La Fenomenologia come scienza storica. Prossimità e distanza nel confronto del giovane Heidegger con Hegel
Articolo
Data di Pubblicazione:
2007
Citazione:
(2007). La Fenomenologia come scienza storica. Prossimità e distanza nel confronto del giovane Heidegger con Hegel [journal article - articolo]. In STUDIA UNIVERSITATIS BABES-BOLYAI. THEOLOGIA GRAECO-CATHOLICA VARADIENSIS. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/190733
Abstract:
Hegel è uno dei pochi filosofi con cui Heidegger si confronta sin dall’inizio del suo cammino di pensiero, tenendo un atteggiamento che può essere definito di “prossimità nella lontananza”: pur riprendendo le principali critiche generalmente mosse al pensiero hegeliano, Heidegger ne fa propria l’impostazione storica e ne riformula le problematiche centrali. Durante il primo periodo dell’insegnamento heideggeriano a Friburgo, il ruolo giocato da Hegel nell’elaborazione della fenomenologia ermeneutica come “scienza originaria” rimane per lo più implicito, sebbene la lettura della “Fenomenologia dello spirito” consenta a Heidegger di precisare sia l’inizio della scienza (l’esperienza) sia il suo metodo (la “distruzione” come “fluidificazione” dei concetti tramandati). Successivamente Heidegger prenderà in modo sempre più deciso le distanze da Hegel, ma anche quando lo considererà ormai soltanto il compimento dell’oblio dell’essere si riferirà ancora alla “Fenomenologia” per esprimere l’origine di ogni storia, e dunque anche la possibilità di un altro inizio del pensiero.
Tipologia CRIS:
1.1.01 Articoli/Saggi in rivista - Journal Articles/Essays
Elenco autori:
Marafioti, Rosa Maria
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