Michela Tonti è ricercatrice presso l'Università degli Studi di Bergamo. Nel marzo 2019 consegue il dottorato di ricerca in Traduzione, Interpretazione e Interculturalità (XXXI ciclo) presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna (Campus di Forlì) ed è autrice di una monografia pubblicata nel 2020 da Editions de l'Harmattan-Paris in quanto vincitrice dell’edizione 2019 del premio SUSLLF. Il titolo del suo libro è Le nom de marque dans le discours au quotidien : prisme lexiculturel et linguistique con prefazione del Prof John Humbley. Le sue aree di ricerca comprendono la linguistica dei corpora, l'analisi del discorso mediata dal computer nonché la retorica e l’argomentazione supportata da usi metaforici, la semantica referenziale e l'onomastica commerciale da una prospettiva lessicologica, linguistica e legale. La terminologia e in particolare la neonimia nei settori del diritto europeo, della contabilità e dell'uguaglianza di genere sono stati oggetto di diversi progetti. Dal 2020 si occupa anche di traduzione neurale e in particolare del progetto europeo Artificial Intelligence for European Integration (2020-2023), coordinando i gruppi di lingua italiana e francese del progetto Empowering Multilingual Inclusive Communication - E-MIMIC in collaborazione con l'Università di Bologna e il Politecnico di Torino di cui è stata borsista di ricerca dal settembre 2021 al 31 gennaio 2022. Attualmente è collaboratrice esterna del progetto PRIN 2022 Empowering Multilingual Inclusive Communication del quale è capofila il Politecnico di Torino, coadiuvato dall’Università di Bologna e dall’Università di Roma 2 Tor Vergata.