Persona
Comunicazioni
Cv Allegato
CURRICULUM Enrico GIANNETTO agosto.docx (CV breve)
Curriculum Vitae
Nato a Messina il 6 Novembre 1958, residente a Bergamo in via Martiri di Cefalonia n.3, c.a.p. 24121, tel. 035271925. Indirizzo di lavoro: Università di Bergamo, Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze della Persona, Piazzale Sant'Agostino 2, 24129 Bergamo. Vecchio indirizzo di Lavoro: Università di Pavia, Dipartimento di Fisica ‘A. Volta’, via A. Bassi 6, 27100 Pavia, tel. 0382987691, fax 0382-987694.
e-mail: enrico.giannetto@unibg.it, enrico.giannetto@unipv.it
Lingue conosciute:
parlate: Inglese, Francese;
lette: Tedesco, Greco antico, Latino,Ebraico, Aramaico Siriaco, Egiziano, Copto
Qualifiche Accademiche:
2010-2008 Tesoriere della SILFS (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza)
2010-2006 Presidente della SISFA (Società Italiana degli Storici della Fisica e dell'Astronomia)
2010-2008 Direttore della Scuola di Dottorato in Antropologia ed Epistemologia della Complessità dell’Università di Bergamo
2010-2008 Direttore del Centro di Ricerca sulla Complessità (CE.R.CO) dell’Università di Bergamo
2009 Novembre: passaggio al SSD M-STO/05
2009-2006 Presidente del Collegio didattico della laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche
2006 Conferma in ruolo quale professore ordinario FIS/08
2009-2008 Docente di Filosofia Teoretica 1B dell’Università di Bergamo
2007-2006 Docente di Storia della Psicologia Clinica presso la Facoltà di Scienze della Formazione) dell'Università di Bergamo
2009-2008 Docente di Storia delle Scienze presso l’Università di Pavia
2009-2001 Docente di Storia della Fisica Moderna presso l’Università di Pavia
2010-2006 Docente di Storia della Scienza e della Tecnica B dell’Università di Bergamo
2010-2002 Docente di Epistemologia della Complessità (fino al 2005) e di Storia e Antropologia del pensiero scientifico presso il dottorato in Antropologia ed Epistemologia della Complessità dell'Università di Bergamo
2010-2002 Docente di Storia del Pensiero Scientifico A, B, C presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (ora Scienze della Formazione) dell'Università di Bergamo
2002 Chiamata posto di I fascia settore FIS/08 – Didattica e Storia della Fisica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo
2001-02 Incaricato di Fisica Generale II, Corso di Laurea in Chimica, Un. Pavia.
Incaricato di Storia della Fisica, Corso di Laurea in Fisica, Un. Pavia.
Incaricato di Epistemologia Scientifica, C. Laurea in Fisica, Un. Pavia.
Incaricato presso la Scuola di Specializzazione per l’insegnamento secondario, SILSIS, sezione di Pavia di
Storia della Fisica Moderna,
Epistemologia della Fisica.
Contratto di Storia della Scienza, Master in Comunicazione Scientifica,
Un. St. Milano
2001 Idoneità di I fascia settore scientifico disciplinare FIS/08 (ex B01C)– Didattica e Storia della Fisica, conseguita presso l’Università di Roma “La Sapienza”
2000-01 Incaricato di Fisica Generale II, Corso di Laurea in Chimica, Un. Pavia. Incaricato presso la Scuola di Specializzazione per l’insegnamento secondario, SILSIS, sezione di Pavia di
Storia della Fisica I,
Storia della Fisica II,
Epistemologia della Fisica.
1999-2000 Incaricato di Fisica Generale I, Corso di Laurea in Fisica, Un. Pavia
1995-96 Incaricato di Storia della Fisica, Corso di Laurea in Fisica, Un. Pavia
1995 Ricercatore confermato B01C, Un. Pavia
1991 Ricercatore in Fisica Generale, sottosettore Storia della Fisica, Un. Pavia
1988-91 Dottorando di Ricerca in Fisica, Università di Messina
1988-91 Associato INFM, sez. di Messina
1987-91 Docente di ruolo, titolare di Fisica, Scuola Secondaria Superiore, Istituto Tecnico ‘Verona-Trento’ di Messina
1986-88 Borsista della "Scuola Avanzata di Storia della Scienza" presso la Domus Galilaeana di Pisa
1983-88 Associato INFN, sez. di Catania
1982-83 Borsista ISAS-ITCP di Trieste
Titoli di Studio:
1992 Dottorato di Ricerca in Fisica, Università di Messina
1982 Laurea in Fisica, Università di Padova
1976 Maturità Classica, Liceo Maurolico di Messina
Riconoscimenti Scientifici:
2000 Medaglia Società Italiana di Fisica per la migliore comunicazione di Storia della Fisica al Congresso Nazionale di Palermo
Comitati Scientifici e Organizzativi di Convegni e Riviste:
2001 Collana di Storia della Scienza, Università di Pavia
2001-1996 Rivista Pluriverso
1999 Volta and the History of Electricity
1999 Science as Culture
1997 Convegno VI Centenario della Certosa di Pavia
1994 Con Darwin al di là di Cartesio
Società Scientifiche:
SIF (Società Italiana di Fisica)
EPS (European Physical Society)
APS (American Physical Society)
SISFA (Società Italiana degli Storici della Fisica e dell’Astronomia)
SILFS (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza)
AILA (Associazione Italiana di Logica)
IHPST (International Group for the History and Philosophy in Science Teaching)
Sintesi dell’Attività Scientifica e delle Ricerche Attuali
con riferimenti all’allegato elenco delle pubblicazioni
Enrico Giannetto, nato a Messina il 6 Novembre 1958, , si è diplomato ottenendo la maturità classica presso il Liceo Maurolico di Messina nel 1976. Si è iscritto presso il corso di laurea in Fisica dell’Università di Messina dove ha terminato il primo biennio di studi. Nel 1978 si è trasferito presso l’Università di Padova, dove, dopo aver seguito un piano di studi ‘misto’ di esami di fisica delle particelle elementari e di cosmologia, si è laureato in Fisica il 15-11-1982, discutendo una tesi su La cromodinamica quantistica nel limite di un numero infinito di colori, relatore il prof. Mario Tonin.
Il lavoro di tesi è proseguito con una ricerca sulle relazioni fra cromodinamica quantistica a molti colori e teoria delle stringhe fermioniche, che ha avuto come esito la prova di un nuovo tipo d’equivalenza (1).
Nel 1982-83 ha frequentato per un anno la "Scuola Internazionale di Studi Avanzati" (SISSA) di Trieste, seguendo i corsi di specializzazione di particelle elementari, astrofisica delle alte energie e cosmologia del "primo" universo: qui si è portata avanti una ricerca sulla transizione di fase quark-adroni con applicazioni in cosmologia nella quale si è messa a frutto la ‘duplice’ (particellare e relativistico-cosmologica) formazione perseguita fin dai primi studi universitari (2, 3, 63).
Nel 1983-84 si è trasferito presso la Scuola di Specializzazione in Fisica, ad indirizzo informatico-cibernetico, dell'Università di Catania. La problematica dei fondamenti della teoria quanto-relativistica di campo in relazione ai problemi delle divergenze e della rinormalizzazione, affrontata nel periodo di Trieste, ha portato all’approfondimento di tematiche di fondamenti della fisica, di storia della fisica e di epistemologia (100).
Nel 1984 ha contribuito alla formazione dell’Unità di Catania del Gruppo Nazionale di Storia della Fisica del CNR, al recupero del patrimonio di strumenti scientifici e di libri dell’Istituto di Fisica e dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Catania (52, 74). Studiando i manoscritti inediti di Ettore Majorana presso la Domus Galilaeana di Pisa, sono state sviluppate alcune ricerche sui fondamenti della teoria quanto-relativistica di campo, di storia della fisica e di fisica teorica delle particelle: dal punto vista storico è stato possibile far emergere come Majorana già nel 1932 avesse sviluppato una teoria per particelle di spin arbitrario, attribuita di solito a lavori successivi di Fierz e Pauli, e anche evidenziare un nodo storico cruciale per la nascita delle prime teorie fisiche delle particelle elementari e dei nuclei; dal punto di vista teorico, è emersa la possibilità di nuove formulazioni della teoria quanto-relativistica di campo senza stati ad energia negativa, evitando il relativo problema di rinormalizzazione, e in particolare di nuove originali formulazioni dell’elettrodinamica e della cromodinamica quantistiche (5, 6).
Dal 1984 al 1986 ha lavorato anche dal punto di vista teorico su possibili estensioni della relatività speciale e sulla fisica dei neutrini in relazione all’ipotesi di particelle tachioniche (4,7); dal punto di vista dei fondamenti e dell’epistemologia sui concetti di spazio, di tempo e di moto nelle teorie classiche, relativistiche, quantistiche e quanto-relativistiche (54), e sul ruolo di analogie e metafore nelle teorie scientifiche (64); dal punto di vista storico sulla scienza medievale (69) e sulla teoria dell'impeto di Giordano Nemorario (12, 66), di Giovanni Buridano (64) e di Nicola Oresme (68) in relazione al problema della formazione storica dei concetti fondamentali della fisica ‘classica’.
Dal 1986 al 1988 è stato borsista della "Scuola Avanzata di Storia della Scienza" presso la Domus Galilaeana di Pisa, dove ha soprattutto continuato lo studio dei manoscritti inediti di Ettore Majorana (67).
Ha poi vinto il concorso a cattedra per la scuola secondaria d'istruzione superiore di secondo grado, ed è stato docente di ruolo, titolare di Fisica, con nomina dell'1-9-1987.
A questo periodo appartengono delle ricerche sulla cosmologia di terza quantizzazione (29, 32), sulle logiche costruttive (8) e quantistiche (9), sulle logiche delle teorie classiche e quantistiche della gravitazione (10); sulla fisica medievale della luce di Roberto Grossatesta (78); sulla formalizzazione di una epistemologia "quantistica" (30, 65) e i suoi rapporti con l'ermeneutica (11), sull’incommensurabilità tra teorie fisiche (72).
Dal 1988 al 1991 ha avuto la borsa di dottorato presso l'Università di Messina (in congedo straordinario dalla scuola), e l'1-10-1992 ha ottenuto il dottorato in fisica, discutendo una tesi (supervisore P. V. Giaquinta) su una Teoria quanto-relativistica delle fasi macroscopiche della materia condensata: la transizione fluido-solido (51): in quest’occasione la formazione in teoria quanto-relativistica di campo è stata messa a frutto per affrontare i problemi della fisica della materia condensata, usando l’elettrodinamica quantistica a temperatura finita e la teoria delle transizioni di fase, insieme all’approccio algebrico (di simmetrie) alla teoria quantistica di campo assiomatica (13).
Dall’altro lato, sono proseguite le ricerche storiche sulla scienza medioevale (31) e su Majorana (47), sulla logica quantistica e i fondamenti della matematica e della fisica (33, 70); e si sono iniziate delle prime ricerche in didattica della fisica, cercando di correlare la prospettiva storico-epistemologica a quella didattica (106): sulla rilevanza storico e didattica della teoria dell’impeto (14), sulle rappresentazioni mentali e sull’epistemologia implicita nelle teorie fisiche (34), sul costruttivismo e sull’approccio dialogico (71).
Dal 1° Giugno 1991 è ricercatore di "Fisica Generale" presso il Dipartimento di Fisica "A. Volta" dell'Università di Pavia.
Nell'ottobre del 1991 ha sostenuto, ottenendo un buon giudizio di "idoneità", gli esami orali per professore associato di "Complementi di Fisica Generale", tenendo una lezione di Storia della Fisica.
Alla suddivisione del gruppo di 'Fisica Generale' ha poi optato per il gruppo di discipline B01C (Storia della Fisica).
E' divenuto ricercatore confermato nel 1995 (D. R. n. 25629 del 16 giugno 1995).
Ancora nel Gennaio 1998 e poi nell’Aprile 2000 ha sostenuto, ottenendo un buon giudizio, gli esami orali per professore associato per il settore B01C, tenendo in entrambi i casi una lezione di Storia della Fisica.
Ha fatto parte del Comitato Scientifico e Organizzatore di vari congressi internazionali: in particolare, nel Settembre 1999, per le celebrazioni del bicentenario dell’invenzione della pila di Alessandro Volta, i congressi ‘Volta and the History of Electricity’ e ‘Science as Culture’ della ‘European Physical Society-Interdivisional Group of History of Physics’ e dell’ ‘International History, Philosophy and Science Teaching Group’ (IHPST), di cui ha curato la pubblicazione elettronica dei ‘Proceedings’.
E’ ‘referee’ di varie riviste internazionali di fisica e cultura scientifica, fra cui l’European Journal of Physics, Journal of Physics A: Mathematical and General, Science & Education, etc.
E’ stato nominato idoneo in un concorso di I fascia, per il settore scientifico disciplinare FIS/08 (ex B01C) – Didattica e Storia della Fisica, presso l’Università la ‘Sapienza’ di Roma (11 Maggio 2001). Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo del 9 Luglio 2002 l’ha chiamato a ricoprire il ruolo di professore di I fascia per il settore scientifico disciplinare FIS/08 (ex B01C) – Didattica e Storia della Fisica.
Per quanto riguarda la didattica, è stato relatore di circa 20 tesi di storia della fisica e di storia della scienza e di una trentina di tesine. E’ stato membro della commissione per la riforma del corso di laurea nel periodo 1999-2001. Ha tenuto corsi di aggiornamenti per insegnanti presso il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica di Milano-Brescia e varie scuole secondarie.
E’ stato membro della Giunta del Dipartimento ‘Volta’ e poi della attuale Commissione di Lavoro del Dipartimento ‘Volta’ dal 2000.
Ha collaborazioni di ricerca a livello internazionale con i ricercatori di storia e filosofia della scienza dell’IHPST, delle Università di Parigi, Tours, Berlino, Chicago, Melbourne, e con gruppi delle Università di Pavia, Roma, Messina, Catania.
Per quanto riguarda più specificatamente il periodo da ricercatore, dal 1991 ad oggi l’attività di ricerca scientifica si è orientata principalmente verso la storia della fisica, la didattica della fisica e l'epistemologia, e, parzialmente, la fisica teorica.
Per quanto riguarda la
1) fisica teorica,
si è sviluppato un nuovo framework teorico per studiare i fenomeni di transizione di fase nell’ambito della struttura della materia, utilizzando la teoria quanto-relativistica di campo dell’elettrodinamica a temperatura e densità finite: in particolare, si è fornito un nuovo quadro teorico delle relazioni fra simmetria e dinamica a livello algebrico, una spiegazione della transizione fluido-solido, una teoria dinamica delle transizioni di fase; si è trovata una giustificazione rigorosa a livello assiomatico dell’argomento di Landau-Uhlenbeck sull’assenza di punti critici per la transizione liquido-solido, introducendo considerazioni sulla preservazione delle simmetrie di Lorentz-Poincaré e di gauge (13, 126).
Recentemente si è avviata una ricerca su fenomeni caotici in relatività speciale (97).
Per quanto riguarda la
2) storia della fisica,
si sono effettuate ricerche sui seguenti temi:
a) storia delle origini della meccanica quantistica, della fisica del caos, della relatività:
Si sono studiati autori e temi chiave per comprendere la nascita della fisica teorica come disciplina separata e le successive rivoluzioni che ne hanno sconvolto la fisionomia concettuale ed epistemologica (81, 107). Così, ricerche su Einstein (115, 128) ed Eddington (76) sono state legate all'indagine della trasformazione relativistica della fisica teorica (115), mentre altre su Born sono maggiormente legate all'analisi delle trasformazioni della fisica teorica dovute alla fisica dei quanti e del caos: si è infatti mostrato come i lavori di Born segnino effettivamente anche la nascita della fisica del caos (17, 77, 79, 82). In tutte queste indagini si è mostrato come la storia della fisica possa ancora dare dei contributi rilevanti per la fisica teorica. Si è portata avanti poi una ricerca sull’origine della relatività speciale nei lavori di Poincaré (18, 40, 41, 75, 84, 89, 112, 113, 114), sugli sviluppi di questa teoria nella formulazione relazionale di Whitehead anche in connessione alle idee di Mach (22, 36, 39, 83), e sugli sviluppi di Marcolongo (139, 140) e Dingle (141). Si è altresì iniziata una ricerca sull'origine della meccanica quantistica, sui lavori di Poincaré (132) e sul problema dell'equivalenza fra la meccanica delle matrici di Heisenberg-Born-Jordan e la meccanica ondulatoria di Schrödinger (53, 59, 87, 138), e inoltre sui lavori di Dirac (142, 143) e di Pauli (20, 46, 60, 91, 92, 94, 136).
b) storia delle origini della teoria quanto-relativistica di campo; l'opera di Ettore Majorana:
Si è compiuta l'analisi dell'opera scientifica di Ettore Majorana, soprattutto attraverso lo studio dei manoscritti inediti conservati presso la Domus Galilaeana di Pisa. In questa ricerca si sono approfonditi i rapporti fra i suoi lavori scientifici e quelli prodotti dalla comunità scientifica internazionale di quel periodo, come anche le relazioni con il contesto italiano, in riferimento alle tradizioni di fisica e filosofia specifiche del nostro paese. Si è analizzata poi la sua concezione di teoria fisica, chiarendo come questa si collochi rispetto alla disciplina "fisica teorica", e evidenziando come i suoi articoli pubblicati nel 1932 e nel 1933 segnino rispettivamente la nascita della fisica teorica delle particelle elementari e della fisica teorica del nucleo (38, 47, 75, 116). Si è iniziata la stesura di un libro sulla opera complessiva di Majorana.
c) storia del principio di conservazione dell'energia:
Correlatamente all'indagine sulla storia della fisica teorica come disciplina separata, si è svolta una ricerca sulla storia del principio di conservazione dell'energia, dei suoi differenti modelli concettuali, delle differenti tradizioni confluenti (leibniziana, newtoniana, etc.) (129): uno studio dell'opera di Ambrogio Fusinieri che ha permesso di evidenziare la rilevanza di una certa fisica italiana quasi sempre storiograficamente sottovalutata (108); delle ricerche sulla fisica di Leibniz e sulla antica fisica greca aristotelica e pre-socratica dove è possibile ritrovare le radici del moderno principio di conservazione (119); un'analisi del dibattito e della polemica tra Helmholtz e Clausius sulla sua formulazione (110).
d) storia della fisica medioevale:
Si è condotta un'indagine storica sulla fisica medievale. In particolare, con lo studio dei suoi fondamenti epistemologici, attraverso le opere della scuola di Chartres (90), di Roberto Grossatesta e Guglielmo di Ockham (111), si è fornita un'analisi chiarificatrice, per confronto, anche delle caratteristiche della cosiddetta "rivoluzione scientifica" e della fisica moderna (78). Inoltre, con lo studio della teoria dell'impetus di Giovanni Buridano e Nicola Oresme (123) e, dall'altro lato, della teoria relazionale del moto di Ockham, si è evidenziato il sorgere di varie concettualizzazioni che, per quanto ad essa incommensurabili, possono essere connesse alla nascita della moderna meccanica (121); si è anche mostrato come una formalizzazione della teoria dell'impetus possa essere didatticamente usata per una differente formulazione della moderna meccanica classica (31).
e) storia sulle origini della dinamica:
Si è iniziato uno studio sistematico dell'opera di Giordano Bruno (93) , Kepler (56), Galilei (56), Descartes (129, 131), Huygens (129), Newton (117,119) e Leibniz (99, 119, 130, 133) per comprendere la complessità storica delle origini della dinamica.
f) l'opera di Alessandro Volta:
Si è iniziata una ricerca sulla fisica dei gas di Alessandro Volta, in relazione anche al problema dei rapporti fra teoria, linguaggio matematico ed esperimenti nei suoi lavori (27, 28, 50, 104).
g) storia della fisica romantica:
Si è intrapreso lo studio della cosiddetta Naturphilosophie tedesca per esaminarne gli specifici contributi fisici, al di là delle influenze esterne sulla storia della fisica, e in particolare si è studiata l’opera fisica di J. W. Ritter e di F. von Baader (96, 103, 127).
h) storia, didattica, logica, fondamenti ed epistemologia:
Si è effettuata una ricerca sull'utilizzazione della storia della fisica per la didattica in particolare con l'utilizzazione di strumenti ipermediali (106, 122). Si è indagato inoltre sulla portata epistemologica della fisica e specialmente della fisica quantistica e relativistica. In particolare si è sviluppata anche un’analisi trasversale del problema della “non-separabilità” in meccanica classica, relativistica e quantistica (37, 44, 46). In connessione a ciò, si è sviluppata un'analisi dei rapporti fra logica e fisica (dopo la meccanica quantistica, la relatività speciale) (71, 115, 120), e ancora dei rapporti fra epistemologia (35), attività storiografica (109, 118, 135) e didattica nel campo della fisica (14, 19, 21, 23, 24, 25, 48, 49), confrontandosi con le prospettive aperte dagli approcci costruttivistici ed ermeneutici (16, 42, 45, 85, 101, 118, 124).
i) storia del concetto di tempo:
Si è iniziata una ricerca tesa a comprendere la storia della fisica all’interno della più vasta storia della scienza e della storia della cultura e delle civiltà umane, tematizzando come chiave di lettura di questa indagine le percezioni e le concezioni del tempo nei loro sviluppi e mutamenti (43, 80, 86, 88, 95, 102, 128, 140, 141, 142).
Sintesi dell’Attività Didattica
regolarmente sottoposta all'approvazione del Consiglio di Corso di Laurea in Fisica e della Facoltà di Scienze e documentata anche nei registri individuali del ricercatore, ha riguardato:
i) lezioni integrative, nell'ambito del corso di Fisica Generale I, in relazione ad un'introduzione storica alla meccanica, sui Principi della Relatività, sulla Teoria Cinetica dei Gas e sulla Meccanica e la Termodinamica Statistiche.
ii) esercitazioni per il corso di Fisica Generale I dall'anno 1992-93, relative alla risoluzione di problemi di fisica.
iii) attività di tutoraggio per il corso di Fisica Generale I durante l'anno 1993-94, ovvero seminari integrativi su argomenti del corso di particolare difficoltà per gli studenti.
iv) lezioni integrative per i corsi di Fisica Sperimentale I & II (per chimici), sui Principi della Relatività.
v) lezioni integrative e seminari per il corso di Storia della Fisica, riguardanti la storia della fisica antica, della fisica medievale, della fisica relativistica e quantistica, con particolare riferimento ai concetti di moto, di forza e di spazio e tempo.
vi) partecipazione alle Commissioni di Esame per i corsi di Fisica Generale I, Fisica Sperimentale I & II (per chimici), Storia della Fisica.
vii) assistenza agli studenti di Fisica Generale I, Fisica Sperimentale I & II, Storia della Fisica, in relazione a problemi riguardanti i corsi o alla stesura di tesine.
viii) assistenza come relatore o correlatore a tesi di laurea in Storia della Fisica.
ix) insegnamento, affidato a titolo gratuito, di Storia della Fisica, dall’1-11-1995 al 31-10-1996.
x) insegnamento, affidato quale semiretribuito, di Fisica Generale I per il corso di laurea in fisica, dall’1-11-1999 al 31-10-2000.
xi) insegnamenti, affidati a titolo gratuito per l’anno 2000-2001, dei corsi dell’indirizzo Fisico-Informatico-Matematico della Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, Sezione di Pavia: Storia della Fisica I (mod. II – 6 ore); Epistemologia della Fisica (mod. II – 12 ore) settore B01C; Storia della Fisica II (mod. II – 4 ore) settore B01C.
xii) insegnamento, affidato a titolo gratuito, di Fisica Generale II per il corso di laurea in chimica, dall’1-3-2001.
xiii) insegnamenti, affidati a titolo gratuito per l’anno 2001-2002, dei corsi dell’indirizzo Fisico-Informatico-Matematico della Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, Sezione di Pavia: Storia della Fisica Moderna; Epistemologia della Fisica.
xiv) insegnamento, affidato a titolo gratuito, di Fisica Generale II per il corso di laurea in chimica, dall’1-3-2002.
xv) insegnamenti, affidati a titolo gratuito per l’anno 2001-2002, dei corsi di Storia della Fisica ed Epistemologia Scientifica per il corso di laurea in fisica.
xvi) contratto per l’insegnamento di un modulo di Storia della Scienza per il Master in Comunicazione Scientifica dell’Università Statale di Milano.
e-mail: enrico.giannetto@unibg.it, enrico.giannetto@unipv.it
Lingue conosciute:
parlate: Inglese, Francese;
lette: Tedesco, Greco antico, Latino,Ebraico, Aramaico Siriaco, Egiziano, Copto
Qualifiche Accademiche:
2010-2008 Tesoriere della SILFS (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza)
2010-2006 Presidente della SISFA (Società Italiana degli Storici della Fisica e dell'Astronomia)
2010-2008 Direttore della Scuola di Dottorato in Antropologia ed Epistemologia della Complessità dell’Università di Bergamo
2010-2008 Direttore del Centro di Ricerca sulla Complessità (CE.R.CO) dell’Università di Bergamo
2009 Novembre: passaggio al SSD M-STO/05
2009-2006 Presidente del Collegio didattico della laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche
2006 Conferma in ruolo quale professore ordinario FIS/08
2009-2008 Docente di Filosofia Teoretica 1B dell’Università di Bergamo
2007-2006 Docente di Storia della Psicologia Clinica presso la Facoltà di Scienze della Formazione) dell'Università di Bergamo
2009-2008 Docente di Storia delle Scienze presso l’Università di Pavia
2009-2001 Docente di Storia della Fisica Moderna presso l’Università di Pavia
2010-2006 Docente di Storia della Scienza e della Tecnica B dell’Università di Bergamo
2010-2002 Docente di Epistemologia della Complessità (fino al 2005) e di Storia e Antropologia del pensiero scientifico presso il dottorato in Antropologia ed Epistemologia della Complessità dell'Università di Bergamo
2010-2002 Docente di Storia del Pensiero Scientifico A, B, C presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (ora Scienze della Formazione) dell'Università di Bergamo
2002 Chiamata posto di I fascia settore FIS/08 – Didattica e Storia della Fisica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo
2001-02 Incaricato di Fisica Generale II, Corso di Laurea in Chimica, Un. Pavia.
Incaricato di Storia della Fisica, Corso di Laurea in Fisica, Un. Pavia.
Incaricato di Epistemologia Scientifica, C. Laurea in Fisica, Un. Pavia.
Incaricato presso la Scuola di Specializzazione per l’insegnamento secondario, SILSIS, sezione di Pavia di
Storia della Fisica Moderna,
Epistemologia della Fisica.
Contratto di Storia della Scienza, Master in Comunicazione Scientifica,
Un. St. Milano
2001 Idoneità di I fascia settore scientifico disciplinare FIS/08 (ex B01C)– Didattica e Storia della Fisica, conseguita presso l’Università di Roma “La Sapienza”
2000-01 Incaricato di Fisica Generale II, Corso di Laurea in Chimica, Un. Pavia. Incaricato presso la Scuola di Specializzazione per l’insegnamento secondario, SILSIS, sezione di Pavia di
Storia della Fisica I,
Storia della Fisica II,
Epistemologia della Fisica.
1999-2000 Incaricato di Fisica Generale I, Corso di Laurea in Fisica, Un. Pavia
1995-96 Incaricato di Storia della Fisica, Corso di Laurea in Fisica, Un. Pavia
1995 Ricercatore confermato B01C, Un. Pavia
1991 Ricercatore in Fisica Generale, sottosettore Storia della Fisica, Un. Pavia
1988-91 Dottorando di Ricerca in Fisica, Università di Messina
1988-91 Associato INFM, sez. di Messina
1987-91 Docente di ruolo, titolare di Fisica, Scuola Secondaria Superiore, Istituto Tecnico ‘Verona-Trento’ di Messina
1986-88 Borsista della "Scuola Avanzata di Storia della Scienza" presso la Domus Galilaeana di Pisa
1983-88 Associato INFN, sez. di Catania
1982-83 Borsista ISAS-ITCP di Trieste
Titoli di Studio:
1992 Dottorato di Ricerca in Fisica, Università di Messina
1982 Laurea in Fisica, Università di Padova
1976 Maturità Classica, Liceo Maurolico di Messina
Riconoscimenti Scientifici:
2000 Medaglia Società Italiana di Fisica per la migliore comunicazione di Storia della Fisica al Congresso Nazionale di Palermo
Comitati Scientifici e Organizzativi di Convegni e Riviste:
2001 Collana di Storia della Scienza, Università di Pavia
2001-1996 Rivista Pluriverso
1999 Volta and the History of Electricity
1999 Science as Culture
1997 Convegno VI Centenario della Certosa di Pavia
1994 Con Darwin al di là di Cartesio
Società Scientifiche:
SIF (Società Italiana di Fisica)
EPS (European Physical Society)
APS (American Physical Society)
SISFA (Società Italiana degli Storici della Fisica e dell’Astronomia)
SILFS (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza)
AILA (Associazione Italiana di Logica)
IHPST (International Group for the History and Philosophy in Science Teaching)
Sintesi dell’Attività Scientifica e delle Ricerche Attuali
con riferimenti all’allegato elenco delle pubblicazioni
Enrico Giannetto, nato a Messina il 6 Novembre 1958, , si è diplomato ottenendo la maturità classica presso il Liceo Maurolico di Messina nel 1976. Si è iscritto presso il corso di laurea in Fisica dell’Università di Messina dove ha terminato il primo biennio di studi. Nel 1978 si è trasferito presso l’Università di Padova, dove, dopo aver seguito un piano di studi ‘misto’ di esami di fisica delle particelle elementari e di cosmologia, si è laureato in Fisica il 15-11-1982, discutendo una tesi su La cromodinamica quantistica nel limite di un numero infinito di colori, relatore il prof. Mario Tonin.
Il lavoro di tesi è proseguito con una ricerca sulle relazioni fra cromodinamica quantistica a molti colori e teoria delle stringhe fermioniche, che ha avuto come esito la prova di un nuovo tipo d’equivalenza (1).
Nel 1982-83 ha frequentato per un anno la "Scuola Internazionale di Studi Avanzati" (SISSA) di Trieste, seguendo i corsi di specializzazione di particelle elementari, astrofisica delle alte energie e cosmologia del "primo" universo: qui si è portata avanti una ricerca sulla transizione di fase quark-adroni con applicazioni in cosmologia nella quale si è messa a frutto la ‘duplice’ (particellare e relativistico-cosmologica) formazione perseguita fin dai primi studi universitari (2, 3, 63).
Nel 1983-84 si è trasferito presso la Scuola di Specializzazione in Fisica, ad indirizzo informatico-cibernetico, dell'Università di Catania. La problematica dei fondamenti della teoria quanto-relativistica di campo in relazione ai problemi delle divergenze e della rinormalizzazione, affrontata nel periodo di Trieste, ha portato all’approfondimento di tematiche di fondamenti della fisica, di storia della fisica e di epistemologia (100).
Nel 1984 ha contribuito alla formazione dell’Unità di Catania del Gruppo Nazionale di Storia della Fisica del CNR, al recupero del patrimonio di strumenti scientifici e di libri dell’Istituto di Fisica e dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Catania (52, 74). Studiando i manoscritti inediti di Ettore Majorana presso la Domus Galilaeana di Pisa, sono state sviluppate alcune ricerche sui fondamenti della teoria quanto-relativistica di campo, di storia della fisica e di fisica teorica delle particelle: dal punto vista storico è stato possibile far emergere come Majorana già nel 1932 avesse sviluppato una teoria per particelle di spin arbitrario, attribuita di solito a lavori successivi di Fierz e Pauli, e anche evidenziare un nodo storico cruciale per la nascita delle prime teorie fisiche delle particelle elementari e dei nuclei; dal punto di vista teorico, è emersa la possibilità di nuove formulazioni della teoria quanto-relativistica di campo senza stati ad energia negativa, evitando il relativo problema di rinormalizzazione, e in particolare di nuove originali formulazioni dell’elettrodinamica e della cromodinamica quantistiche (5, 6).
Dal 1984 al 1986 ha lavorato anche dal punto di vista teorico su possibili estensioni della relatività speciale e sulla fisica dei neutrini in relazione all’ipotesi di particelle tachioniche (4,7); dal punto di vista dei fondamenti e dell’epistemologia sui concetti di spazio, di tempo e di moto nelle teorie classiche, relativistiche, quantistiche e quanto-relativistiche (54), e sul ruolo di analogie e metafore nelle teorie scientifiche (64); dal punto di vista storico sulla scienza medievale (69) e sulla teoria dell'impeto di Giordano Nemorario (12, 66), di Giovanni Buridano (64) e di Nicola Oresme (68) in relazione al problema della formazione storica dei concetti fondamentali della fisica ‘classica’.
Dal 1986 al 1988 è stato borsista della "Scuola Avanzata di Storia della Scienza" presso la Domus Galilaeana di Pisa, dove ha soprattutto continuato lo studio dei manoscritti inediti di Ettore Majorana (67).
Ha poi vinto il concorso a cattedra per la scuola secondaria d'istruzione superiore di secondo grado, ed è stato docente di ruolo, titolare di Fisica, con nomina dell'1-9-1987.
A questo periodo appartengono delle ricerche sulla cosmologia di terza quantizzazione (29, 32), sulle logiche costruttive (8) e quantistiche (9), sulle logiche delle teorie classiche e quantistiche della gravitazione (10); sulla fisica medievale della luce di Roberto Grossatesta (78); sulla formalizzazione di una epistemologia "quantistica" (30, 65) e i suoi rapporti con l'ermeneutica (11), sull’incommensurabilità tra teorie fisiche (72).
Dal 1988 al 1991 ha avuto la borsa di dottorato presso l'Università di Messina (in congedo straordinario dalla scuola), e l'1-10-1992 ha ottenuto il dottorato in fisica, discutendo una tesi (supervisore P. V. Giaquinta) su una Teoria quanto-relativistica delle fasi macroscopiche della materia condensata: la transizione fluido-solido (51): in quest’occasione la formazione in teoria quanto-relativistica di campo è stata messa a frutto per affrontare i problemi della fisica della materia condensata, usando l’elettrodinamica quantistica a temperatura finita e la teoria delle transizioni di fase, insieme all’approccio algebrico (di simmetrie) alla teoria quantistica di campo assiomatica (13).
Dall’altro lato, sono proseguite le ricerche storiche sulla scienza medioevale (31) e su Majorana (47), sulla logica quantistica e i fondamenti della matematica e della fisica (33, 70); e si sono iniziate delle prime ricerche in didattica della fisica, cercando di correlare la prospettiva storico-epistemologica a quella didattica (106): sulla rilevanza storico e didattica della teoria dell’impeto (14), sulle rappresentazioni mentali e sull’epistemologia implicita nelle teorie fisiche (34), sul costruttivismo e sull’approccio dialogico (71).
Dal 1° Giugno 1991 è ricercatore di "Fisica Generale" presso il Dipartimento di Fisica "A. Volta" dell'Università di Pavia.
Nell'ottobre del 1991 ha sostenuto, ottenendo un buon giudizio di "idoneità", gli esami orali per professore associato di "Complementi di Fisica Generale", tenendo una lezione di Storia della Fisica.
Alla suddivisione del gruppo di 'Fisica Generale' ha poi optato per il gruppo di discipline B01C (Storia della Fisica).
E' divenuto ricercatore confermato nel 1995 (D. R. n. 25629 del 16 giugno 1995).
Ancora nel Gennaio 1998 e poi nell’Aprile 2000 ha sostenuto, ottenendo un buon giudizio, gli esami orali per professore associato per il settore B01C, tenendo in entrambi i casi una lezione di Storia della Fisica.
Ha fatto parte del Comitato Scientifico e Organizzatore di vari congressi internazionali: in particolare, nel Settembre 1999, per le celebrazioni del bicentenario dell’invenzione della pila di Alessandro Volta, i congressi ‘Volta and the History of Electricity’ e ‘Science as Culture’ della ‘European Physical Society-Interdivisional Group of History of Physics’ e dell’ ‘International History, Philosophy and Science Teaching Group’ (IHPST), di cui ha curato la pubblicazione elettronica dei ‘Proceedings’.
E’ ‘referee’ di varie riviste internazionali di fisica e cultura scientifica, fra cui l’European Journal of Physics, Journal of Physics A: Mathematical and General, Science & Education, etc.
E’ stato nominato idoneo in un concorso di I fascia, per il settore scientifico disciplinare FIS/08 (ex B01C) – Didattica e Storia della Fisica, presso l’Università la ‘Sapienza’ di Roma (11 Maggio 2001). Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo del 9 Luglio 2002 l’ha chiamato a ricoprire il ruolo di professore di I fascia per il settore scientifico disciplinare FIS/08 (ex B01C) – Didattica e Storia della Fisica.
Per quanto riguarda la didattica, è stato relatore di circa 20 tesi di storia della fisica e di storia della scienza e di una trentina di tesine. E’ stato membro della commissione per la riforma del corso di laurea nel periodo 1999-2001. Ha tenuto corsi di aggiornamenti per insegnanti presso il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica di Milano-Brescia e varie scuole secondarie.
E’ stato membro della Giunta del Dipartimento ‘Volta’ e poi della attuale Commissione di Lavoro del Dipartimento ‘Volta’ dal 2000.
Ha collaborazioni di ricerca a livello internazionale con i ricercatori di storia e filosofia della scienza dell’IHPST, delle Università di Parigi, Tours, Berlino, Chicago, Melbourne, e con gruppi delle Università di Pavia, Roma, Messina, Catania.
Per quanto riguarda più specificatamente il periodo da ricercatore, dal 1991 ad oggi l’attività di ricerca scientifica si è orientata principalmente verso la storia della fisica, la didattica della fisica e l'epistemologia, e, parzialmente, la fisica teorica.
Per quanto riguarda la
1) fisica teorica,
si è sviluppato un nuovo framework teorico per studiare i fenomeni di transizione di fase nell’ambito della struttura della materia, utilizzando la teoria quanto-relativistica di campo dell’elettrodinamica a temperatura e densità finite: in particolare, si è fornito un nuovo quadro teorico delle relazioni fra simmetria e dinamica a livello algebrico, una spiegazione della transizione fluido-solido, una teoria dinamica delle transizioni di fase; si è trovata una giustificazione rigorosa a livello assiomatico dell’argomento di Landau-Uhlenbeck sull’assenza di punti critici per la transizione liquido-solido, introducendo considerazioni sulla preservazione delle simmetrie di Lorentz-Poincaré e di gauge (13, 126).
Recentemente si è avviata una ricerca su fenomeni caotici in relatività speciale (97).
Per quanto riguarda la
2) storia della fisica,
si sono effettuate ricerche sui seguenti temi:
a) storia delle origini della meccanica quantistica, della fisica del caos, della relatività:
Si sono studiati autori e temi chiave per comprendere la nascita della fisica teorica come disciplina separata e le successive rivoluzioni che ne hanno sconvolto la fisionomia concettuale ed epistemologica (81, 107). Così, ricerche su Einstein (115, 128) ed Eddington (76) sono state legate all'indagine della trasformazione relativistica della fisica teorica (115), mentre altre su Born sono maggiormente legate all'analisi delle trasformazioni della fisica teorica dovute alla fisica dei quanti e del caos: si è infatti mostrato come i lavori di Born segnino effettivamente anche la nascita della fisica del caos (17, 77, 79, 82). In tutte queste indagini si è mostrato come la storia della fisica possa ancora dare dei contributi rilevanti per la fisica teorica. Si è portata avanti poi una ricerca sull’origine della relatività speciale nei lavori di Poincaré (18, 40, 41, 75, 84, 89, 112, 113, 114), sugli sviluppi di questa teoria nella formulazione relazionale di Whitehead anche in connessione alle idee di Mach (22, 36, 39, 83), e sugli sviluppi di Marcolongo (139, 140) e Dingle (141). Si è altresì iniziata una ricerca sull'origine della meccanica quantistica, sui lavori di Poincaré (132) e sul problema dell'equivalenza fra la meccanica delle matrici di Heisenberg-Born-Jordan e la meccanica ondulatoria di Schrödinger (53, 59, 87, 138), e inoltre sui lavori di Dirac (142, 143) e di Pauli (20, 46, 60, 91, 92, 94, 136).
b) storia delle origini della teoria quanto-relativistica di campo; l'opera di Ettore Majorana:
Si è compiuta l'analisi dell'opera scientifica di Ettore Majorana, soprattutto attraverso lo studio dei manoscritti inediti conservati presso la Domus Galilaeana di Pisa. In questa ricerca si sono approfonditi i rapporti fra i suoi lavori scientifici e quelli prodotti dalla comunità scientifica internazionale di quel periodo, come anche le relazioni con il contesto italiano, in riferimento alle tradizioni di fisica e filosofia specifiche del nostro paese. Si è analizzata poi la sua concezione di teoria fisica, chiarendo come questa si collochi rispetto alla disciplina "fisica teorica", e evidenziando come i suoi articoli pubblicati nel 1932 e nel 1933 segnino rispettivamente la nascita della fisica teorica delle particelle elementari e della fisica teorica del nucleo (38, 47, 75, 116). Si è iniziata la stesura di un libro sulla opera complessiva di Majorana.
c) storia del principio di conservazione dell'energia:
Correlatamente all'indagine sulla storia della fisica teorica come disciplina separata, si è svolta una ricerca sulla storia del principio di conservazione dell'energia, dei suoi differenti modelli concettuali, delle differenti tradizioni confluenti (leibniziana, newtoniana, etc.) (129): uno studio dell'opera di Ambrogio Fusinieri che ha permesso di evidenziare la rilevanza di una certa fisica italiana quasi sempre storiograficamente sottovalutata (108); delle ricerche sulla fisica di Leibniz e sulla antica fisica greca aristotelica e pre-socratica dove è possibile ritrovare le radici del moderno principio di conservazione (119); un'analisi del dibattito e della polemica tra Helmholtz e Clausius sulla sua formulazione (110).
d) storia della fisica medioevale:
Si è condotta un'indagine storica sulla fisica medievale. In particolare, con lo studio dei suoi fondamenti epistemologici, attraverso le opere della scuola di Chartres (90), di Roberto Grossatesta e Guglielmo di Ockham (111), si è fornita un'analisi chiarificatrice, per confronto, anche delle caratteristiche della cosiddetta "rivoluzione scientifica" e della fisica moderna (78). Inoltre, con lo studio della teoria dell'impetus di Giovanni Buridano e Nicola Oresme (123) e, dall'altro lato, della teoria relazionale del moto di Ockham, si è evidenziato il sorgere di varie concettualizzazioni che, per quanto ad essa incommensurabili, possono essere connesse alla nascita della moderna meccanica (121); si è anche mostrato come una formalizzazione della teoria dell'impetus possa essere didatticamente usata per una differente formulazione della moderna meccanica classica (31).
e) storia sulle origini della dinamica:
Si è iniziato uno studio sistematico dell'opera di Giordano Bruno (93) , Kepler (56), Galilei (56), Descartes (129, 131), Huygens (129), Newton (117,119) e Leibniz (99, 119, 130, 133) per comprendere la complessità storica delle origini della dinamica.
f) l'opera di Alessandro Volta:
Si è iniziata una ricerca sulla fisica dei gas di Alessandro Volta, in relazione anche al problema dei rapporti fra teoria, linguaggio matematico ed esperimenti nei suoi lavori (27, 28, 50, 104).
g) storia della fisica romantica:
Si è intrapreso lo studio della cosiddetta Naturphilosophie tedesca per esaminarne gli specifici contributi fisici, al di là delle influenze esterne sulla storia della fisica, e in particolare si è studiata l’opera fisica di J. W. Ritter e di F. von Baader (96, 103, 127).
h) storia, didattica, logica, fondamenti ed epistemologia:
Si è effettuata una ricerca sull'utilizzazione della storia della fisica per la didattica in particolare con l'utilizzazione di strumenti ipermediali (106, 122). Si è indagato inoltre sulla portata epistemologica della fisica e specialmente della fisica quantistica e relativistica. In particolare si è sviluppata anche un’analisi trasversale del problema della “non-separabilità” in meccanica classica, relativistica e quantistica (37, 44, 46). In connessione a ciò, si è sviluppata un'analisi dei rapporti fra logica e fisica (dopo la meccanica quantistica, la relatività speciale) (71, 115, 120), e ancora dei rapporti fra epistemologia (35), attività storiografica (109, 118, 135) e didattica nel campo della fisica (14, 19, 21, 23, 24, 25, 48, 49), confrontandosi con le prospettive aperte dagli approcci costruttivistici ed ermeneutici (16, 42, 45, 85, 101, 118, 124).
i) storia del concetto di tempo:
Si è iniziata una ricerca tesa a comprendere la storia della fisica all’interno della più vasta storia della scienza e della storia della cultura e delle civiltà umane, tematizzando come chiave di lettura di questa indagine le percezioni e le concezioni del tempo nei loro sviluppi e mutamenti (43, 80, 86, 88, 95, 102, 128, 140, 141, 142).
Sintesi dell’Attività Didattica
regolarmente sottoposta all'approvazione del Consiglio di Corso di Laurea in Fisica e della Facoltà di Scienze e documentata anche nei registri individuali del ricercatore, ha riguardato:
i) lezioni integrative, nell'ambito del corso di Fisica Generale I, in relazione ad un'introduzione storica alla meccanica, sui Principi della Relatività, sulla Teoria Cinetica dei Gas e sulla Meccanica e la Termodinamica Statistiche.
ii) esercitazioni per il corso di Fisica Generale I dall'anno 1992-93, relative alla risoluzione di problemi di fisica.
iii) attività di tutoraggio per il corso di Fisica Generale I durante l'anno 1993-94, ovvero seminari integrativi su argomenti del corso di particolare difficoltà per gli studenti.
iv) lezioni integrative per i corsi di Fisica Sperimentale I & II (per chimici), sui Principi della Relatività.
v) lezioni integrative e seminari per il corso di Storia della Fisica, riguardanti la storia della fisica antica, della fisica medievale, della fisica relativistica e quantistica, con particolare riferimento ai concetti di moto, di forza e di spazio e tempo.
vi) partecipazione alle Commissioni di Esame per i corsi di Fisica Generale I, Fisica Sperimentale I & II (per chimici), Storia della Fisica.
vii) assistenza agli studenti di Fisica Generale I, Fisica Sperimentale I & II, Storia della Fisica, in relazione a problemi riguardanti i corsi o alla stesura di tesine.
viii) assistenza come relatore o correlatore a tesi di laurea in Storia della Fisica.
ix) insegnamento, affidato a titolo gratuito, di Storia della Fisica, dall’1-11-1995 al 31-10-1996.
x) insegnamento, affidato quale semiretribuito, di Fisica Generale I per il corso di laurea in fisica, dall’1-11-1999 al 31-10-2000.
xi) insegnamenti, affidati a titolo gratuito per l’anno 2000-2001, dei corsi dell’indirizzo Fisico-Informatico-Matematico della Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, Sezione di Pavia: Storia della Fisica I (mod. II – 6 ore); Epistemologia della Fisica (mod. II – 12 ore) settore B01C; Storia della Fisica II (mod. II – 4 ore) settore B01C.
xii) insegnamento, affidato a titolo gratuito, di Fisica Generale II per il corso di laurea in chimica, dall’1-3-2001.
xiii) insegnamenti, affidati a titolo gratuito per l’anno 2001-2002, dei corsi dell’indirizzo Fisico-Informatico-Matematico della Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, Sezione di Pavia: Storia della Fisica Moderna; Epistemologia della Fisica.
xiv) insegnamento, affidato a titolo gratuito, di Fisica Generale II per il corso di laurea in chimica, dall’1-3-2002.
xv) insegnamenti, affidati a titolo gratuito per l’anno 2001-2002, dei corsi di Storia della Fisica ed Epistemologia Scientifica per il corso di laurea in fisica.
xvi) contratto per l’insegnamento di un modulo di Storia della Scienza per il Master in Comunicazione Scientifica dell’Università Statale di Milano.
Pubblicazioni (167)
Insegnamenti offerta formativa corrente (5)
ANTROPOLOGIA E COSMOLOGIA - 150058
Primo Semestre (23/09/2024 - 20/12/2024)
- 2024
Laurea Magistrale
SSD M-STO/05, 8 CFU, 48 ore
FISICA (LABORATORIO) - 139027-M2
Primo Semestre (10/09/2024 - 19/01/2025)
- 2024
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
SSD FIS/01, 1 CFU, 9 ore
FISICA - 139027-M1
Primo Semestre (10/09/2024 - 19/01/2025)
- 2024
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
SSD FIS/01, 8 CFU, 48 ore
STORIA DELLA SCIENZA DALL'ANTICHITA' AL RINASCIMENTO - 106144-M1
Secondo Semestre (17/02/2025 - 31/05/2025)
- 2024
Laurea
SSD M-STO/05, 6 CFU, 36 ore
STORIA DELLA SCIENZA MODERNA E CONTEMPORANEA - 106144-M2
Secondo Semestre (17/02/2025 - 31/05/2025)
- 2024
Laurea
SSD M-STO/05, 6 CFU, 36 ore
No Results Found