Giorgio Avezzù è ricercatore (RTDb) del settore disciplinare di Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali (PEMM-01/B) presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell’Università di Bergamo.
In precedenza ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Bologna e l’Università Cattolica di Milano, e ha svolto attività didattica anche presso l’Università di Padova. Dal 2015 al 2017 ha lavorato per il Dipartimento del Marketing Strategico di Mediaset, struttura con la quale ha continuato a collaborare nei cinque anni successivi.
I suoi interessi di ricerca e i temi delle sue pubblicazioni riguardano i dati per l’analisi e la raccomandazione dei contenuti audiovisivi sulle piattaforme digitali, i rapporti tra media e geografia, la geografia del consumo cinematografico e televisivo, gli schermi, i dispositivi e l’archeologia dei media.
È autore di due monografie, "L’evidenza del mondo. Cinema contemporaneo e angoscia geografica" (2017) e "L'Italia che guarda. Geografie del consumo audiovisivo" (2022), vincitore del Premio Limina 2023, assegnato dalla Consulta Universitaria del Cinema al miglior libro italiano di studi sul cinema e i media. Ha co-curato due numeri monografici di riviste dedicati ai rapporti tra geografia, cinema, media e cultura visuale ("Cinergie" 10/2016 e "Necsus: European Journal of Media Studies" 7.2/2018).
Fa parte della redazione delle riviste "Cinéma&Cie" e "L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes".