Viaggi magnetici e spiritici nel XVIII e XIX secolo. Francia-America andata e ritorno

La teoria e l’applicazione terapeutica del magnetismo animale proposte da Franz Antoine Mesmer (1734-1815), malgrado l’esito avverso dalle commissioni reali di medicina istituite nel 1784, che ne decretano l’infondatezza, si impongono con successo nelle pratiche sociali e nella produzione artistica e letteraria di fine Settecento e inizi Ottocento. La teatralità e il potenziale suggestivo dell’approccio del mesmerismo, unito alla sua apertura verso l’immaginazione, così intimamente legata alla dimensione creativa, ispirano fortemente dapprima la letteratura e il teatro europeo, quindi, seppure osteggiate, migrano negli Stati Uniti. Dal cinico impiego sugli schiavi nelle piantagioni americane alle rappresentazioni nei principali teatri della costa orientale e sulle boats, passando per i primi romanzi americani di Poe, Melville, Stowe e Hawthorne, il magnetismo diventa americano. Tale è la sua adesione alla cultura e alla storia delle idee statunitensi che uno dei suoi sviluppi ottocenteschi, lo spiritismo, muove dall’America per conquistare in seguito l’immaginario europeo: una nuova migrazione verso il vecchio continente che torna a essere ammaliato da sedute, tavolini girevoli e comunicazioni misteriose, ancora una volta fonte di prolifica ispirazione per tutte le arti.