La Legge Pinto al vaglio della Consulta: un faticoso percorso tra questioni "sommerse", incertezze categoriali e defaillances interpretative
Articolo
Data di Pubblicazione:
2015
Abstract:
La legge Pinto, nel testo risultante dalla riforma del 2012, deve essere interpretata escludendo che l’equivoco tenore di alcune delle disposizioni in essa previste possa comportare l’impossibilità di liquidare un indennizzo in favore della parte risultata soccombente nel processo presupposto. Stante la natura della fattispecie prevista nella suddetta legge, infatti — natura riconducibile, seppure con talune peculiarità, all’ambito dell’illecito civile propriamente inteso — le sorti del
giudizio presupposto non possono rappresentare un elemento dirimente ai fini dell’esclusione del diritto al ristoro per il danno patito a seguito dell’eccessiva durata del processo.
Tipologia CRIS:
1.1.01 Articoli/Saggi in rivista - Journal Articles/Essays
Elenco autori:
Azzalini, Marco
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