Tipo Corso:
Laurea
Durata (anni):
3
Struttura di riferimento:
Sede:
BERGAMO
Course Catalogue:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di laurea in Diritto per l'impresa nazionale e internazionale ha quale obiettivo quello di formare laureate e laureati esperti nelle scienze dei servizi giuridici, con una preparazione anche interdisciplinare, che permetta loro di inserirsi nel mondo del lavoro e/o di proseguire gli studi in corsi di laurea magistrale.
Le laureate ed i laureati del Corso di laurea in Diritto per l'impresa nazionale e internazionale devono:
- aver acquisito una solida formazione giuridica, anche sotto il profilo culturale e della consapevolezza del più ampio sistema multilivello in cui l'ordinamento italiano è inserito;
- aver acquisito conoscenze e competenze adeguate in più discipline delle scienze giuridiche, negli ambiti privatistico e pubblicistico, nonché: storico-giuridico e filosofico- giuridico; delle imprese, del lavoro e dei mercati; delle istituzioni pubbliche, delle pubbliche amministrazioni e dei tributi; del fenomeno religioso; penalistico; della prevenzione e della sicurezza; della soluzione delle controversie; processualistico; dei rapporti internazionali; dell'integrazione europea; della comparazione giuridica privata e pubblica.
A questi si aggiungono competenze di area economica, lavoristica, commercialistica e tributaria, per consentire alle laureate ed ai laureati di applicare il diritto in tutti i contesti in cui esso opera, al fine di affrontare e risolvere questioni giuridiche in casi concreti, anche in ambiti interdisciplinari, nonché di relazionarsi adeguatamente con strutture aziendali e imprenditoriali (in ambito sia privato che pubblico).
Nell'ambito dei settori affini e integrativi, specifico rilievo è attribuito alle variabili di contesto in cui le laureate ed i laureati si trovano ad operare, differenziando la scelta dei settori in quattro percorsi: il primo specificamente rivolto alla figura del consulente del lavoro ed agli specialisti delle risorse umane; il secondo per le laureate ed i laureati destinati ad operare all'interno di aziende e imprese private o fornendo servizi alle stesse; il terzo per le laureate ed i laureati che agiscono specificamente nell'ambito delle attività di scambi e relazioni internazionali di enti e imprese, incluse ONG e organizzazioni no profit; il quarto per le laureate ed i laureati che agiscono nell'ambito di aziende in frequente relazione con enti pubblici, o che operino all'interno della Pubblica Amministrazione.
Le laureate ed i laureati del Corso di laurea in Diritto per l'impresa nazionale e internazionale devono altresì:
- essere capaci di lavorare in gruppo, anche in contesti interdisciplinari;
- essere capaci di operare in autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
- essere in grado di mantenersi aggiornati sugli sviluppi delle scienze giuridiche e di quelle ad esse strumentali;
- essere in grado di stendere rapporti, redigere contratti o deliberazioni, di gestire le informazioni, di comunicare efficacemente i risultati delle analisi condotte, in forma scritta e orale, anche con strumenti e metodi informatici e telematici;
- essere in possesso di conoscenze di base nell'informatica giuridica;
- saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua straniera, oltre l'italiano, con particolare riguardo al lessico giuridico.
Il percorso formativo prevede un adeguato periodo di tirocinio, volto all'acquisizione di esperienze professionali e di abilità relazionali e organizzative, mirante ad assicurare la concreta fruibilità delle conoscenze acquisite.
Le laureate ed i laureati del Corso di laurea in Diritto per l'impresa nazionale e internazionale devono:
- aver acquisito una solida formazione giuridica, anche sotto il profilo culturale e della consapevolezza del più ampio sistema multilivello in cui l'ordinamento italiano è inserito;
- aver acquisito conoscenze e competenze adeguate in più discipline delle scienze giuridiche, negli ambiti privatistico e pubblicistico, nonché: storico-giuridico e filosofico- giuridico; delle imprese, del lavoro e dei mercati; delle istituzioni pubbliche, delle pubbliche amministrazioni e dei tributi; del fenomeno religioso; penalistico; della prevenzione e della sicurezza; della soluzione delle controversie; processualistico; dei rapporti internazionali; dell'integrazione europea; della comparazione giuridica privata e pubblica.
A questi si aggiungono competenze di area economica, lavoristica, commercialistica e tributaria, per consentire alle laureate ed ai laureati di applicare il diritto in tutti i contesti in cui esso opera, al fine di affrontare e risolvere questioni giuridiche in casi concreti, anche in ambiti interdisciplinari, nonché di relazionarsi adeguatamente con strutture aziendali e imprenditoriali (in ambito sia privato che pubblico).
Nell'ambito dei settori affini e integrativi, specifico rilievo è attribuito alle variabili di contesto in cui le laureate ed i laureati si trovano ad operare, differenziando la scelta dei settori in quattro percorsi: il primo specificamente rivolto alla figura del consulente del lavoro ed agli specialisti delle risorse umane; il secondo per le laureate ed i laureati destinati ad operare all'interno di aziende e imprese private o fornendo servizi alle stesse; il terzo per le laureate ed i laureati che agiscono specificamente nell'ambito delle attività di scambi e relazioni internazionali di enti e imprese, incluse ONG e organizzazioni no profit; il quarto per le laureate ed i laureati che agiscono nell'ambito di aziende in frequente relazione con enti pubblici, o che operino all'interno della Pubblica Amministrazione.
Le laureate ed i laureati del Corso di laurea in Diritto per l'impresa nazionale e internazionale devono altresì:
- essere capaci di lavorare in gruppo, anche in contesti interdisciplinari;
- essere capaci di operare in autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
- essere in grado di mantenersi aggiornati sugli sviluppi delle scienze giuridiche e di quelle ad esse strumentali;
- essere in grado di stendere rapporti, redigere contratti o deliberazioni, di gestire le informazioni, di comunicare efficacemente i risultati delle analisi condotte, in forma scritta e orale, anche con strumenti e metodi informatici e telematici;
- essere in possesso di conoscenze di base nell'informatica giuridica;
- saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua straniera, oltre l'italiano, con particolare riguardo al lessico giuridico.
Il percorso formativo prevede un adeguato periodo di tirocinio, volto all'acquisizione di esperienze professionali e di abilità relazionali e organizzative, mirante ad assicurare la concreta fruibilità delle conoscenze acquisite.
Conoscenze e capacità di comprensione
I laureati devono conseguire conoscenze e capacità di comprensione di problemi, concetti e nozioni giuridiche proprie di un operatore del diritto che svolga la propria attività nel settore giuridico-amministrativo, sia nell'esercizio dell'attività professionale che nell'ambito delle amministrazioni o dell'attività di impresa, for o no profit, anche a livello internazionale. I laureati che optino per approfondire le tematiche giuslavoristiche devono altresì possedere le conoscenze specifiche proprie del settore, con particolare riguardo alla disciplina nazionale e comunitaria del mercato e del rapporto di lavoro, anche con riferimento ai profili del diritto antidiscriminatorio, dell'orientamento professionale e del contenzioso. Il livello di conoscenza raggiunto dai laureati deve, in ogni caso, consentire agli stessi, anche attraverso la consultazione di testi e riviste specializzate, la comprensione di temi sia innovativi che caratterizzati da un buon grado di specializzazione.
Le seguenti attività formative sono comuni a tutti i percorsi:
- l'attività di tirocinio (6 cfu); coerentemente con il carattere professionalizzante del corso di studio permette di sviluppare esperienze dirette e orientative presso diverse realtà lavorative in cui misurare le conoscenze e le competenze acquisite dallo studente;
- attività formative in ambito informatico, che consentono al laureato di sapere utilizzare le principali applicazioni in ambito aziendale e giuridico (ulteriori attività formative; art. 10, comma 5, lettera d);
- al termine del percorso di studio il laureato deve saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con particolare riguardo al lessico giuridico; a tal fine, sono previste attività formative per 5 cfu (ulteriori attività formative; art. 10, comma 5, lettera c).
Le attività formative di base e caratterizzanti sono comuni a tutti i percorsi e consentono una preparazione pluridisciplinare sui fondamenti della cultura giuridica, in particolare nei seguenti ambiti: storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, penalistico, processualistico e internazionalistico.
Ad essi si aggiungono competenze di area economica, lavoristica, commercialistica e tributaria. Il numero di CFU assegnati a ciascun ambito disciplinare sono coerenti con gli obiettivi formativi corrispondenti.
Nell'ambito dei settori affini e integrativi è dato specifico rilievo alle variabili di contesto in cui il laureato si trova ad operare, differenziando la scelta dei settori in quattro gruppi:
a) il primo, per il laureato che intenda operare nelle imprese (all'interno o fornendo servizi alle stesse) con una formazione aperta alla ADR (IUS/15); le attività formative offrono approfondimenti relativi all'attività e agli atti d'impresa e al diritto societario (IUS/04 e IUS/06), alle attività economiche/finanziarie e alla loro regolamentazione (IUS/05) con particolare attenzione ai reati economici, societari e fallimentari (IUS/17); le conoscenze e le competenze utili per operare con/nelle imprese pubbliche sono acquisite anche tramite lo studio delle norme che disciplinano e regolamentano l'organizzazione e il funzionamento degli enti pubblici, oltre che la connessa regolazione delle attività e dell'uso dei beni (IUS/09 e IUS/10);
b) per coloro che intendessero operare nelle imprese pubbliche o acquisire conoscenze e competenze utili in un contesto di lavoro privato connotato da un rapporto specifico con la pubblica amministrazione, il corso di studio consente di approfondire aspetti del diritto amministrativo (IUS/10) e del diritto pubblico (IUS/09), con particolare attenzione alla normativa sugli appalti, sulla gestione dei beni culturali e ambientali, sui servizi pubblici, anche sanitari;
c) il laureato ha la possibilità di acquisire conoscenze e competenze giuridiche necessarie per operare nell'ambito di scambi e relazioni internazionali presso imprese e organismi, anche non profit, in Italia e all'estero. Tali approfondimenti riguardano gli ordinamenti giuridici nazionali, internazionali ed europei e i rapporti tra essi, specie in materia civile e commerciale (IUS/13, IUS/14, IUS/02 e IUS/21), il regime dell'imposizione tributaria e lo studio delle dinamiche concernenti l'integrazione-interazione tra i sistemi giuridici a livello nazionale, dell'Unione europea e internazionale (IUS/12);
d) specifiche conoscenze e competenze per operare in ambito giuslavoristico sono acquisite tramite lo studio della disciplina dei rapporti individuali e collettivi di lavoro nella prospettiva sia nazionale che sovranazionale, con approfondimenti sulle pari opportunità, sull'analisi di genere e sul diritto antidiscriminatorio in ambito lavorativo (IUS/09) così come sui reati economici, societari e fallimentari (IUS/17).
Tali conoscenze verranno conseguite mediante lezioni frontali in aula e studio individuale. Al fine di rinforzare ed accrescere la capacità di comprensione e di analisi critica delle questioni giuridiche il percorso formativo prevede un'ampia offerta di attività seminariali e di tutorato con il coinvolgimento anche di esperti delle singole tematiche affrontate. L'utilizzo di didattica e-learning è prevista a vantaggio sia degli studenti frequentanti (disseminazione di materiali) che di quelli non frequentanti, lavoratori o in difficoltà. Per questi soggetti è inoltre previsto un costante sistema di monitoraggio mirante alla riduzione degli inattivi, dei fuori corso e degli abbandoni. È prevista a livello seminariale la simulazione di casi concreti relativi a tematiche affrontate durante le lezioni.
Le conoscenze e le capacità di comprensione sopraelencate, sviluppate nei diversi percorsi di studio, sono conseguite tramite lezioni frontali, attività di laboratorio, studio individuale, tutorati collettivi e individuali, e-learning. Il raggiungimento di tali abilità è comprovato dal superamento delle prove di esame che si svolgono in forma scritta e orale, nonché dalla positiva valutazione della prova finale.
Le seguenti attività formative sono comuni a tutti i percorsi:
- l'attività di tirocinio (6 cfu); coerentemente con il carattere professionalizzante del corso di studio permette di sviluppare esperienze dirette e orientative presso diverse realtà lavorative in cui misurare le conoscenze e le competenze acquisite dallo studente;
- attività formative in ambito informatico, che consentono al laureato di sapere utilizzare le principali applicazioni in ambito aziendale e giuridico (ulteriori attività formative; art. 10, comma 5, lettera d);
- al termine del percorso di studio il laureato deve saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con particolare riguardo al lessico giuridico; a tal fine, sono previste attività formative per 5 cfu (ulteriori attività formative; art. 10, comma 5, lettera c).
Le attività formative di base e caratterizzanti sono comuni a tutti i percorsi e consentono una preparazione pluridisciplinare sui fondamenti della cultura giuridica, in particolare nei seguenti ambiti: storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, penalistico, processualistico e internazionalistico.
Ad essi si aggiungono competenze di area economica, lavoristica, commercialistica e tributaria. Il numero di CFU assegnati a ciascun ambito disciplinare sono coerenti con gli obiettivi formativi corrispondenti.
Nell'ambito dei settori affini e integrativi è dato specifico rilievo alle variabili di contesto in cui il laureato si trova ad operare, differenziando la scelta dei settori in quattro gruppi:
a) il primo, per il laureato che intenda operare nelle imprese (all'interno o fornendo servizi alle stesse) con una formazione aperta alla ADR (IUS/15); le attività formative offrono approfondimenti relativi all'attività e agli atti d'impresa e al diritto societario (IUS/04 e IUS/06), alle attività economiche/finanziarie e alla loro regolamentazione (IUS/05) con particolare attenzione ai reati economici, societari e fallimentari (IUS/17); le conoscenze e le competenze utili per operare con/nelle imprese pubbliche sono acquisite anche tramite lo studio delle norme che disciplinano e regolamentano l'organizzazione e il funzionamento degli enti pubblici, oltre che la connessa regolazione delle attività e dell'uso dei beni (IUS/09 e IUS/10);
b) per coloro che intendessero operare nelle imprese pubbliche o acquisire conoscenze e competenze utili in un contesto di lavoro privato connotato da un rapporto specifico con la pubblica amministrazione, il corso di studio consente di approfondire aspetti del diritto amministrativo (IUS/10) e del diritto pubblico (IUS/09), con particolare attenzione alla normativa sugli appalti, sulla gestione dei beni culturali e ambientali, sui servizi pubblici, anche sanitari;
c) il laureato ha la possibilità di acquisire conoscenze e competenze giuridiche necessarie per operare nell'ambito di scambi e relazioni internazionali presso imprese e organismi, anche non profit, in Italia e all'estero. Tali approfondimenti riguardano gli ordinamenti giuridici nazionali, internazionali ed europei e i rapporti tra essi, specie in materia civile e commerciale (IUS/13, IUS/14, IUS/02 e IUS/21), il regime dell'imposizione tributaria e lo studio delle dinamiche concernenti l'integrazione-interazione tra i sistemi giuridici a livello nazionale, dell'Unione europea e internazionale (IUS/12);
d) specifiche conoscenze e competenze per operare in ambito giuslavoristico sono acquisite tramite lo studio della disciplina dei rapporti individuali e collettivi di lavoro nella prospettiva sia nazionale che sovranazionale, con approfondimenti sulle pari opportunità, sull'analisi di genere e sul diritto antidiscriminatorio in ambito lavorativo (IUS/09) così come sui reati economici, societari e fallimentari (IUS/17).
Tali conoscenze verranno conseguite mediante lezioni frontali in aula e studio individuale. Al fine di rinforzare ed accrescere la capacità di comprensione e di analisi critica delle questioni giuridiche il percorso formativo prevede un'ampia offerta di attività seminariali e di tutorato con il coinvolgimento anche di esperti delle singole tematiche affrontate. L'utilizzo di didattica e-learning è prevista a vantaggio sia degli studenti frequentanti (disseminazione di materiali) che di quelli non frequentanti, lavoratori o in difficoltà. Per questi soggetti è inoltre previsto un costante sistema di monitoraggio mirante alla riduzione degli inattivi, dei fuori corso e degli abbandoni. È prevista a livello seminariale la simulazione di casi concreti relativi a tematiche affrontate durante le lezioni.
Le conoscenze e le capacità di comprensione sopraelencate, sviluppate nei diversi percorsi di studio, sono conseguite tramite lezioni frontali, attività di laboratorio, studio individuale, tutorati collettivi e individuali, e-learning. Il raggiungimento di tali abilità è comprovato dal superamento delle prove di esame che si svolgono in forma scritta e orale, nonché dalla positiva valutazione della prova finale.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati saranno capaci di analizzare e risolvere questioni giuridiche in contesti aziendali, privati e pubblici, nazionali, sovranazionali e internazionali (aggiornamento sulle normative di settore, gestione dei contratti, gestione del personale, obblighi tributari, etc.); sapranno elaborare atti e documenti legali, utilizzare strumenti informatici avanzati e padroneggiare le tecniche d'argomentazione giuridica.
Le capacità pratiche ed applicative acquisite nel triennio sono affinate mediante attività formative parallele all'attività didattica tradizionale, quali visite agli Uffici giudiziari, tirocini formativi, legal clinics, ADR e moot courts.
Le capacità pratiche ed applicative acquisite nel triennio sono affinate mediante attività formative parallele all'attività didattica tradizionale, quali visite agli Uffici giudiziari, tirocini formativi, legal clinics, ADR e moot courts.
Autonomia di giudizi
Le laureate ed i laureati devono avere la capacità di raccogliere ed interpretare i dati, avendo maturato una propria autonomia di giudizio che deve loro consentire di comprendere ed interpretare le fonti nel loro complesso, la legislazione, la prassi, le regole deontologiche. Essi devono, in particolare, maturare una propria capacità nella raccolta, elaborazione ed interpretazione della giurisprudenza e degli indirizzi esegetici della dottrina.
Le laureate ed i laureati matureranno queste capacità imparando a consultare fonti normative, database ed ogni altro strumento informativo, acquisendo le capacità critiche che consentano loro di individuare quanto necessario per risolvere le questioni trattate. Le abilità di ricerca, analisi e rielaborazione verranno maturate anche all'interno delle attività integrative alla didattica tradizionale.
Le prove d'esame, il tirocinio, nonché la prova finale offriranno l'occasione per dimostrare la capacità di elaborazione personale maturata frequentando e partecipando attivamente alle attività formative proposte nel corso del triennio.
Le laureate ed i laureati matureranno queste capacità imparando a consultare fonti normative, database ed ogni altro strumento informativo, acquisendo le capacità critiche che consentano loro di individuare quanto necessario per risolvere le questioni trattate. Le abilità di ricerca, analisi e rielaborazione verranno maturate anche all'interno delle attività integrative alla didattica tradizionale.
Le prove d'esame, il tirocinio, nonché la prova finale offriranno l'occasione per dimostrare la capacità di elaborazione personale maturata frequentando e partecipando attivamente alle attività formative proposte nel corso del triennio.
Abilità comunicative
Le laureate ed i laureati devono possedere capacità comunicative che consentano loro di rapportarsi con adeguatezza, professionalità e competenza tanto ad un pubblico indifferenziato quanto ad interlocutori specialisti nel campo del diritto o in settori collegati.
Fatta salva l'indispensabile e solida preparazione di base, la presenza di percorsi differenziati consentirà di conseguire abilità comunicative opportunamente adattate ai diversi settori del mondo giuridico ed economico. Le abilità comunicative sono potenziate dalla buona conoscenza di una lingua straniera e dalla capacità di rapportarsi al mondo esterno anche tramite strumenti informatici e telematici.
L'acquisizione di tali abilità sarà favorita dall'attivazione di momenti comunicativi, in modalità seminariale, volti ad affinare il linguaggio giuridico sia scritto che parlato, in particolare nel primo anno di corso. Ulteriori iniziative per incoraggiare un adeguato possesso del linguaggio giuridico verranno proposte unitamente ad iniziative formative in lingua straniera, in particolar modo in lingua inglese, abituando lo studente alla lettura e comprensione di testi così redatti. Le attività didattiche integrative previste per ogni insegnamento saranno volte a stimolare ad un corretto uso del linguaggio per una comunicazione corretta ed efficace. L'attivazione di tirocini all'estero consentirà l'approccio diretto con realtà giuridiche differenti in modo da affinare le capacità di comprensione e interpretazione sia giuridica che linguistico-testuale.
Le abilità comunicative saranno opportunamente verificate nelle prove d'esame.
Fatta salva l'indispensabile e solida preparazione di base, la presenza di percorsi differenziati consentirà di conseguire abilità comunicative opportunamente adattate ai diversi settori del mondo giuridico ed economico. Le abilità comunicative sono potenziate dalla buona conoscenza di una lingua straniera e dalla capacità di rapportarsi al mondo esterno anche tramite strumenti informatici e telematici.
L'acquisizione di tali abilità sarà favorita dall'attivazione di momenti comunicativi, in modalità seminariale, volti ad affinare il linguaggio giuridico sia scritto che parlato, in particolare nel primo anno di corso. Ulteriori iniziative per incoraggiare un adeguato possesso del linguaggio giuridico verranno proposte unitamente ad iniziative formative in lingua straniera, in particolar modo in lingua inglese, abituando lo studente alla lettura e comprensione di testi così redatti. Le attività didattiche integrative previste per ogni insegnamento saranno volte a stimolare ad un corretto uso del linguaggio per una comunicazione corretta ed efficace. L'attivazione di tirocini all'estero consentirà l'approccio diretto con realtà giuridiche differenti in modo da affinare le capacità di comprensione e interpretazione sia giuridica che linguistico-testuale.
Le abilità comunicative saranno opportunamente verificate nelle prove d'esame.
Capacità di apprendimento
Le laureate ed i laureati devono maturare capacità adeguate, tali da consentire loro sia di accedere prontamente al mondo del lavoro, sia di indirizzarsi verso un'eventuale prosecuzione degli studi in funzione del conseguimento di una più elevata specializzazione. Il consolidamento delle capacità di apprendimento presuppone, fra l'altro, l'acquisizione di una specifica competenza nella consultazione, con elevato grado di autonomia, di materiale legislativo, bibliografico, dottrinale e giurisprudenziale. Le capacità di apprendimento acquisite assicurano pertanto: 1) la capacità di perseguire un aggiornamento permanente della propria professionalità, anche attraverso corsi di formazione ovvero master specifici (life- long learning);
2) la possibilità di accesso a una laurea di secondo livello, inclusa l'eventuale prosecuzione degli studi giuridici nell'ambito della Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza o della Laurea magistrale biennale in Diritti umani, migrazioni e cooperazione internazionale.
Nei singoli insegnamenti si chiederà agli studenti di impegnarsi nella rielaborazione personale delle nozioni acquisite, utilizzando diversi strumenti didattici, a partire da semplici dispense fino all'utilizzo di testi più complessi, sia in italiano che in inglese, anche favorendo l'autonomo approfondimento di alcuni temi propri dei singoli insegnamenti. La valutazione (in forma orale e/o scritta) di tali capacità avrà luogo per ogni insegnamento sia durante l'attività d'aula e in sede di didattica integrativa, che nel corso della prova d'esame; essa culminerà alla fine della carriera in occasione della valutazione della prova finale.
2) la possibilità di accesso a una laurea di secondo livello, inclusa l'eventuale prosecuzione degli studi giuridici nell'ambito della Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza o della Laurea magistrale biennale in Diritti umani, migrazioni e cooperazione internazionale.
Nei singoli insegnamenti si chiederà agli studenti di impegnarsi nella rielaborazione personale delle nozioni acquisite, utilizzando diversi strumenti didattici, a partire da semplici dispense fino all'utilizzo di testi più complessi, sia in italiano che in inglese, anche favorendo l'autonomo approfondimento di alcuni temi propri dei singoli insegnamenti. La valutazione (in forma orale e/o scritta) di tali capacità avrà luogo per ogni insegnamento sia durante l'attività d'aula e in sede di didattica integrativa, che nel corso della prova d'esame; essa culminerà alla fine della carriera in occasione della valutazione della prova finale.
Requisiti di accesso
Requisito d'accesso è il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di analogo titolo conseguito all'estero riconosciuto idoneo.
Sono richieste conoscenze di cultura generale, una buona padronanza della lingua italiana, una buona capacità di ragionamento e di interpretazione testuale, quali presupposti per poter comprendere il lessico disciplinare giuridico e per sviluppare competenze logico-argomentative in ambito giuridico.
La preparazione iniziale degli studenti sarà verificata con le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di laurea.
Gli eventuali obblighi formativi (OFA) derivanti da carenze nelle predette conoscenze dovranno essere colmati nel primo anno di corso, secondo le modalità previste dal predetto Regolamento
Sono richieste conoscenze di cultura generale, una buona padronanza della lingua italiana, una buona capacità di ragionamento e di interpretazione testuale, quali presupposti per poter comprendere il lessico disciplinare giuridico e per sviluppare competenze logico-argomentative in ambito giuridico.
La preparazione iniziale degli studenti sarà verificata con le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di laurea.
Gli eventuali obblighi formativi (OFA) derivanti da carenze nelle predette conoscenze dovranno essere colmati nel primo anno di corso, secondo le modalità previste dal predetto Regolamento
Esame finale
La prova finale consiste nella redazione di una Tesi o di una Relazione scritta su un argomento assegnato da un relatore ed attinente ai settori scientifici-disciplinari del piano di studi con almeno 5 CFU.
La Tesi è un elaborato di ricerca riservato agli studenti con media ≥99/110 e almeno 120 CFU che può, indicativamente, avere ad oggetto ricerca giurisprudenziale, analisi e interpretazione di testi normativi, trattazione di un tema in prospettiva storica o di teoria giuridica.
La Relazione è un elaborato scritto di 4000-6000 parole, con almeno 3 riferimenti bibliografici, basato su esperienze di tirocinio o analisi critica di giurisprudenza o pubblicazioni scientifiche.
La Tesi o la Relazione, normalmente in lingua italiana, con il consenso del relatore possono essere redatte in inglese od altre lingue (con sunto in italiano).
L'elaborato dev'essere originale e frutto del lavoro individuale del laureando, sotto pena del ritiro e di sanzioni disciplinari.
Nella redazione è vietato il ricorso a software d'intelligenza artificiale.
Non è prevista alcuna discussione pubblica della Tesi o delle Relazione.
Pubblica è la sola cerimonia di proclamazione.
La Tesi è un elaborato di ricerca riservato agli studenti con media ≥99/110 e almeno 120 CFU che può, indicativamente, avere ad oggetto ricerca giurisprudenziale, analisi e interpretazione di testi normativi, trattazione di un tema in prospettiva storica o di teoria giuridica.
La Relazione è un elaborato scritto di 4000-6000 parole, con almeno 3 riferimenti bibliografici, basato su esperienze di tirocinio o analisi critica di giurisprudenza o pubblicazioni scientifiche.
La Tesi o la Relazione, normalmente in lingua italiana, con il consenso del relatore possono essere redatte in inglese od altre lingue (con sunto in italiano).
L'elaborato dev'essere originale e frutto del lavoro individuale del laureando, sotto pena del ritiro e di sanzioni disciplinari.
Nella redazione è vietato il ricorso a software d'intelligenza artificiale.
Non è prevista alcuna discussione pubblica della Tesi o delle Relazione.
Pubblica è la sola cerimonia di proclamazione.
Profili Professionali
Profili Professionali (5)
Diritto per l'impresa nazionale e internazionale
Il profilo professionale delle laureate e dei laureati in Diritto per l’impresa nazionale e internazionale si caratterizza per il possesso delle conoscenze giuridiche fondamentali per operare nel contesto imprenditoriale, sia come dipendente o quadro d'azienda, sia come professionista autonomo.
È un profilo di esperto nelle scienze dei servizi giuridici, contraddistinto da competenze giuridiche ed economiche specialistiche, fondate su di una solida formazione di base, che consentono, anche grazie all’adozione di specifici percorsi, di svolgere sia attività di consulenza che altre funzioni giuridiche presso imprese e organizzazioni, pubbliche e private, nazionali e internazionali, nonché attività di supporto ad organismi giurisdizionali o allo svolgimento delle professioni forensi ed altre professioni liberali.
Le laureate e i laureati saranno in possesso delle competenze utili a operare in contesti lavorativi - quali le imprese, gli studi professionali, le amministrazioni pubbliche, gli enti previdenziali e assistenziali, i sindacati, le organizzazioni del terzo settore, le organizzazioni intergovernative e/o non governative, i centri di ricerca universitari, le istituzioni europee e internazionali - per i quali sia necessaria una preparazione giuridica, con profili di interdisciplinarità.
Segnatamente, tale preparazione è rivolta alla formazione di consulenti del lavoro, specialisti nell’ambito delle risorse umane, ed in particolare in ambito sindacale e giuslavoristico, esperti legali in imprese nazionali ed internazionali, associazioni di categoria o enti pubblici, operatori giuridici d’impresa e giuridico-informatici e delle nuove tecnologie, funzionari delle pubbliche amministrazioni nazionali, europee e internazionali, esperti in appalti, servizi e impresa pubblica.
Il tirocinio, svolto in un contesto professionale specifico, consente il consolidamento e la verifica dell’acquisizione delle abilità trasversali richieste per lo svolgimento delle varie funzioni.
Per la professione di Consulente del Lavoro, il tirocinio professionale anticipato al terzo anno del Corso di laurea consente inoltre l’ammissione all’esame di abilitazione alla professione stessa.
Formazione e aggiornamento
Per accedere a livelli di responsabilità più elevati o a funzioni specialistiche, la laurea in Diritto per l’impresa nazionale e internazionale consente di proseguire con:
• Master di primo livello e corsi di perfezionamento corsi di perfezionamento e coerenti con il percorso di studi
• lauree magistrali specialistiche
Vedi sbocchi occupazionali dei singoli percorsi.
a) CONSULENTE DEL LAVORO E RISORSE UMANE
Il laureato in Diritto per l’Impresa Nazionale e Internazionale, nel percorso Consulente del lavoro e Risorse umane, è una figura di supporto strategico nelle funzioni di consulente del lavoro, esperto di relazioni sindacali, esperto di risorse umane.
In dettaglio:
- Come consulente del lavoro (previo superamento dell’esame di Stato e previa iscrizione nell’Albo dei consulenti del lavoro):
• gestione delle procedure e delle posizioni contabili, economiche, giuridiche, assicurative, fiscali, previdenziali e sociali relative a un rapporto di lavoro;
• supporto in tema salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, contrattazione collettiva, risoluzione delle controversie di lavoro, anche in fase di conciliazione dinanzi alle sedi competenti;
• inquadramento contrattuale dei dipendenti;
• applicazione dei criteri e delle modalità di retribuzione;
• tenuta del libro paga e dei prospetti paga; calcolo dei contributi; redazione della Certificazione Unica, etc.
- Come esperto di relazioni sindacali:
• confronto con le rappresentanze dei lavoratori e delle imprese, su temi quali mansioni, inquadramento e professionalità, retribuzione, orario, sicurezza, politiche occupazionali, diritti di informazione e consultazione, formazione, pari opportunità, etc.;
• negoziazione e stipula di accordi o contratti a livello locale e nazionale;
• gestione dei processi di contrattazione integrativa, confronto, informazione.
- Come esperto di risorse umane (HR recruiter, HR assistant, HR generalist, HR manager, Payroll specialist):
• ricerca, assunzione, inserimento, formazione interna e gestione del personale, in linea con le esigenze e gli obiettivi dell’ente o dell’azienda;
• responsabilità del welfare aziendale e dei singoli dipendenti (workfare);
• gestione delle buste paga e dei contributi previdenziali
Il percorso formativo garantisce:
- Una solida formazione giuridica generale di base;
- Conoscenze giuridiche specifiche di diritto del lavoro (con approfondimenti sulle pari opportunità, sull’analisi di genere e sul diritto antidiscriminatorio), diritto sindacale, diritto penale dell’economia e del lavoro;
- Conoscenze giuridiche interdisciplinari di diritto commerciale, diritto delle procedure concorsuali, diritto dell’economia, diritto tributario;
- Conoscenze di base relative all’organizzazione aziendale;
- Capacità di interpretare, comprendere e applicare normative complesse, e di fornire informazioni a riguardo;
- Competenze relative a negoziazione, mediazione, team work, problem setting, problem solving;
- Capacità relazionali e di ascolto attivo;
- Capacità di comunicazione (incluso il lessico giuridico specialistico) e padronanza di una lingua straniera;
- Capacità di usare strumenti informatici per la compliance normativa, la gestione delle pratiche, la raccolta e l’archiviazione di dati, la ricerca di documentazione giuridica su piattaforme digitali.
Il laureato può operare come:
- Consulente del lavoro (previo superamento dell’esame di Stato e iscrizione nell’albo dei Consulenti del lavoro) presso aziende o associazioni datoriali che erogano servizi agli iscritti, oppure come libero professionista.
- Esperto di relazioni sindacali presso aziende o associazioni sindacali, datoriali e dei lavoratori.
- Esperto di gestione delle risorse umane presso aziende o enti pubblici o enti del Terzo Settore, oppure come libero professionista.
b) AZIENDA E IMPRESA PRIVATA
Il laureato in Diritto per l’Impresa Nazionale e Internazionale, nel percorso Azienda e Impresa Privata, è una figura di supporto strategico per la gestione degli obblighi normativi, la tutela degli interessi giuridici e l'ottimizzazione dei processi aziendali, con specifiche funzioni istruttorie e operative.
In dettaglio:
• Contrattualistica e convenzioni: gestione e redazione di contratti e convenzioni.
• Contenziosi e controversie: supporto nella gestione di dispute legali, con l’obiettivo di prevenire rischi attraverso la compliance e la relazione con consulenti esterni, in caso di necessità.
• Compliance normativa: monitoraggio e aggiornamento delle procedure aziendali per adeguarle alle normative nazionali e internazionali (ad esempio, in ambito privacy, sicurezza sul lavoro e tutela della proprietà intellettuale).
• Rapporti istituzionali: gestione delle relazioni con enti pubblici, istituzioni e organizzazioni di categoria per assicurare conformità e accesso a incentivi o autorizzazioni.
• Digitalizzazione e processo telematico: utilizzo di piattaforme giuridiche e strumenti digitali per il deposito di atti, la gestione delle pratiche e la raccolta di dati utili al rispetto delle normative antiriciclaggio e GDPR.
• Supporto alla strategia aziendale: analisi degli impatti normativi sulle attività dell'impresa e individuazione di opportunità derivanti da modifiche legislative o regolamentari.
• Gestione documentale: tenuta del repertorio degli atti notarili e predisposizione della documentazione societaria per assemblee, bilanci e altre formalità obbligatorie.
• Funzioni paralegali: ottimizzare il lavoro di Notai ed Avvocati mediante ricerca giuridica, supporto nella stesura di contratti, atti e pareri, svolgimento d’attività preparatoria ad udienze e rogiti, ausilio nella compliance per antiriciclaggio e privacy e nell’organizzazione ed archiviazione delle pratiche. Ausilio agli studi mediante interazione con uffici quali UNEP, Cancellerie, Uffici di Pubblicità immobiliare ed utilizzo delle suite del processo telematico.
Il percorso formativo garantisce:
• Una solida formazione giuridica di base
• Conoscenze giuridiche interdisciplinari: diritto commerciale, tributario, penale d’impresa, dell’economia e dei mercati finanziari.
• Competenze economico-finanziarie: macroeconomia, microeconomia e gestione aziendale.
• Digitalizzazione e gestione legale: utilizzo di strumenti tecnologici per il processo telematico, la compliance e la gestione dei dati.
• Capacità di analisi normativa: comprensione e applicazione di normative complesse.
• Competenze relazionali e negoziali: gestione di interazioni con enti pubblici e privati, negoziazioni contrattuali e gestione di team interdisciplinari.
Il laureato può operare come:
• Giurista d’impresa presso uffici legali, commerciali o amministrativi.
• Paralegale o consulente per studi legali e notarili.
• Responsabile compliance in grandi aziende o istituzioni finanziarie.
c) EUROPEO E INTERNAZIONALE
Il laureato in Diritto per l’Impresa Nazionale e Internazionale, nel percorso Europeo e Internazionale, è una figura di supporto strategico per la gestione degli obblighi normativi, la tutela degli interessi giuridici e l’ottimizzazione dei processi, nell’ambito di imprese o enti del settore pubblico o privato, che operano anche sul piano internazionale.
Le principali funzioni sono connesse a:
- Contrattualistica e convenzioni: gestione e redazione di contratti e convenzioni, con attenzione al diritto europeo e internazionale e alla normativa vigente nei paesi di riferimento.
- Contenziosi e controversie: supporto nella gestione di dispute legali, analisi del quadro legislativo applicabile, con riferimento al diritto europeo e internazionale, in diversi settori del mercato interno.
- Compliance normativa: monitoraggio e aggiornamento delle procedure aziendali per adeguarle alle normative nazionali, europee e internazionali (ad esempio, in ambito privacy).
- Rapporti istituzionali: gestione delle relazioni con altre imprese ed enti, anche organi e organismi internazionali.
- Digitalizzazione: utilizzo di piattaforme giuridiche e strumenti digitali per la gestione delle pratiche e la raccolta di dati utili.
- Gestione documentale: analisi e tenuta della documentazione societaria per assemblee, bilanci e altre formalità obbligatorie.
- Supporto alla strategia aziendale: analisi degli impatti normativi sulle attività dell’impresa e individuazione di opportunità derivanti da modifiche legislative o regolamentari, supporto nelle strategie di internazionalizzazione.
- Funzioni paralegali: ricerca giuridica, supporto nella stesura di contratti, atti e pareri, svolgimento d’attività preparatoria, ausilio nell’organizzazione ed archiviazione delle pratiche; supporto nella gestione del lavoro di Notai e Avvocati, interazione con uffici quali UNEP, Cancellerie, Uffici di Pubblicità immobiliare.
Il percorso formativo garantisce:
- Una solida formazione giuridica di base.
- Conoscenze giuridiche interdisciplinari, relative a diritto privato, penale, amministrativo, del lavoro, procedure concorsuali e processuale penale.
- Competenze economico-finanziarie, relative a economia aziendale, diritto commerciale, dell’economia, tributario nazionale e internazionale.
- Conoscenze specifiche di diritto dell’Unione europea e internazionale: applicazione delle normative europee e internazionali, in diversi settori del mercato interno; coordinamento tra le fonti sovranazionali applicabili nei rapporti tra privati; responsabilità e ruolo degli Stati, enti e organizzazioni nel contesto internazionale.
- Digitalizzazione e gestione legale: utilizzo di strumenti tecnologici per la gestione di processi, la compliance e la raccolta di dati.
- Capacità di analisi giuridica e normativa: comprensione e applicazione di normative complesse, anche in ambito europeo e internazionale.
- Competenze relazionali e negoziali: gestione di interazioni con enti pubblici e privati, negoziazioni contrattuali e gestione di team interdisciplinari.
Il laureato può operare come:
- Giurista d’impresa presso uffici legali, commerciali o amministrativi.
- Paralegale o consulente per studi legali e notarili.
- Responsabile compliance in aziende o istituzioni finanziarie.
Il laureato può accedere, previo concorso, a ruoli in:
- Enti locali e nazionali
- Autorità Amministrative Indipendenti
- Uffici dell’Amministrazione giudiziaria
- Istituzioni europee e organismi internazionali
- Centri di ricerca universitari, pubblici o privati, che si occupano di cooperazione internazionale allo sviluppo economico e sociale.
d) APPALTI, SERVIZI E IMPRESA PUBBLICA
Il laureato in Diritto per l’Impresa Nazionale e Internazionale, nel percorso Appalti, servizi e impresa pubblica, è una figura che offre supporto giuridico per la gestione di tutte le attività proprie dei soggetti pubblici quali le amministrazioni (territoriali e non territoriali) e le società pubbliche, nonché dei soggetti privati (come le imprese) che si relazionano costantemente con l’amministrazione.
L’attività è istruttoria e operativa, ma può assumere anche carattere decisionale per lo svolgimento di tutte le attività dell’ente e per la tutela degli interessi giuridici a cui tale attività è volta.
In dettaglio:
• Procedimento amministrativo: gestione dell’attività istruttoria e della redazione di atti procedimentali e sub-procedimentali, istruttori e decisori.
• Contratti e servizi pubblici: gestione della procedura ad evidenza pubblica per il perfezionamento dei processi di acquisto pubblico di opere, servizi, forniture ovvero dei processi di partenariato pubblico privato (come i rapporti contrattuali di concessione, project financing, etc.)
• Precontenziosi e contenziosi: supporto nella gestione di questioni interpretative ed applicative della normativa pubblicistica che hanno generato conflitti ovvero gestione della relazione con consulenti esterni, in caso di necessità.
• Compliance normativa: monitoraggio e aggiornamento delle procedure per l’adeguamento alle normative nazionali e sovranazionali (trasparenza e accesso ai documenti, sicurezza sul lavoro, prevenzione della corruzione).
• Relazioni istituzionali: gestione delle relazioni con le istituzioni ed altri soggetti pubblici, per necessità di coordinamento e di svolgimento di attività di comune interesse o interconnesse.
• Digitalizzazione: utilizzo di piattaforme informatiche e degli strumenti digitali per la gestione dei procedimenti di competenza, l’avanzamento delle pratiche, l’acquisizione e archiviazione di dati, informazioni e documenti.
Il percorso formativo garantisce:
• Una solida formazione giuridica di base generale.
• Conoscenze giuridiche pubblicistiche interdisciplinari generali: diritto costituzionale, diritto amministrativo e tributario.
• Conoscenze giuridiche pubblicistiche specialistiche: diritto degli appalti e dei servizi pubblici, diritto dei beni culturali e del paesaggio, diritto sanitario e regionale.
• Competenze informatiche: gestione dei dati in formato digitale; utilizzo di strumenti tecnologici per il procedimento amministrativo telematico, l’accesso in forma digitale e le comunicazioni informatizzate.
• Capacità di analisi normativa: comprensione, interpretazione e applicazione di normative complesse. Competenza nella ricerca giuridica.
• Capacità di elaborare argomentazioni e determinazione di soluzioni giuridiche ovvero offrire consulenza sulle decisioni giuridiche (problem setting e problem solving).
• Competenze relazionali e di lavoro in team: riconoscimento dell’interlocutore; adattamento al contesto lavorativo, coordinamento e ascolto; interazione con soggetti pubblici e privati (cittadini e imprese).
• Capacità comunicative: acquisizione del lessico tecnico giuridico-economico e padronanza di una lingua straniera.
Il laureato può operare come:
• Giurista nelle pubbliche amministrazioni e nelle società pubbliche
• Segretario amministrativo
• Istruttore o funzionario negli enti pubblici
Insegnamenti
Insegnamenti (9)
SSD IUS/08, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/08, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/14, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/14, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/17, 6 CFU, 36 ore
SSD IUS/17, 6 CFU, 36 ore
SSD IUS/01, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/01, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/20, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/20, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/20, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/20, 9 CFU, 54 ore
SSD MAT/01, 4 CFU, 24 ore
SSD MAT/01, 4 CFU, 24 ore
SSD IUS/18, 6 CFU, 36 ore
SSD IUS/18, 6 CFU, 36 ore
SSD SECS-P/01, 6 CFU, 36 ore
SSD SECS-P/01, 6 CFU, 36 ore
STORIA DEL DIRITTO MEDIOEVALE E MODERNO - 19020 (Bozza)
Secondo Semestre (16/02/2026 - 30/05/2026)
- 2025
SSD IUS/19, 6 CFU, 36 ore
SSD IUS/19, 6 CFU, 36 ore
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Persone
Persone (9)
Ricercatori UniversitariComponente supplente del Collegio di Disciplina
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