ANNA DE BIASIO si è laureata in Letteratura Anglo-Americana presso l'Università Ca' Foscari di Venezia nel 1998 e ha conseguito il dottorato di ricerca in Anglistica presso la stessa Università nel 2004. Ha partecipato a convegni ed è stata titolare di borse di studio sia in Italia sia all'estero, tra l'altro presso l'Università di California, Berkeley, e il Clinton Institute for American Studies, University College di Dublino. I suoi interessi di ricerca riguardano la letteratura angloamericana dell'Ottocento e del primo Novecento in rapporto a fenomeni culturali e categorie di analisi sociale come il turismo d'arte, violenza e genere, il ruolo del genere nella traduzione, il ruolo del genere nel romanzo di formazione; si è occupata del rapporto tra letteratura e transmedialità. Tra le sue pubblicazioni, Romanzi e musei. Nathaniel Hawthorne, Henry James e il rapporto con l'arte (Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2006), Transforming Henry James (Cambridge Scholars Press, 2013, co-editor), Le implacabili. Violenze al femminile nella letteratura americana tra Otto e Novecento (Donzelli, 2016) l'edizione critica di Sherwood Anderson, L'uomo diventato donna e altri racconti (Marsilio 2020), "Killing the Angel in the House: The Marble Faun and the Imagination of Violence" (The Nathaniel Hawthorne Review, in corso di pubblicazione). È vice-direttrice di Iperstoria. Journal of American and English Studies e nel triennio 2019-2022 ha fatto parte del Direttivo dell'Associazione Nazionale di Studi Nord-Americani (AISNA). È attualmente impegnata in uno studio monografico su Louisa May Alcott e la casa sia come presenza testuale, sia come costrutto a cavallo tra filosofia, psicologia, storia dell'architettura e studi di genere.