senza escludere la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi, i laureati possiedono una sicurezza analitica e progettuale. Essi sono consapevoli che il valore di un giudizio autonomo nella soluzione di un problema è strettamente connesso alla capacità di relazionarsi a un gruppo, o di confrontarsi con le diverse posizioni e i singoli interessi, e di prendere decisioni solo in seguito ad una matura verifica delle condizioni e dei limiti entro cui si è chiamati ad operare. L'autonomia di giudizio, dunque, è conseguente a e dà conto di contenuti e valori che la formazione universitaria ha trasmesso nel corso del ciclo di studi, traendone profitto nell'attività professionale e nella vita di relazione in campo sia nazionale che sovranazionale.
Nello specifico, l'autonomia di giudizio acquisita nel Corso permette al laureato di:
- raggiungere una prospettiva critica rispetto alle poste in gioco del ripristino dell'ambiente, del consumo di suolo urbano, della protezione del paesaggio, della tutela del territorio, coniugando competenze analitico-territoriali e pianificatorie-operative, oltre che di possedere un'adeguata interpretazione diacronica e sincronica delle trasformazioni del territorio, delle dinamiche urbane, dei rischi ambientali e della conservazione del paesaggio;
- prospettare in modo etico la complessità dei dati socio-spaziali provenienti da plurime fonti e progettare scenari geografici e pianificatori quali possibilità da discutere partecipativamente;
- mostrare che l'interpretazione delle rappresentazioni ottenute mediante le tecnologie cartografiche è parziale e risponde a interessi specifici, ma che tuttavia serve per prospettare la complessità del fenomeno e adottare approcci critici riguardanti il ripristino dell'ambiente, il consumo di suolo e la protezione del paesaggio;
- comprendere e analizzare la portata ecologica e i vincoli pianificatori degli interventi di ripristino ambientale e rigenerazione territoriale;
- intervenire con competenza nel dialogo e nella collaborazione tra esperti scientifici e figure amministrative con linguaggio interdisciplinare, sapendo indirizzare i nuclei problematici nelle fasi di un processo partecipativo, adottando metodologie per identificare attori portatori di interessi, gestire tavoli di concertazione e attivare processi utili alla governance territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio.
Infine, va precisato che tale autonomia di giudizio è perseguita dalle plurime forme didattiche adottate dalle discipline e viene costruita ed esercitata mediante l'attività didattica interattiva all'interno di competenze trasversali: durante le lezioni e le altre attività (seminari e laboratori), con particolare riguardo a quelle utili per l'inserimento dello studente nel modo del lavoro (Project Work), sono previsti momenti di lavoro in gruppo e discussione guidata – anche con il supporto di esercitatori – volti a stimolare capacità critiche e di rielaborazione, affinate dal confronto con docenti e con esperti. La presentazione e la discussione di concreti casi di studio, in presenza di testimoni provenienti da istituzioni nazionali e internazionali nonché dal mondo dell'amministrazione pubblica, aziendale e professionale, costituisce un altro importante momento di riflessione che offre la possibilità di apprendere come formulare l'intervento individuale, e strutturarlo argomentativamente per consolidare le proprie risorse critiche e sviluppare le capacità di giudizio.
Tale esercizio è sottoposto a momenti di monitoraggio e verifica costante da parte dei docenti; l'accertamento della competenza è affidato alle prove orali e scritte, che non prescindono da verifiche puntuali, con passaggi o tracce che consentano di associare conoscenze concettuali e tecniche a una visione critica delle questioni presentate.
Abilità comunicative
Il laureato magistrale è in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace in forma orale e scritta e interagire con precisione e appropriatezza terminologica in ambiti di diffusione specialistica e non specialistica, per le discipline geografiche e urbanistico-ambientali.
Il laureato dispone di un linguaggio ibrido, tecnicamente pertinente a un contesto interdisciplinare frutto di una formazione interclasse tra scienze geografiche e urbanistiche. Ciò favorisce la capacità dialogante, quella di ascolto e di ottenimento di un consenso tra stakeholders che possiedono differenti interessi (amministratori, politici, attori privati, abitanti) sulle medesime poste in gioco urbane e ambientali.
In particolare, il laureato sa gestire strumenti di comunicazione differenziati nell'ambito della rappresentazione e del disegno, della grafica e della comunicazione multimediale, utilizzando forme differenti di linguaggio orale e scritto. È in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici inerenti la cartografia e di rappresentare gli esiti dello studio attraverso sistemi di geo-infografica per una migliore comunicazione di concetti, analisi e risultati.
Le attività formative che contribuiscono a fornire l'abilità comunicativa sono legate ai diversi prodotti tecnici elaborati dallo studente nell'ambito di project work e attività seminariali, così come agli elaborati finali realizzati nei laboratori didattici e ai documenti redatti per la tesi di laurea magistrale.
In particolare, il laureato in Geourbanistica può:
- elaborare testi, scritti e orali, utili a descrivere dettagliatamente, riferire correttamente, esprimere giudizi e argomentare decisioni;
- sviluppare in forma scritta e orale un'analisi territoriale corredata di tutti gli strumenti di supporto necessari;
- sviluppare una progettualità territoriale secondo le fasi e gli strumenti di piano che questa richiede, rendendola comprensibile e praticabile ai soggetti con i quali interagisce;
- produrre e interpretare la ricerca e l'informazione riferita all'analisi e pianificazione territoriale, anche utilizzando fonti diversificate, elaborando sistemi infografici e cartografici.
Le abilità comunicative sono costantemente sviluppate e stimolate durante la didattica frontale relativa a tutti i moduli previsti dal piano degli studi; sono altresì previsti momenti di didattica interattiva e interdisciplinare principalmente con i project work, ma anche con ateliers di ricerca e formazione, seminari di approfondimento e discussione, escursioni didattiche sul terreno che danno spazio a espressioni individuali e di gruppo, laboratori didattici ove è previsto un momento di presentazione autonoma di relazioni e prodotti multimediali, da elaborare secondo modalità espositive tradizionali o innovative mediante l'uso di strumenti visuali e cartografici, o di tecnologie informatiche di ultima generazione.
L'acquisizione di abilità e competenze comunicative viene verificata con esami orali e/o prove scritte e con prove applicative svolte anche in collaborazione con i laboratori e centri di ricerca presenti in Ateneo; per le attività didattiche interattive (seminari ed esercitazioni sul campo) il confronto e il monitoraggio del docente provvedono a un controllo costante delle dinamiche di apprendimento. Infine, esperienze formative di internazionalizzazione “diffusa” (co-docenze, doppio titolo, Erasmus+, BIP-Blended Intensive Program, TIP-Talent Improvement Program, etc.) o tirocini all'estero garantiscono il rafforzamento, oltre che delle competenze linguistiche, anche di quelle disciplinari ed applicative e la comunicazione internazionale.
Il laureato dispone di un linguaggio ibrido, tecnicamente pertinente a un contesto interdisciplinare frutto di una formazione interclasse tra scienze geografiche e urbanistiche. Ciò favorisce la capacità dialogante, quella di ascolto e di ottenimento di un consenso tra stakeholders che possiedono differenti interessi (amministratori, politici, attori privati, abitanti) sulle medesime poste in gioco urbane e ambientali.
In particolare, il laureato sa gestire strumenti di comunicazione differenziati nell'ambito della rappresentazione e del disegno, della grafica e della comunicazione multimediale, utilizzando forme differenti di linguaggio orale e scritto. È in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici inerenti la cartografia e di rappresentare gli esiti dello studio attraverso sistemi di geo-infografica per una migliore comunicazione di concetti, analisi e risultati.
Le attività formative che contribuiscono a fornire l'abilità comunicativa sono legate ai diversi prodotti tecnici elaborati dallo studente nell'ambito di project work e attività seminariali, così come agli elaborati finali realizzati nei laboratori didattici e ai documenti redatti per la tesi di laurea magistrale.
In particolare, il laureato in Geourbanistica può:
- elaborare testi, scritti e orali, utili a descrivere dettagliatamente, riferire correttamente, esprimere giudizi e argomentare decisioni;
- sviluppare in forma scritta e orale un'analisi territoriale corredata di tutti gli strumenti di supporto necessari;
- sviluppare una progettualità territoriale secondo le fasi e gli strumenti di piano che questa richiede, rendendola comprensibile e praticabile ai soggetti con i quali interagisce;
- produrre e interpretare la ricerca e l'informazione riferita all'analisi e pianificazione territoriale, anche utilizzando fonti diversificate, elaborando sistemi infografici e cartografici.
Le abilità comunicative sono costantemente sviluppate e stimolate durante la didattica frontale relativa a tutti i moduli previsti dal piano degli studi; sono altresì previsti momenti di didattica interattiva e interdisciplinare principalmente con i project work, ma anche con ateliers di ricerca e formazione, seminari di approfondimento e discussione, escursioni didattiche sul terreno che danno spazio a espressioni individuali e di gruppo, laboratori didattici ove è previsto un momento di presentazione autonoma di relazioni e prodotti multimediali, da elaborare secondo modalità espositive tradizionali o innovative mediante l'uso di strumenti visuali e cartografici, o di tecnologie informatiche di ultima generazione.
L'acquisizione di abilità e competenze comunicative viene verificata con esami orali e/o prove scritte e con prove applicative svolte anche in collaborazione con i laboratori e centri di ricerca presenti in Ateneo; per le attività didattiche interattive (seminari ed esercitazioni sul campo) il confronto e il monitoraggio del docente provvedono a un controllo costante delle dinamiche di apprendimento. Infine, esperienze formative di internazionalizzazione “diffusa” (co-docenze, doppio titolo, Erasmus+, BIP-Blended Intensive Program, TIP-Talent Improvement Program, etc.) o tirocini all'estero garantiscono il rafforzamento, oltre che delle competenze linguistiche, anche di quelle disciplinari ed applicative e la comunicazione internazionale.
Capacità di apprendimento
La capacità di apprendimento dei laureati in Geourbanistica viene alimentata attraverso un approccio formativo basato su metodi di “collaborative learning”, che mira a sviluppare l'autonomia e la capacità di sviluppo di percorsi autonomi. I laureati sanno svolgere ricerca scientifica e ricerca applicata sia in modo auto-diretto e autonomo che in gruppo o in un contesto progettuale ove sia richiesta forte capacità di interazione personale e di costruzione e alimentazione di reti. In questa prospettiva, essi dimostrano capacità di applicazione di metodi e tecniche per l'ulteriore acquisizione del sapere e la sua trasmissione tramite gli strumenti sia tradizionali che digitali. Sono in grado di mettere a frutto e gestire le varie forme di apprendimento a seconda dei diversi contesti disciplinari. Sanno, inoltre, utilizzare in modo opportuno e adeguato fonti documentali e materiali e strumenti di approfondimento disciplinare nelle appropriate sedi di reperimento, sia in spazi fisici (biblioteche e archivi) che virtuali.
Il laureato è in grado di aggiornare autonomamente le competenze tecniche, sulla base delle esperienze compiute, dell'approccio critico acquisito e del confronto con buone pratiche di livello internazionale.
Le attività formative che contribuiscono a favorire la capacità di apprendimento sono connesse alle modalità mediante le quali il percorso didtico è strutturato, volto a un'autonomia organizzativa, e alla diversificazione della didattica.
La capacità di apprendere viene verificata durante il percorso di studi, soprattutto tramite la valutazione della capacità di iniziativa e di originalità dello studente riscontrate nei progetti applicati su specifici casi di studio. Essa viene accertata trasversalmente alle varie discipline attraverso le plurime modalità di verifica esposte. In sintesi, si tratta di: esami orali e prove scritte che conseguono alle varie attività didattiche quali lezioni frontali, project work, seminari ed esercitazioni di aula, esercitazioni e discussioni in piccoli gruppi, prove pratiche di elaborazione di testi e prodotti multimediali realizzati durante seminari ed esercitazioni di laboratori didattici concepiti per l'acquisizione di strumenti utili all'elaborazione della prova finale. Vanno inoltre ad aggiungersi le competenze acquisite nella mobilità per studio (ErasmsuPlus) o le relazioni finali delle attività di tirocinio svolte fuori sede, la cui redazione e autovalutazione critica è parte integrante dell'attività formativa. Infatti, pur all'interno di attività di gruppo, lo studente è chiamato a redigere un proprio portfolio e ad esporre nei tavoli di discussione le proposte avanzate sottoponendole al giudizio del gruppo di lavoro. Tali attività saranno fatte confluire tra i lavori preparatori alla stesura della tesi di laurea quale prova di un processo di maturazione che ha stimolato le capacità di apprendimento durante il percorso formativo.
Il laureato è in grado di aggiornare autonomamente le competenze tecniche, sulla base delle esperienze compiute, dell'approccio critico acquisito e del confronto con buone pratiche di livello internazionale.
Le attività formative che contribuiscono a favorire la capacità di apprendimento sono connesse alle modalità mediante le quali il percorso didtico è strutturato, volto a un'autonomia organizzativa, e alla diversificazione della didattica.
La capacità di apprendere viene verificata durante il percorso di studi, soprattutto tramite la valutazione della capacità di iniziativa e di originalità dello studente riscontrate nei progetti applicati su specifici casi di studio. Essa viene accertata trasversalmente alle varie discipline attraverso le plurime modalità di verifica esposte. In sintesi, si tratta di: esami orali e prove scritte che conseguono alle varie attività didattiche quali lezioni frontali, project work, seminari ed esercitazioni di aula, esercitazioni e discussioni in piccoli gruppi, prove pratiche di elaborazione di testi e prodotti multimediali realizzati durante seminari ed esercitazioni di laboratori didattici concepiti per l'acquisizione di strumenti utili all'elaborazione della prova finale. Vanno inoltre ad aggiungersi le competenze acquisite nella mobilità per studio (ErasmsuPlus) o le relazioni finali delle attività di tirocinio svolte fuori sede, la cui redazione e autovalutazione critica è parte integrante dell'attività formativa. Infatti, pur all'interno di attività di gruppo, lo studente è chiamato a redigere un proprio portfolio e ad esporre nei tavoli di discussione le proposte avanzate sottoponendole al giudizio del gruppo di lavoro. Tali attività saranno fatte confluire tra i lavori preparatori alla stesura della tesi di laurea quale prova di un processo di maturazione che ha stimolato le capacità di apprendimento durante il percorso formativo.
Requisiti di accesso
Le conoscenze richieste per l'accesso sono rivolte al raggiungimento dell'obiettivo della laurea magistrale in Geourbanistica ovvero formare una figura professionale ibrida di geografo-urbanista avente competenze sull'analisi e sulla progettazione del territorio mediante un approccio culturale umanistico rivolto alla governance, attuata tramite una strumentazione tecnologica.
Nello specifico al corso di laurea magistrale in Geourbanistica sono ammessi, previa verifica della personale preparazione come di seguito specificato, coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti curriculari:
A) un diploma di laurea triennale (o equivalente titolo conseguito all'estero e considerato idoneo) appartenente ad una delle classi sotto riportate, con riferimento sia alle classi di laurea del DM 270/2004, sia alle corrispondenti classi del DM 509/1999 (tra parentesi):
L-6 Geografia (L30 Scienze geografiche)
L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale (L7 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale)
L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali
B) Gli studenti che possiedono una laurea triennale in una classe diversa da quelle sopra elencate possono comunque essere ammessi al colloquio di verifica della preparazione individuale se hanno sostenuto non meno di 12 cfu inerenti i seguenti settori scientifico-disciplinari. La frammentazione dei SSD richiesti per l'accesso si rende necessaria per garantire l'anima interdisciplinare che caratterizza il CdS; è, dunque, funzionale a raggiungere una coorte multidisciplinare di iscritti al CdS:
- Ambito geografico-urbanistico-storico (minimo 6 CFU): M-GGR/01, M-GGR/02, M-STO/01, M-STO/02, M-STO/04, M-STO/05, ICAR/06, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21;
- Ambito comunicativo-linguistico-informatico (minimo 6 CFU): L-LIN/01, L-LIN/12, INF/01, ING-INF/01, ING-INF/05, SPS/07, SECS-S/01, SECS-S/02, SECS-S/05;
C) È altresì richiesta un'adeguata conoscenza della lingua inglese o di una lingua straniera dell'Unione Europea, sia in forma scritta sia in forma orale. Tale requisito è considerato soddisfatto se lo studente ha sostenuto nel proprio curriculum universitario almeno un esame di lingua inglese o altra lingua europea o possiede un certificato di conoscenza di tale lingua di livello pari almeno al B1 del Quadro Comune Europeo, rilasciato da un ente accreditato.
Nel caso in cui lo studente non disponga, in tutto o in parte, dei cfu curriculari sopra indicati potrà, in relazione alle proprie lacune, iscriversi a singoli insegnamenti universitari e sostenere, con esito positivo, il relativo accertamento come stabilito dal Regolamento normativo.
I laureati provenienti da Atenei stranieri hanno i requisiti curriculari per l'accesso al Corso di Studio se soddisfano tutte le condizioni previste dalla normativa vigente e secondo le modalità definite dal Regolamento Didattico del corso di studi.
La verifica della personale preparazione è obbligatoria e possono accedervi solo gli studenti in possesso dei requisiti curriculari ed avverrà mediante un colloquio, che si svolgerà in presenza di una Commissione appositamente costituita e composta da docenti referenti del Corso, per accertare il possesso dei requisiti e le competenze linguistiche richieste. Ogni studente che supererà tale verifica, al momento dell'immatricolazione dovrà indicare la classe di laurea (tra LM-80 e LM-48) entro cui intende conseguire il titolo di studio. Lo studente può comunque modificare la sua scelta, purché questa diventi definitiva al momento dell'iscrizione al secondo anno.
Nello specifico al corso di laurea magistrale in Geourbanistica sono ammessi, previa verifica della personale preparazione come di seguito specificato, coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti curriculari:
A) un diploma di laurea triennale (o equivalente titolo conseguito all'estero e considerato idoneo) appartenente ad una delle classi sotto riportate, con riferimento sia alle classi di laurea del DM 270/2004, sia alle corrispondenti classi del DM 509/1999 (tra parentesi):
L-6 Geografia (L30 Scienze geografiche)
L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale (L7 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale)
L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali
B) Gli studenti che possiedono una laurea triennale in una classe diversa da quelle sopra elencate possono comunque essere ammessi al colloquio di verifica della preparazione individuale se hanno sostenuto non meno di 12 cfu inerenti i seguenti settori scientifico-disciplinari. La frammentazione dei SSD richiesti per l'accesso si rende necessaria per garantire l'anima interdisciplinare che caratterizza il CdS; è, dunque, funzionale a raggiungere una coorte multidisciplinare di iscritti al CdS:
- Ambito geografico-urbanistico-storico (minimo 6 CFU): M-GGR/01, M-GGR/02, M-STO/01, M-STO/02, M-STO/04, M-STO/05, ICAR/06, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21;
- Ambito comunicativo-linguistico-informatico (minimo 6 CFU): L-LIN/01, L-LIN/12, INF/01, ING-INF/01, ING-INF/05, SPS/07, SECS-S/01, SECS-S/02, SECS-S/05;
C) È altresì richiesta un'adeguata conoscenza della lingua inglese o di una lingua straniera dell'Unione Europea, sia in forma scritta sia in forma orale. Tale requisito è considerato soddisfatto se lo studente ha sostenuto nel proprio curriculum universitario almeno un esame di lingua inglese o altra lingua europea o possiede un certificato di conoscenza di tale lingua di livello pari almeno al B1 del Quadro Comune Europeo, rilasciato da un ente accreditato.
Nel caso in cui lo studente non disponga, in tutto o in parte, dei cfu curriculari sopra indicati potrà, in relazione alle proprie lacune, iscriversi a singoli insegnamenti universitari e sostenere, con esito positivo, il relativo accertamento come stabilito dal Regolamento normativo.
I laureati provenienti da Atenei stranieri hanno i requisiti curriculari per l'accesso al Corso di Studio se soddisfano tutte le condizioni previste dalla normativa vigente e secondo le modalità definite dal Regolamento Didattico del corso di studi.
La verifica della personale preparazione è obbligatoria e possono accedervi solo gli studenti in possesso dei requisiti curriculari ed avverrà mediante un colloquio, che si svolgerà in presenza di una Commissione appositamente costituita e composta da docenti referenti del Corso, per accertare il possesso dei requisiti e le competenze linguistiche richieste. Ogni studente che supererà tale verifica, al momento dell'immatricolazione dovrà indicare la classe di laurea (tra LM-80 e LM-48) entro cui intende conseguire il titolo di studio. Lo studente può comunque modificare la sua scelta, purché questa diventi definitiva al momento dell'iscrizione al secondo anno.
Esame finale
La prova finale della laurea magistrale consiste nella redazione in modo originale di un elaborato di tesi che lo studente realizza sotto la guida di un relatore. Tale elaborato deve attestare il raggiungimento degli obiettivi specifici previsti dal corso di laurea e dimostrare l'acquisizione delle competenze interdisciplinari proprie di una laurea interclasse volte a formare una figura professionale avente solide conoscenze delle dinamiche territoriali coevolutive tra esseri umani e non umani, rintracciabili nella LM-80, e della pianificazione urbanistica, propria della LM48, con competenze nell'uso dei sistemi comunicativi e informativi a supporto della governance. Avvalendosi di strumenti teorici, metodologici e cartografici sviluppati all'interno delle aree di apprendimento previste dal corso, esso deve evidenziare la pertinenza ad almeno due discipline presenti nel piano degli studi, preferibilmente indicate dallo studente, al fine di garantire una competenza interdisciplinare e trasversale.
Profili Professionali
Profili Professionali (4)
ANALISTA TERRITORIALE PER LA PIANIFICAZIONE
I principali compiti che il laureato può svolgere riguardano l'analisi delle dinamiche degli abitanti e dei processi coevolutivi tra esseri umani e non umani nel contesto territoriale oggetto di interventi di rigenerazione urbana, ripristino ambientale o riqualificazione paesaggistica mettendo in luce le poste in gioco territoriali, urbane, ambientali e paesaggistiche, così come le relazioni e le connessioni tra le dinamiche locali e le spinte globali. Sa gestire e pianificare interventi di governo e trasformazione della città e del territorio e politiche territoriali e urbanistico-ambientali sia in situazioni ordinarie, sia in momenti di crisi, avvalendosi di strumenti teorici, metodologici e mapping sviluppati nell'ambito degli studi sullo spatial turn per l'analisi e la pianificazione territoriale. Egli può collaborare con altre figure professionali, quali gli architetti o gli ingegneri o i paesaggisti, che si occupano di progettare la gestione idraulica, infrastrutturale, trasportistica e impiantistica nel contesto territoriale oggetto di intervento o di programmarne la manutenzione. È in grado di rivestire ruoli di coordinamento fungendo da figura di raccordo tra gli esperti tecnici del dissesto ambientale e della rigenerazione urbana poiché possiede sia le conoscenze e competenze di base delle discipline caratterizzanti implicate nella risoluzione di tali problemi (ovvero la geografia e l'urbanistica) e nella loro analisi e rappresentazione (sistemi di elaborazione delle informazioni e cartografia), sia le competenze linguistiche e comunicative utili a tradurre i linguaggi settoriali con politici, amministratori, stakeholders e abitanti.
Il laureato possiede conoscenze, abilità e competenze, che, acquisite nel corso di studio, sono esercitate nel contesto di lavoro consentendo di svolgere le attività associate al ruolo professionale. Nello specifico, grazie alle competenze teorico-metodologiche acquisite nelle discipline geografiche di analisi e progettazione territoriale e in quelle relative alle scienze dell'urbanistica, il neolaureato avrà le conoscenze sui concetti e gli approcci utili a interpretare tendenze ed esiti delle trasformazioni del territorio. Tutto ciò anche alla luce delle implicazioni economiche e giuridiche della rigenerazione territoriale, grazie alle competenze analitiche sugli aspetti economici e giuridici nella progettazione territoriale. Infine, grazie alla capacità critica e tecnica acquisita nell'uso dei Sistemi Informativi Geografici e delle tecnologie della comunicazione, visti come strumenti abilitanti per un'adeguata comunicazione nella progettazione territoriale e nella cartografia progettuale, sarà in grado analizzare data-set provenienti da molteplici fonti e di gestire e applicare Sistemi Informativi anche Geografici (GIS e WebGIS), al fine di elaborare mapping di ultima generazione.
La tipologia di ambito lavorativo nel quale il laureato eserciterà prevalentemente la sua professione riguarda: gli enti pubblici, e specialmente le direzioni, i settori e i servizi preposti all'analisi del territorio, alla pianificazione urbanistica, alla protezione ambientale e alla valorizzazione del paesaggio; gli studi professionali privati che svolgono attività di consulenza nell'analisi territoriale, pianificazione urbanistica, protezione ambientale e valorizzazione paesaggistica così come nella restituzione territoriale obbligatoria presso gli Operatori territoriali; gli enti di ricerca che svolgono ricerche scientifiche su tematiche relative all'ambito socio-territoriale e su questioni di progettazione urbanistico-ambientale e del paesaggio. Infine, il laureato che abbia scelto il percorso della classe LM 48 può iscriversi, previo superamento di un esame di stato, alla sezione A dell'Ordine degli “Architetti, pianificatori, conservatori e paesaggisti”, con il titolo di “pianificatore territoriale”.
ESPERTO DI STRUMENTI COMUNICATIVI PER LA GOVERNANCE TERRITORIALE
I principali compiti che il laureato può svolgere riguardano l’analisi del profilo degli attori per l’attuazione di una governance urbana e territoriale, mettendo in luce le differenti poste in gioco, ricostruendo le competizioni e le criticità nell’accesso alle risorse presenti e proponendo strumenti comunicativi cartografici per il dialogo e la risoluzione delle situazioni conflittuali coordinando tavoli di concertazione e processi partecipativi. Egli è in grado di collaborare con altre figure professionali quali i sociologi o i mediatori culturali, che si occupano di organizzare processi partecipativi e di gestire le dinamiche conflittuali, e i tecnici-architetti, che progettano gli interventi nel territorio. Può rivestire ruoli di coordinamento fungendo da figura di raccordo tra gli esperti della partecipazione e i tecnici della programmazione territoriale e paesistica, poiché possiede gli strumenti comunicativi e rappresentativi in grado di passare dai concetti teorici alle piattaforme di dialogo e confronto tra politici, amministratori, stakeholders e abitanti implicati nei processi di governance territoriale.
Il laureato possiede: conoscenze e capacità di comprendere, anche in contesti interculturali, i linguaggi, i metodi e gli strumenti comunicativi propri della partecipazione territoriale. In particolare, possiede sia le competenze linguistiche utili al dialogo interculturale, sia la conoscenza delle metodologie partecipative per la conduzione dei tavoli di concertazione e dei processi utili alla governance territoriale, urbana, ambientale e del paesaggio. Infine, possiede capacità critica e tecnica nell’uso dei Sistemi Informativi Geografici e delle tecnologie della comunicazione come sistemi abilitanti per un’adeguata comunicazione nella governance territoriale e nella pianificazione urbanistico-ambientale.
Gli ambiti lavorativi nei quali il laureato eserciterà prevalentemente la sua professione sono: gli enti pubblici, e specialmente i servizi e gli uffici preposti alla Partecipazione dei cittadini presso i Comuni e gli enti locali; gli enti di ricerca che studiano gli aspetti sociali e territoriali al fine di attivare processi partecipativi e gestire i conflitti attorno a poste in gioco territoriali, urbane, ambientali e paesaggistiche.
FORMATORE NELL'ANALISI E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
I principali compiti che il laureato può svolgere riguardano il trasferimento di competenze nell'analisi territoriale e nella pianificazione urbanistico-ambientale e paesaggistica mettendone in luce le poste in gioco naturali e sociali così come le relazioni e le connessioni in rete dal livello locale a quello nazionale e internazionale. Egli è in grado di trasferire i contenuti teorici inerenti lo spatial turn, così come i metodi analitici delle dinamiche territoriali, urbanistiche, ambientali e paesaggistiche e l'uso critico degli strumenti di mapping GIS e webGIS. Egli può collaborare con figure professionali, quali i docenti e i formatori di altri settori della gestione e programmazione degli interventi territoriali e urbanistici, mettendo in luce le connessioni alle differenti scale dei fenomeni sociali della contemporaneità. È in grado di rivestire ruoli di coordinamento fungendo da figura di raccordo tra gli altri formatori e i docenti in ambito tecnico sulla gestione del dissesto ambientale e della rigenerazione urbana poiché possiede sia la conoscenza delle discipline implicate nella risoluzione di tali problemi (ovvero la geografia e l'urbanistica) che gli strumenti comunicativi utili ad evidenziarne cartograficamente le dinamiche.
Il laureato possiede: competenze per il trasferimento di teorie e metodi di analisi e progettazione territoriale, alla luce dello spatial turn, utili ad interpretare tendenze ed esiti delle trasformazioni del territorio; competenze tecniche e capacità critica sull'utilizzo dei sistemi di mapping, come GIS e webGIS, e della cartografia del progetto valutandone le ricadute comunicative nelle scelte rappresentative e grafiche.
La tipologia degli ambiti lavorativi nei quali il laureato eserciterà prevalentemente la sua professione riguardano: gli enti pubblici che erogano corsi di aggiornamento o percorsi di formazione continua per dirigenti e tecnici della pubblica amministrazione con competenze geografiche e urbanistiche come gli IFTS, i Corsi di perfezionamento, etc.; gli studi professionali e gli esercizi privati che - svolgendo analisi territoriale, urbanistica, ambientale e paesaggistica - offrono specifici percorsi formativi sulle dinamiche sociali e territoriali della contemporaneità; le scuole pubbliche, previa l’acquisizione dei relativi CFU e il superamento del percorso per l’insegnamento, o private secondarie di I o II livello che prevedono nei propri Piani degli studi competenze nelle discipline di ambito storico-geografico o urbanistico-territoriale.
INTERPRETE DI DATI TERRITORIALI TRAMITE SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI
I principali compiti che il laureato può svolgere riguardano, da un lato, la raccolta, la catalogazione, l'analisi e la gestione di data-set provenienti da molteplici fonti - open data, big data, d'archivio, statistici, etc. - inerenti i contesti e le dinamiche territoriali, urbani, ambientali e paesaggistici, anche in prospettiva storia; dall'altro, la gestione e l'applicazione di Sistemi Informativi Geografici (GIS e WebGIS) ossia l'elaborazione di mapping e di rappresentazioni e infografiche per l’analisi territoriale, ambientale o geostorica. In particolare, egli può integrare con una visione socio-territoriale, umanistico-storica, urbanistica e linguistico-culturale le competenze tecniche di enti scientifici. Egli può collaborare con altre figure professionali, quali gli ingegneri ambientali, gli etnografi, gli storiografi, i programmatori informatici o i web designer che si occupano di studiare cartografie storiche, analizzare restituzioni fotogrammetriche, interpretare immagini satellitari, elaborare dati socio-culturali, programmare i software di gestione dei dati spaziali, costruire algoritmi per la loro interpretazione e implementare plug-in specialistici. È in grado di rivestire ruoli di coordinamento fungendo da figura di raccordo tra gli ingegneri territoriali, gli etnografi, gli storiografi, gli esperti tecnici informatici e i web-designer poiché possiede sia la conoscenza degli strumenti teorico-metodologici e tecnico-applicativi dello spatial turn, che le competenze socio-culturali per l’analisi delle dinamiche degli abitanti e quelle di base per la programmazione informatica.
Il laureato possiede: competenze sia per analizzare e gestire data-set provenienti da differenti fonti (tra i quali Open Data, Big Data, cartografia storica digitalizzata, etc.) applicando i Sistemi di elaborazione dell'informazione (GIS, WebGIS, Cybercartograpy), sia per elaborare mapping innovativi a supporto della Citizen Science con un atteggiamento critico nel loro uso come sistemi comunicativi complessi seppure considerati sistemi abilitanti per un'adeguata comunicazione nell'ambito della progettazione territoriale.
Gli ambiti lavorativi nei quali il laureato potrà esercitare la sua professione sono: gli enti amministrativi locali, provinciali o regionali e, specialmente, i settori che gestiscono e sviluppano i SIT-Sistemi di Informazione Territoriale delle amministrazioni locali (Geoportali degli enti pubblici regionali, provinciali o comunali); gli Istituti di Ricerca che utilizzano GIS per l’analisi ambientale come l’IMAA-Istituto per le Metodologie di Analisi Ambientale, creano webmapping a supporto della Citizen Science come l’IREA-Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del CNR, o studiano la cartografia storica come ISEM-Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del CNR; gli enti di valorizzazione digitale degli archivi e delle mappe storiche come i Musei (Museo Galileo, Museo del ‘500, Museo delle Mura, Archivi di Stato, etc.); l'editoria multimediale che pubblica prodotti cartografici cartacei, video, digitali e multimediali; le aziende private che applicano e commercializzano software GIS e webmapping; gli studi professionali che compiono analisi territoriali e urbanistiche.
Insegnamenti
Insegnamenti (11)
SSD BIO/07, 6 CFU, 36 ore
SSD BIO/07, 6 CFU, 36 ore
SSD ICAR/06, 6 CFU, 36 ore
SSD ICAR/06, 6 CFU, 36 ore
SSD M-GGR/01, 6 CFU, 36 ore
SSD M-GGR/01, 6 CFU, 36 ore
SSD ICAR/21, 6 CFU, 36 ore
SSD ICAR/21, 6 CFU, 36 ore
DINAMICHE DEGLI ATTORI PER LA CO-PROGETTAZIONE - 156018-M1
Secondo Semestre (17/02/2026 - 24/05/2026)
- 2025
SSD M-GGR/01, 6 CFU, 36 ore
SSD M-GGR/01, 6 CFU, 36 ore
DISEGNO URBANO E PROGETTAZIONE URBANISTICA - 156R002
Secondo Semestre (17/02/2026 - 24/05/2026)
- 2025
SSD ICAR/21, 6 CFU, 36 ore
SSD ICAR/21, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SSD NN, 6 CFU, 36 ore
SISTEMI GIURIDICI E STRUMENTI ECONOMICI PER LA RIGENERAZIONE TERRITORIALE - 156R003
Secondo Semestre (17/02/2026 - 24/05/2026)
- 2025
SSD IUS/10, 6 CFU, 36 ore
SSD IUS/10, 6 CFU, 36 ore
SSD ICAR/20, 6 CFU, 36 ore
SSD ICAR/20, 6 CFU, 36 ore
SSD M-GGR/02, 6 CFU, 36 ore
SSD M-GGR/02, 6 CFU, 36 ore
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Persone
Persone (11)
Delegata del Rettore al public EngagementProfessori Ordinari
Docente a contratto per incarico di insegnamento
COORDINATRICE DEL DOTTORATO DI RICERCAProfessori OrdinariPresidente del Consiglio del Corso di Studio in Geourbanistica
Componente del Comitato unico di garanziaRicercatori Legge 240/10 - t.det.
Professori OrdinariDelegato del Rettore al trasferimento tecnologico spin-off e rapporti con la Fondazione U4I
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