Il corso si propone di offrire i fondamenti teorici necessari per interrogare le rappresentazioni della natura nella cultura europea in generale, e nella letteratura tedesca contemporanea in particolare.
Coniugando la riflessione teorica e l'analisi di alcuni testi letterari, il corso offre a chi frequenta un orizzonte teorico e critico-letterario per affrontare le questioni del rapporto fra esseri umani e natura al di là del binarismo antropocentrico che, per lunghi secoli, ha condizionato l'apparizione letteraria di paesaggi naturali.
Non sono richiesti prerequisiti.
Il corso consiste in lezioni frontali durante le quali la riflessione sulle teorie della natura, avvicendatesi nella cultura europea a partire dal Settecento, si accompagna all'analisi di testi letterari. Questi due diversi momenti di ciascuna lezione si integrano nella discussione conclusiva che coinvolge direttamente chi frequenta il corso.
L'esame orale verifica l'acquisizione di un pensiero critico, fondato dal punto di vista storico e letterario, che renda possibile la consapevole riflessione sulle dinamiche di carattere estetico nonché politico-culturale che presiedono alle rappresentazioni di paesaggi naturali nelle opere della letteratura europea dal Settecento all'età contemporanea.
La valutazione è espressa in trentesimi.
Dopo un'introduzione di carattere teorico e storico-letterario, intesa a ricostruire l'emergere di un pensiero sulla natura nella cornice del dialogo fra scienza e poesia nel Settecento europeo, e dopo aver ricostruito l'orizzonte di pensiero che rese possibile l'invenzione del concetto di "ecologia", il corso si concentra su due opere significative della letteratura tedesca contemporanea, l'una dello scrittore W.G.Sebald, l'altra della scrittrice e poetessa Esther Kinsky.
Il confronto fra "la storia naturale" della catastrofe nelle pagine di "Secondo natura" di Sebald e la devastazione del terremoto in Friuli, al centro del romanzo "Rombo" di Kinsky, consentirà di interrogare rappresentazioni della natura tanto più straniate da ogni antropocentrismo, quanto più impegnate a discoprire un segreto legame fra memoria e storia naturale, geologia e parola letteraria.
Chi non possa frequentare il corso, scriva cortesemente a amelia.valtolina@unibg.it per concordare una bibliografia alternativa, coerente con il suo corso di studi.
