Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Struttura di riferimento:
Sede:
BERGAMO
Course Catalogue:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di Laurea Magistrale è finalizzato alla formazione di Psicologi clinici. Vengono quindi fornite conoscenze specialistiche necessarie per condurre in maniera professionale ed affidabile diagnosi, prevenzione, consulenza e cura di individui, coppie, famiglie, organizzazioni e comunità.
Il Piano degli Studi si articola in quattro principali aree di apprendimento connesse con i vari elementi che formano la professionalità dello Psicologo clinico: comprensione clinica, intervento clinico, ricerca in Psicologia clinica e comprensione interdisciplinare.
Gli insegnamenti che compongono l'area della comprensione clinica forniscono conoscenze e abilità per capire e identificare i principali fenomeni psicologici normali e clinici su cui interviene lo Psicologo clinico in vari contesti lavorativi. Attraverso tali insegnamenti gli studenti apprendono le principali teorie, metodi e tecniche attraverso cui comprendere e intervenire sul funzionamento psicopatologico, sulle disfunzioni neuropsicologiche e cognitive, sui processi emotivi e relazionali, sulle dinamiche di gruppo, sociali e organizzative.
L'area dell'intervento clinico è costituita dagli insegnamenti che promuovono una padronanza degli strumenti operativi che contraddistinguono le principali forme di intervento clinico e una conoscenza delle problematiche, anche deontologiche, connesse all'attività professionale dello Psicologo clinico. Gli studenti sviluppano la capacità di condurre in autonomia interventi sul campo di tipo valutativo-diagnostico, preventivo e consulenziale e di cura rivolti a individui, coppie, famiglie, gruppi e organizzazioni; nonché la capacità di collaborare con figure professionali diverse in un' ottica interdisciplinare, di svolgere lavoro di gruppo e di effettuare e ricevere interventi di supervisione.
L'area della ricerca in Psicologia clinica sviluppa le conoscenze metodologiche e le abilità tecniche necessarie per progettare e realizzare ricerche in campo clinico, comprendere le ricerche pubblicate nella letteratura nazionale e internazionale, valutare la qualità e l'efficacia degli interventi propri e altrui, grazie alla conoscenza di diversi modelli teorici e metodologici ed alla promozione nello studente di capacità critiche.
Un ultimo gruppo di insegnamenti favorisce la comprensione interdisciplinare dei fenomeni psicologici: permette agli studenti di collocare dal punto di vista epistemologico e metodologico gli interventi, le teorie, le prassi e le ricerche della psicologia clinica; sviluppa una sensibilità sulla responsabilità professionale e fornisce un inquadramento sulla legislazione relativa agli individui e alle famiglie sui temi di maggior interesse clinico (separazioni, divorzi, abuso, etc.); porta ad una conoscenza avanzata, scritta e orale, della lingua inglese, comprensiva del lessico specialistico in ambito psicologico e clinico; connette la psicologia con le scienze affini come l'antropologia e la psichiatria.
Nelle prime due aree di apprendimento sono previsti alcuni insegnamenti svolti in piccoli gruppi (laboratori) che permettono esercitazioni da parte degli studenti e un rapporto diretto con i docenti. Inoltre, ai sensi degli art. 1 e 3 della Legge 163/2021 per il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia (classe LM-51) abilitante all'esercizio della professione di Psicologo, una parte del Corso -pari a 20 CFU- consiste in un Tirocinio Pratico Valutativo (TPV). Il TPV si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l'osservazione diretta e l'esecuzione di attività finalizzate ad un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale. Tali competenze fanno riferimento agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica. Il TPV è superato mediante il conseguimento di un giudizio conclusivo d'idoneità. Laboratori e tirocinio permettono di acquisire padronanza e autonomia nell'applicazione dei principali strumenti operativi di cui dispone lo psicologo clinico.
Al fine di favorire un apprendimento flessibile, internazionalizzato e autonomo per alcuni insegnamenti agli studenti è data la possibilità di seguire le lezioni in inglese in alternativa al corso in italiano; le lezioni in inglese sono svolte da docenti interni e da docenti provenienti da università europee e nordamericane. È altamente consigliato inoltre svolgere parte del Corso all'estero, aderendo ai programmi europei di scambio o agli accordi extraeuropei stipulati dal Corso di Laurea con alcune Università americane.
Al termine del Corso degli Studi è prevista sia una prova pratica valutativa (PPV) delle competenze professionali acquisite con il TPV, che una prova finale che sviluppi in tutte le quattro aree di apprendimento le conoscenze, le capacità critiche e applicative, l'autonomia di giudizio, la capacità di apprendimento autonomo e l'abilità a comunicare, sostenere e argomentare scientificamente le ipotesi, le teorie, gli obiettivi e i risultati dell'agire psicologico - clinico.
Il Piano degli Studi si articola in quattro principali aree di apprendimento connesse con i vari elementi che formano la professionalità dello Psicologo clinico: comprensione clinica, intervento clinico, ricerca in Psicologia clinica e comprensione interdisciplinare.
Gli insegnamenti che compongono l'area della comprensione clinica forniscono conoscenze e abilità per capire e identificare i principali fenomeni psicologici normali e clinici su cui interviene lo Psicologo clinico in vari contesti lavorativi. Attraverso tali insegnamenti gli studenti apprendono le principali teorie, metodi e tecniche attraverso cui comprendere e intervenire sul funzionamento psicopatologico, sulle disfunzioni neuropsicologiche e cognitive, sui processi emotivi e relazionali, sulle dinamiche di gruppo, sociali e organizzative.
L'area dell'intervento clinico è costituita dagli insegnamenti che promuovono una padronanza degli strumenti operativi che contraddistinguono le principali forme di intervento clinico e una conoscenza delle problematiche, anche deontologiche, connesse all'attività professionale dello Psicologo clinico. Gli studenti sviluppano la capacità di condurre in autonomia interventi sul campo di tipo valutativo-diagnostico, preventivo e consulenziale e di cura rivolti a individui, coppie, famiglie, gruppi e organizzazioni; nonché la capacità di collaborare con figure professionali diverse in un' ottica interdisciplinare, di svolgere lavoro di gruppo e di effettuare e ricevere interventi di supervisione.
L'area della ricerca in Psicologia clinica sviluppa le conoscenze metodologiche e le abilità tecniche necessarie per progettare e realizzare ricerche in campo clinico, comprendere le ricerche pubblicate nella letteratura nazionale e internazionale, valutare la qualità e l'efficacia degli interventi propri e altrui, grazie alla conoscenza di diversi modelli teorici e metodologici ed alla promozione nello studente di capacità critiche.
Un ultimo gruppo di insegnamenti favorisce la comprensione interdisciplinare dei fenomeni psicologici: permette agli studenti di collocare dal punto di vista epistemologico e metodologico gli interventi, le teorie, le prassi e le ricerche della psicologia clinica; sviluppa una sensibilità sulla responsabilità professionale e fornisce un inquadramento sulla legislazione relativa agli individui e alle famiglie sui temi di maggior interesse clinico (separazioni, divorzi, abuso, etc.); porta ad una conoscenza avanzata, scritta e orale, della lingua inglese, comprensiva del lessico specialistico in ambito psicologico e clinico; connette la psicologia con le scienze affini come l'antropologia e la psichiatria.
Nelle prime due aree di apprendimento sono previsti alcuni insegnamenti svolti in piccoli gruppi (laboratori) che permettono esercitazioni da parte degli studenti e un rapporto diretto con i docenti. Inoltre, ai sensi degli art. 1 e 3 della Legge 163/2021 per il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia (classe LM-51) abilitante all'esercizio della professione di Psicologo, una parte del Corso -pari a 20 CFU- consiste in un Tirocinio Pratico Valutativo (TPV). Il TPV si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l'osservazione diretta e l'esecuzione di attività finalizzate ad un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale. Tali competenze fanno riferimento agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica. Il TPV è superato mediante il conseguimento di un giudizio conclusivo d'idoneità. Laboratori e tirocinio permettono di acquisire padronanza e autonomia nell'applicazione dei principali strumenti operativi di cui dispone lo psicologo clinico.
Al fine di favorire un apprendimento flessibile, internazionalizzato e autonomo per alcuni insegnamenti agli studenti è data la possibilità di seguire le lezioni in inglese in alternativa al corso in italiano; le lezioni in inglese sono svolte da docenti interni e da docenti provenienti da università europee e nordamericane. È altamente consigliato inoltre svolgere parte del Corso all'estero, aderendo ai programmi europei di scambio o agli accordi extraeuropei stipulati dal Corso di Laurea con alcune Università americane.
Al termine del Corso degli Studi è prevista sia una prova pratica valutativa (PPV) delle competenze professionali acquisite con il TPV, che una prova finale che sviluppi in tutte le quattro aree di apprendimento le conoscenze, le capacità critiche e applicative, l'autonomia di giudizio, la capacità di apprendimento autonomo e l'abilità a comunicare, sostenere e argomentare scientificamente le ipotesi, le teorie, gli obiettivi e i risultati dell'agire psicologico - clinico.
Conoscenze e capacità di comprensione
Conoscenza teorica e comprensione clinica di fenomeni psicologici nei termini di: funzionamento individuale, di coppia e familiare nei principali quadri psicopatologici; i principali disturbi neuropsicologici e delle funzioni cognitive; i processi psicodinamici emergenti nella relazione terapeutica; i processi relazionali e psicodinamici caratteristici della vita organizzata e lavorativa; i fenomeni sociali tipici dei gruppi.
Conoscenza teorica e comprensione clinica degli obiettivi, delle competenze, dei metodi e delle principali tecniche (colloquio, test, relazione) di cui dispone lo psicologo clinico a fini diagnostici, terapeutici e riabilitativi.
Conoscenza dei principali test utilizzati nella valutazione e nella ricerca in psicologia clinica, dei principi etici che assicurano il rispetto dei diritti dei partecipanti alla ricerca, dei principali test statistici utilizzati per la verifica delle ipotesi.
Comprensione dei principali metodi di ricerca in psicologia clinica e della loro coerenza con l'oggetto di studio.
Tali conoscenze e comprensione nei diversi ambiti clinici si possono acquisire durante le esperienze pratiche di tirocinio, e tramite l'utilizzo di strumenti didattici che prevedono simulazioni in aula (es. somministrazione di test, stesura di relazioni), laboratori a piccoli gruppi, discussione in aula di casi clinici e di video. Tali metodi e strumenti, in alcuni casi, possono costituire verifiche parziali del risultato finale dell'esame.
Conoscenza teorica e comprensione clinica degli obiettivi, delle competenze, dei metodi e delle principali tecniche (colloquio, test, relazione) di cui dispone lo psicologo clinico a fini diagnostici, terapeutici e riabilitativi.
Conoscenza dei principali test utilizzati nella valutazione e nella ricerca in psicologia clinica, dei principi etici che assicurano il rispetto dei diritti dei partecipanti alla ricerca, dei principali test statistici utilizzati per la verifica delle ipotesi.
Comprensione dei principali metodi di ricerca in psicologia clinica e della loro coerenza con l'oggetto di studio.
Tali conoscenze e comprensione nei diversi ambiti clinici si possono acquisire durante le esperienze pratiche di tirocinio, e tramite l'utilizzo di strumenti didattici che prevedono simulazioni in aula (es. somministrazione di test, stesura di relazioni), laboratori a piccoli gruppi, discussione in aula di casi clinici e di video. Tali metodi e strumenti, in alcuni casi, possono costituire verifiche parziali del risultato finale dell'esame.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Identificare e interpretare i principali fenomeni psicologici all'interno delle relazioni con individui, coppie, famiglie, organizzazioni, gruppi e comunità. In tal senso, riuscire ad individuare gli indicatori delle principali psicopatologie tenendo in considerazione le variabili culturali, contestuali, teoriche che ne influenzano la comprensione; competenze nella somministrazione di un esame neuropsicologico, individuare segni e sintomi delle maggiori disfunzioni neuropsicologiche e impostare un eventuale percorso riabilitativo; analizzare i processi conversazionali impliciti ed espliciti formulando ipotesi sui processi psicodinamici di cui sono espressione e verificandone intersoggettivamente la plausibilità; valutare le componenti psicologiche emergenti nei contesti organizzativi e lavorativi e progettare interventi di formazione, cura e innovazione con i singoli e con le istituzioni; riconoscere i fenomeni sociali che influenzano la vita dei singoli, dei gruppi e delle comunità progettando interventi che ne promuovano l'evoluzione; tradurre in termini applicativi le competenze (ad es. l'applicazione di strumenti di rilevazione e di valutazione psicologica) acquisite all'interno delle esperienze pratiche di tirocinio e durante le attività laboratoriali.
In ambito di ricerca clinica, effettuare valutazioni della qualità e dell'efficacia degli interventi psicologico-clinici; saper progettare una ricerca in ambito clinico per approfondire argomenti non conosciuti e per argomentare scientificamente le proprie ipotesi e teorie; comprendere il significato, anche implicito, dei testi scientifici scritti in inglese per poter utilizzare la lingua inglese anche in contesti internazionali.
Tali conoscenze e comprensione nei diversi ambiti clinici si possono acquisire con l'utilizzo di strumenti didattici che prevedono simulazioni in aula (es. somministrazione di test, stesura di relazioni), laboratori a piccoli gruppi, discussione in aula di casi clinici e di video. Tali metodi e strumenti, in alcuni casi, possono costituire verifiche parziali del risultato finale dell'esame.
In ambito di ricerca clinica, effettuare valutazioni della qualità e dell'efficacia degli interventi psicologico-clinici; saper progettare una ricerca in ambito clinico per approfondire argomenti non conosciuti e per argomentare scientificamente le proprie ipotesi e teorie; comprendere il significato, anche implicito, dei testi scientifici scritti in inglese per poter utilizzare la lingua inglese anche in contesti internazionali.
Tali conoscenze e comprensione nei diversi ambiti clinici si possono acquisire con l'utilizzo di strumenti didattici che prevedono simulazioni in aula (es. somministrazione di test, stesura di relazioni), laboratori a piccoli gruppi, discussione in aula di casi clinici e di video. Tali metodi e strumenti, in alcuni casi, possono costituire verifiche parziali del risultato finale dell'esame.
Autonomia di giudizi
Al termine del Corso di Studi il laureato magistrale sarà in grado di esercitare in maniera autonoma le seguenti abilità:
- prendere una propria posizione, responsabile e argomentata, rispetto ai vari modelli della psicologia clinica, ai metodi e alle tecniche utilizzati nei vari contesti del proprio intervento professionale;
- accedere direttamente alle fonti di conoscenza (anziché limitarsi a un sapere mediato da manuali o presentazioni riassuntive e semplificate) e valutare le basi epistemologiche ed empiriche di teorie e ipotesi cliniche;
- identificare vincoli e risorse della propria competenza e degli strumenti a disposizione per rispondere in maniera efficace e professionale alle domande di intervento clinico;
- riconoscere i limiti del livello di formazione raggiunto rispetto al grado di complessità dell'intervento richiesto;
- progettare interventi clinici che tengano conto della molteplicità di variabili che influenzano il singolo contesto di intervento, che si integrino con le competenze dell'utenza e delle altre figure professionali, e che tengano presente dell'esistenza di diversi approcci teorici e di modalità alternative di azione;
- valutare l'impatto e l'efficacia del propri interventi anche dal punto di vista della responsabilità sociale ed etica e attivarsi per migliorarne continuamente la qualità.
Lo sviluppo di tali abilità di giudizio autonomo è favorito dalle modalità didattiche seguite nel CdS: seminari di approfondimento e di discussione, laboratori che propongono esercitazioni in piccoli gruppi su quesiti relativi a materiale clinico che ammettono una pluralità di risposte possibili, produzione di elaborati di riflessione critica da parte degli studenti, esperienze pratiche individuali e in piccolo gruppo, attività di tirocinio in contesti professionali e riflessione in piccoli gruppi su tali attività. Infine, gli insegnamenti promuovono l'apprendimento di una pluralità di approcci teorici e metodologici di rilievo al fine di favorire un atteggiamento critico e inclusivo da parte dello studente.
Le attività laboratoriali e le esperienze pratiche sono volte ad incentivare l'acquisizione di una pluralità di conoscenze tecnico-strumentali orientate all'identificazione dell'approccio e degli strumenti più adatti per la soluzione di problemi complessi relativi alla prevenzione, alla valutazione, all'intervento e alla ricerca nei diversi contesti della psicologia clinica.
L'autonomia di giudizio raggiunta dallo studente verrà altresì verificata attraverso la relazione sulle attività laboratoriali e sulle esperienze pratiche svolte, nelle prove di valutazione a fine corseo e mediante la prova finale. Il tirocinio pratico-valutativo (TPV) e il superamento della prova pratica-valutativa (PPV) costituiranno ulteriori momenti di verifica dell'acquisizione delle competenze sopra menzionate e del conseguimento di adeguati livelli di autonomia e di giudizio.
- prendere una propria posizione, responsabile e argomentata, rispetto ai vari modelli della psicologia clinica, ai metodi e alle tecniche utilizzati nei vari contesti del proprio intervento professionale;
- accedere direttamente alle fonti di conoscenza (anziché limitarsi a un sapere mediato da manuali o presentazioni riassuntive e semplificate) e valutare le basi epistemologiche ed empiriche di teorie e ipotesi cliniche;
- identificare vincoli e risorse della propria competenza e degli strumenti a disposizione per rispondere in maniera efficace e professionale alle domande di intervento clinico;
- riconoscere i limiti del livello di formazione raggiunto rispetto al grado di complessità dell'intervento richiesto;
- progettare interventi clinici che tengano conto della molteplicità di variabili che influenzano il singolo contesto di intervento, che si integrino con le competenze dell'utenza e delle altre figure professionali, e che tengano presente dell'esistenza di diversi approcci teorici e di modalità alternative di azione;
- valutare l'impatto e l'efficacia del propri interventi anche dal punto di vista della responsabilità sociale ed etica e attivarsi per migliorarne continuamente la qualità.
Lo sviluppo di tali abilità di giudizio autonomo è favorito dalle modalità didattiche seguite nel CdS: seminari di approfondimento e di discussione, laboratori che propongono esercitazioni in piccoli gruppi su quesiti relativi a materiale clinico che ammettono una pluralità di risposte possibili, produzione di elaborati di riflessione critica da parte degli studenti, esperienze pratiche individuali e in piccolo gruppo, attività di tirocinio in contesti professionali e riflessione in piccoli gruppi su tali attività. Infine, gli insegnamenti promuovono l'apprendimento di una pluralità di approcci teorici e metodologici di rilievo al fine di favorire un atteggiamento critico e inclusivo da parte dello studente.
Le attività laboratoriali e le esperienze pratiche sono volte ad incentivare l'acquisizione di una pluralità di conoscenze tecnico-strumentali orientate all'identificazione dell'approccio e degli strumenti più adatti per la soluzione di problemi complessi relativi alla prevenzione, alla valutazione, all'intervento e alla ricerca nei diversi contesti della psicologia clinica.
L'autonomia di giudizio raggiunta dallo studente verrà altresì verificata attraverso la relazione sulle attività laboratoriali e sulle esperienze pratiche svolte, nelle prove di valutazione a fine corseo e mediante la prova finale. Il tirocinio pratico-valutativo (TPV) e il superamento della prova pratica-valutativa (PPV) costituiranno ulteriori momenti di verifica dell'acquisizione delle competenze sopra menzionate e del conseguimento di adeguati livelli di autonomia e di giudizio.
Abilità comunicative
Al termine del Corso di Studi il laureato magistrale avrà sviluppato le seguenti abilità comunicative:
- costruire relazioni professionali con gli utenti adeguate agli obiettivi dell'intervento clinico;
- comunicare con chiarezza, efficacia e adeguatezza le proprie valutazioni, gli obiettivi, le motivazioni e il progetto del proprio intervento sia agli utenti che agli altri professionisti coinvolti;
- collaborare produttivamente in gruppi di lavoro interdisciplinare, particolarmente nell'area sanitaria e delle organizzazioni;
- leggere in autonomia testi scientifici in lingua inglese, nonché comunicare con padronanza di linguaggio e terminologia psicologica in lingua inglese.
Le esperienze didattiche e formative che favoriscono tali abilità sono il lavoro in piccoli gruppi durante i corsi, le attività di laboratorio, le esperienze pratiche di tirocinio, la discussione di casi, ricerche e articoli scientifici con i colleghi e con i docenti, la stesura di relazioni cliniche e di progetti di ricerca, la preparazione e la presentazione in inglese di report di ricerca, nonché la preparazione, la stesura e la discussione della prova finale.
- costruire relazioni professionali con gli utenti adeguate agli obiettivi dell'intervento clinico;
- comunicare con chiarezza, efficacia e adeguatezza le proprie valutazioni, gli obiettivi, le motivazioni e il progetto del proprio intervento sia agli utenti che agli altri professionisti coinvolti;
- collaborare produttivamente in gruppi di lavoro interdisciplinare, particolarmente nell'area sanitaria e delle organizzazioni;
- leggere in autonomia testi scientifici in lingua inglese, nonché comunicare con padronanza di linguaggio e terminologia psicologica in lingua inglese.
Le esperienze didattiche e formative che favoriscono tali abilità sono il lavoro in piccoli gruppi durante i corsi, le attività di laboratorio, le esperienze pratiche di tirocinio, la discussione di casi, ricerche e articoli scientifici con i colleghi e con i docenti, la stesura di relazioni cliniche e di progetti di ricerca, la preparazione e la presentazione in inglese di report di ricerca, nonché la preparazione, la stesura e la discussione della prova finale.
Capacità di apprendimento
Durante lo studio delle varie discipline il laureato magistrale avrà acquisito un metodo di studio e di formazione che gli consentirà di continuare il suo apprendimento in maniera autonoma lungo tutte le fasi della sua carriera professionale. In particolare sarà capace di:
- programmare il proprio aggiornamento professionale continuo, spinto dall'esperienza e dalla consapevolezza che i contesti di intervento sono in continuo mutamento e di conseguenza le tecniche e le teorie devono continuamente essere aggiornate e verificate;
- leggere criticamente la letteratura del settore in modo da aggiornarsi continuamente in modo autonomo;
- orientarsi all'interno del panorama delle offerte formative di terzo livello disponibili (master, scuole di specializzazione e dottorati);
- creare o trovare contesti di confronto professionale con colleghi sul tematiche o aree di intervento comuni;
- riconoscere la necessità di supervisione clinica ogni qualvolta le circostanze lavorative lo richiedano.
Parte delle attività didattiche e formative proposte richiedono un impegno in prima persona da parte degli studenti. Tale impegno richiede lo sviluppo di un metodo di studio e di pensiero autonomo finalizzato a reperire le informazioni necessarie per capire e intervenire nelle situazioni cliniche proposte di volta in volta nei vari corsi. Le simulazione di colloqui, le somministrazioni di test, le esercitazioni cliniche, la produzione di elaborati e rassegne della letteratura, e le attività di tirocinio nei contesti professionali favoriscono lo sviluppo della motivazione all'apprendimento autonomo. Il confronto periodico con i docenti, i tutor e i colleghi permettono di verificare l'efficacia del proprio metodo di apprendimento e di risolverne le eventuali difficoltà.
- programmare il proprio aggiornamento professionale continuo, spinto dall'esperienza e dalla consapevolezza che i contesti di intervento sono in continuo mutamento e di conseguenza le tecniche e le teorie devono continuamente essere aggiornate e verificate;
- leggere criticamente la letteratura del settore in modo da aggiornarsi continuamente in modo autonomo;
- orientarsi all'interno del panorama delle offerte formative di terzo livello disponibili (master, scuole di specializzazione e dottorati);
- creare o trovare contesti di confronto professionale con colleghi sul tematiche o aree di intervento comuni;
- riconoscere la necessità di supervisione clinica ogni qualvolta le circostanze lavorative lo richiedano.
Parte delle attività didattiche e formative proposte richiedono un impegno in prima persona da parte degli studenti. Tale impegno richiede lo sviluppo di un metodo di studio e di pensiero autonomo finalizzato a reperire le informazioni necessarie per capire e intervenire nelle situazioni cliniche proposte di volta in volta nei vari corsi. Le simulazione di colloqui, le somministrazioni di test, le esercitazioni cliniche, la produzione di elaborati e rassegne della letteratura, e le attività di tirocinio nei contesti professionali favoriscono lo sviluppo della motivazione all'apprendimento autonomo. Il confronto periodico con i docenti, i tutor e i colleghi permettono di verificare l'efficacia del proprio metodo di apprendimento e di risolverne le eventuali difficoltà.
Requisiti di accesso
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica occorre essere in possesso di un titolo di laurea triennale e avere conseguito almeno 88 CFU, distribuiti negli 8 settori scientifici disciplinari M-PSI (M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/03, M-PSI/04, M-PSI/05, M-PSI/06, M-PSI/07, M-PSI/08). Tale criterio è coerente con il percorso formativo complessivo indicato dal Progetto Europsy e dalla Conferenza dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Psicologia, volto a garantire una solida e coerente base formativa, a rendere trasparente ed identificabile la formazione e la figura professionale del laureato magistrale in psicologia, ed aumentare la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
E' altresì richiesta la conoscenza della lingua inglese pari al livello B2 del Common European Framework of Reference for Languages. Per gli studenti di madrelingua diversa dall'italiano, è richiesta una adeguata conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue.
Infine, ai sensi degli art. 1 e 3 della Legge 163/2021, per l'accesso alla laurea magistrale in Psicologia (classe LM-51) abilitante all'esercizio della professione di Psicologo è prevista l'acquisizione di 10 CFU di attività formative professionalizzanti all'interno dei corsi di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (classe L-24). Come previsto dal comma 7 dell'art. 2 del Decreto Legge 654/2022, in mancanza totale o parziale del riconoscimento dei 10 CFU di cui al comma 6 del Decreto stesso (attività formative professionalizzanti), i laureati triennali acquisiscono i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale.
Il Regolamento didattico del Corso disciplina le modalità di verifica dell'adeguatezza della preparazione personale.
E' altresì richiesta la conoscenza della lingua inglese pari al livello B2 del Common European Framework of Reference for Languages. Per gli studenti di madrelingua diversa dall'italiano, è richiesta una adeguata conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue.
Infine, ai sensi degli art. 1 e 3 della Legge 163/2021, per l'accesso alla laurea magistrale in Psicologia (classe LM-51) abilitante all'esercizio della professione di Psicologo è prevista l'acquisizione di 10 CFU di attività formative professionalizzanti all'interno dei corsi di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (classe L-24). Come previsto dal comma 7 dell'art. 2 del Decreto Legge 654/2022, in mancanza totale o parziale del riconoscimento dei 10 CFU di cui al comma 6 del Decreto stesso (attività formative professionalizzanti), i laureati triennali acquisiscono i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale.
Il Regolamento didattico del Corso disciplina le modalità di verifica dell'adeguatezza della preparazione personale.
Esame finale
Ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 8 novembre 2021, n. 163, l'esame finale per il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia - classe LM-51 abilita all'esercizio della professione di psicologo. A tal fine, il suddetto esame finale comprende lo svolgimento di una prova pratico-valutativa (PPV) delle competenze professionali acquisite con il Tirocinio pratico-valutativo (TPV) interno ai corsi di studio. Pertanto, lo studente può accedere alla discussione della tesi di laurea solo previa acquisizione di un giudizio di idoneità al TPV e al superamento del PPV stesso (Art. 1 comma 1 del D.Interm. n. 654 del 05/07/2022).
La prova finale è costituita da un elaborato scritto svolto dal laureando sotto la guida di un docente relatore e letto e commentato da un docente correlatore. Esso può essere scritto in italiano o in inglese e deve contenere una tesi che lo studente difende, anche oralmente (in italiano o in inglese), di fonte ad una commissione di docenti al termine del CdS. La tesi può riguardare qualsiasi tema connesso alla psicologia clinica e alle discipline affini e deve essere chiaramente definita e riconoscibile, argomentata in maniera rigorosa ed originale, portando prove a suo sostegno di tipo empirico, bibliografico o logico-teorico. La prova finale quindi consiste in un'esperienza trasversale di apprendimento su un tema specifico all'interno del quale lo studente ricerca informazioni, formula ipotesi prendendo posizioni definite, e argomenta e sostiene le proprie conclusioni di fronte ai docenti, quali rappresentanti della comunità scientifica e professionale. Attraverso la prova finale quindi è possibile valutare il raggiungimento dei risultati attesi in termini di conoscenze, abilità applicative, abilità comunicative, autonomia di giudizio, e capacità di apprendimento autonomo.
La prova finale è costituita da un elaborato scritto svolto dal laureando sotto la guida di un docente relatore e letto e commentato da un docente correlatore. Esso può essere scritto in italiano o in inglese e deve contenere una tesi che lo studente difende, anche oralmente (in italiano o in inglese), di fonte ad una commissione di docenti al termine del CdS. La tesi può riguardare qualsiasi tema connesso alla psicologia clinica e alle discipline affini e deve essere chiaramente definita e riconoscibile, argomentata in maniera rigorosa ed originale, portando prove a suo sostegno di tipo empirico, bibliografico o logico-teorico. La prova finale quindi consiste in un'esperienza trasversale di apprendimento su un tema specifico all'interno del quale lo studente ricerca informazioni, formula ipotesi prendendo posizioni definite, e argomenta e sostiene le proprie conclusioni di fronte ai docenti, quali rappresentanti della comunità scientifica e professionale. Attraverso la prova finale quindi è possibile valutare il raggiungimento dei risultati attesi in termini di conoscenze, abilità applicative, abilità comunicative, autonomia di giudizio, e capacità di apprendimento autonomo.
Profili Professionali
Profili Professionali
Psicologo esperto in Psicologia Clinica
L'obiettivo principale dell'azione dello Psicologo Clinico è il benessere psicologico dell'individuo, delle sue relazioni, del contesto familiare, dei gruppi e delle organizzazioni, delle comunità e del contesto sociale più ampio. Le sue funzioni possono essere così sintetizzate:
- prevenzione degli elementi che possono creare disagio e sofferenza;
- sviluppo delle potenzialità e delle risorse per una migliore qualità della vita;
- consulenza e aiuto nelle situazioni di difficoltà personale e relazionale;
- promozione del cambiamento nei contesti di disagio e di sofferenza psicopatologica.
la competenza centrale dello Psicologo Clinico riguarda le relazioni: è capace, in maniera professionale e affidabile, sia di leggere e interpretare la relazione che si instaura con i propri utenti per comprenderne la storia, le potenzialità e le difficoltà, sia di promuovere e costruire contesti relazionali utili al raggiungimento del benessere psicologico dei suoi utenti, siano essi individui, gruppi, organizzazioni, famiglie o comunità. Tale competenza si concretizza nelle seguenti abilità tecniche e metodologiche:
- individuazione degli obiettivi e degli strumenti, coerenti con la propria competenza, adeguati per rispondere alle domande e delle aspettative dell'utenza;
- valutazione del funzionamento individuale, familiare, gruppale ed organizzativo;
- somministrazione dei principali strumenti psicodiagnostici e interpretazione dei loro risultati;
- conduzione di colloqui e interviste con finalità di ricerca, diagnosi, consulenza e cura;
- applicazione delle principali tecniche di intervento psicologico finalizzate alla cura e alla promozione del benessere;
- valutazione dell'efficacia e dell'adeguatezza dei propri interventi;
- progettazione e realizzazione di ricerche empiriche in campo clinico.
i principali contesti dove lo Psicologo Clinico svolge più frequentemente la sua professione sono:
- le cooperative sociali e i centri di servizio alla persona;
- le Aziende Socio-Sanitarie e Ospedaliere, pubbliche e private;
- le comunità terapeutiche e assistenziali;
- le scuole e i contesti educativi;
- le aziende e le organizzazioni produttive;
- i consultori familiari;
- le Residenze Sanitarie Assistenziali;
- i tribunali e gli studi legali;
- gli studi di consultazione e cura privati;
- i centri e i servizi di sostegno all'impiego;
- le agenzie di formazione;
- le associazioni di mutuo-aiuto;
- i centri di ricerca;
- le Case di Comunità.
I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno come previsto dalla legislazione vigente partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l’insegnamento secondario.
Insegnamenti
Insegnamenti (19)
SSD M-PED/01, 6 CFU, 36 ore
SSD M-PED/01, 6 CFU, 36 ore
SSD M-FIL/02, 6 CFU, 36 ore
SSD M-FIL/02, 6 CFU, 36 ore
FONDAMENTI E METODI DI PSICOLOGIA DI COMUNITÀ - 64072-MOD1
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