Tipo Corso:
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
Durata (anni):
5
Struttura di riferimento:
Sede:
BERGAMO
Course Catalogue:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di laurea in Giurisprudenza è da sempre orientato a fornire le competenze necessarie per accedere alle tre tradizionali professioni giuridiche (avvocato, magistrato e notaio). È un percorso formativo progettato a livello ministeriale, i cui obiettivi formativi qualificanti sono indicati nell'Allegato al D.M. 16 dicembre 2023, n, 1649, che definisce la classe del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza ai sensi del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270.
Pertanto, i laureati in Giurisprudenza devono:
aver acquisito le conoscenze disciplinari e gli strumenti metodologici necessari a inquadrare, affrontare e risolvere questioni giuridiche, anche complesse, e di dimensione nazionale, europea e internazionale, che si pongono nella società odierna, con piena consapevolezza delle loro implicazioni etiche, sociali ed economiche;
- aver acquisito conoscenze storico-giuridiche e filosofico-giuridiche, che consentano un'adeguata contestualizzazione dei fenomeni giuridici;
- ricercare, interpretare, analizzare e applicare in casi concreti testi normativi e giurisprudenziali in ambito nazionale, europeo e internazionale, tenendo anche conto dei riferimenti dottrinali, considerati nei loro diversi generi;
- saper redigere testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali e/o amministrativi) chiari, pertinenti e ben motivati;
- riuscire a comprendere e governare le forti trasformazioni che caratterizzano l'esperienza giuridica contemporanea;
saper applicare le proprie abilità e conoscenze a tematiche innovative in ambiti interdisciplinari, nonché elaborando idee e soluzioni originali, anche in contesti di ricerca».
Alla luce di tali obiettivi ministeriali, il Corso di Studio in Giurisprudenza è strutturato in modo da indirizzare lo studio, senza consentire la dispersione della formazione su percorsi troppo eterogenei.
Occorre segnalare, tuttavia, che il piano degli studi valorizza maggiormente, rispetto al passato, le competenze trasversali mediante la previsione di laboratori (altre attività per 4 cfu), a fronte della riduzione dei crediti formativi previsti per le attività caratterizzanti nell'ambito comparatistico e della prova finale.
Inoltre, il supporto offerto dalle attività di carattere seminariale (erogate anche in lingua inglese) mette lo studente in grado di acquisire, fin dai primi anni, competenze strumentali a una migliore collocazione sul mercato del lavoro; tali attività vanno a completare e rafforzare il metodo casistico costantemente seguito nei singoli insegnamento che contribuisce a rendere preparati i laureati all'approccio professionale.
Agli studenti è offerta la possibilità di svolgere tirocini formativi curriculari, per 150 ore (6 CFU); che per gli studenti in possesso dei requisiti specificati nelle apposite convenzioni può valere come anticipazione parziale per lo svolgimento della pratica professionale per accedere all'esame di abilitazione alle professioni di avvocato e notaio.
I laureati acquisiscono le competenze necessarie per svolgere le tradizionali professioni legali e per condurre in modo proficuo i percorsi di formazione post universitaria necessari per l'accesso a tali attività.
Pur offrendo la possibilità di scelta tra quattro lingue dell'unione europea, allo studente per sostenere un esame di lingua straniera, un'attenzione particolare è dedicata alla lingua inglese; infatti oltre alle attività seminariali, fin dai primi anni, agli studenti è offerta la possibilità di sostenere esami in lingua inglese attribuendo loro le competenze per operare anche nel contesto internazionale.
Pertanto, i laureati in Giurisprudenza devono:
aver acquisito le conoscenze disciplinari e gli strumenti metodologici necessari a inquadrare, affrontare e risolvere questioni giuridiche, anche complesse, e di dimensione nazionale, europea e internazionale, che si pongono nella società odierna, con piena consapevolezza delle loro implicazioni etiche, sociali ed economiche;
- aver acquisito conoscenze storico-giuridiche e filosofico-giuridiche, che consentano un'adeguata contestualizzazione dei fenomeni giuridici;
- ricercare, interpretare, analizzare e applicare in casi concreti testi normativi e giurisprudenziali in ambito nazionale, europeo e internazionale, tenendo anche conto dei riferimenti dottrinali, considerati nei loro diversi generi;
- saper redigere testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali e/o amministrativi) chiari, pertinenti e ben motivati;
- riuscire a comprendere e governare le forti trasformazioni che caratterizzano l'esperienza giuridica contemporanea;
saper applicare le proprie abilità e conoscenze a tematiche innovative in ambiti interdisciplinari, nonché elaborando idee e soluzioni originali, anche in contesti di ricerca».
Alla luce di tali obiettivi ministeriali, il Corso di Studio in Giurisprudenza è strutturato in modo da indirizzare lo studio, senza consentire la dispersione della formazione su percorsi troppo eterogenei.
Occorre segnalare, tuttavia, che il piano degli studi valorizza maggiormente, rispetto al passato, le competenze trasversali mediante la previsione di laboratori (altre attività per 4 cfu), a fronte della riduzione dei crediti formativi previsti per le attività caratterizzanti nell'ambito comparatistico e della prova finale.
Inoltre, il supporto offerto dalle attività di carattere seminariale (erogate anche in lingua inglese) mette lo studente in grado di acquisire, fin dai primi anni, competenze strumentali a una migliore collocazione sul mercato del lavoro; tali attività vanno a completare e rafforzare il metodo casistico costantemente seguito nei singoli insegnamento che contribuisce a rendere preparati i laureati all'approccio professionale.
Agli studenti è offerta la possibilità di svolgere tirocini formativi curriculari, per 150 ore (6 CFU); che per gli studenti in possesso dei requisiti specificati nelle apposite convenzioni può valere come anticipazione parziale per lo svolgimento della pratica professionale per accedere all'esame di abilitazione alle professioni di avvocato e notaio.
I laureati acquisiscono le competenze necessarie per svolgere le tradizionali professioni legali e per condurre in modo proficuo i percorsi di formazione post universitaria necessari per l'accesso a tali attività.
Pur offrendo la possibilità di scelta tra quattro lingue dell'unione europea, allo studente per sostenere un esame di lingua straniera, un'attenzione particolare è dedicata alla lingua inglese; infatti oltre alle attività seminariali, fin dai primi anni, agli studenti è offerta la possibilità di sostenere esami in lingua inglese attribuendo loro le competenze per operare anche nel contesto internazionale.
Conoscenze e capacità di comprensione
Il laureato nel Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, specie attraverso il metodo didattico della lezione frontale, ma anche attraverso esercitazioni e seminari:
- acquisisce un preciso metodo di approccio allo studio delle materie giuridiche, anche attraverso strumenti tecnologici e informatici;
- sviluppa un'approfondita conoscenza del sistema teorico-dogmatico tradizionale posto a fondamento della cultura giuridica, con riferimento a tutti gli ambiti tradizionalmente oggetto di indagine da parte della dottrina giuridica italiana e straniera, eventualmente anche in relazione all'ambito economico;
- approfondisce i contenuti degli ordinamenti storici e dell'ordinamento positivo nazionale, in riferimento ai diversificati ambiti della vita economica e sociale che essi regolano o hanno regolato e si confronta con le principali questioni filosofiche che riguardano il diritto;
- acquisisce un'altrettanta compiuta conoscenza dei sistemi giuridici internazionali e di altri Paesi di tradizioni giuridiche più o meno affini;
- è posto in grado di acquisire un'ulteriore specializzazione di tali profili formativi tramite la frequenza di corsi in lingua inglese e il superamento dei relativi esami;
- acquisisce un'ampia capacità di comprendere le dinamiche e i meccanismi di funzionamento dei processi di formazione, interpretazione e applicazione delle norme giuridiche, rispetto a tutti gli ordinamenti oggetto di studio, sia dal punto di vista sistematico, sia da quello della loro evoluzione storica e reciproca interconnessione
- acquisisce un preciso metodo di approccio allo studio delle materie giuridiche, anche attraverso strumenti tecnologici e informatici;
- sviluppa un'approfondita conoscenza del sistema teorico-dogmatico tradizionale posto a fondamento della cultura giuridica, con riferimento a tutti gli ambiti tradizionalmente oggetto di indagine da parte della dottrina giuridica italiana e straniera, eventualmente anche in relazione all'ambito economico;
- approfondisce i contenuti degli ordinamenti storici e dell'ordinamento positivo nazionale, in riferimento ai diversificati ambiti della vita economica e sociale che essi regolano o hanno regolato e si confronta con le principali questioni filosofiche che riguardano il diritto;
- acquisisce un'altrettanta compiuta conoscenza dei sistemi giuridici internazionali e di altri Paesi di tradizioni giuridiche più o meno affini;
- è posto in grado di acquisire un'ulteriore specializzazione di tali profili formativi tramite la frequenza di corsi in lingua inglese e il superamento dei relativi esami;
- acquisisce un'ampia capacità di comprendere le dinamiche e i meccanismi di funzionamento dei processi di formazione, interpretazione e applicazione delle norme giuridiche, rispetto a tutti gli ordinamenti oggetto di studio, sia dal punto di vista sistematico, sia da quello della loro evoluzione storica e reciproca interconnessione
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza:
- è in grado di fornire soluzione a problemi giuridici che insorgano in tutti i campi della realtà economico-produttiva e sociale, a livello nazionale e internazionale, sì da poter operare in modo concreto attraverso l'interpretazione e l'applicazione delle norme giuridiche e dei sistemi normativi;
- è in grado di definire le modalità di risoluzione di controversie giudiziarie o stragiudiziali e di individuare i procedimenti giuridici più corretti ed efficaci per la realizzazione di un'operazione economico-giuridica o di qualsiasi altra forma di interazione sociale, nonché di valutarne la conformità all'ordinamento, anche straniero, applicabile nel caso concreto;
- è in grado di contribuire alla realizzazione di un procedimento amministrativo o di un processo di formazione di norme giuridiche, o più in generale, allo svolgimento della funzione amministrativa e all'erogazione dei servizi pubblici;
- è in grado di svolgere un'analisi teorico-dogmatica dei sistemi ordinamentali, per la comprensione del loro funzionamento e dei loro processi evolutivi, necessarie per la ricerca scientifica e lo svolgimento dell'attività didattica in ambito giuridico;
- è in grado di dimostrare capacità critiche, comunicative e argomentative.
L'accertamento del raggiungimento degli obiettivi formativi è assicurato tramite verifiche strutturate su più quesiti, alcuni dei quali mirano ad appurare il grado di conoscenza e comprensione dei contenuti dei singoli insegnamenti acquisito dallo studente, altri la capacità di comprensione e di applicazione delle conoscenze acquisite a fattispecie concrete, secondo quanto indicato specificatamente nei
programmi e nella descrizione dei metodi di accertamento.
Alla verifica degli obiettivi formativi contribuisce anche lo svolgimento guidato di esercitazioni, presentazioni e lavori di gruppo, connotati da un elevato grado di interattività tra docenti e discenti, nel cui ambito lo studente è chiamato a dimostrare la padronanza di strumenti e metodologie, nonché la propria autonomia di giudizio e le capacità comunicative acquisite. Lo studente può scegliere anche di svolgere, per provare le proprie capacità, un tirocinio formativo per 150 ore (6 CFU), al quinto anno di corso.
Inoltre, Le laureate e i laureati nei corsi della classe devono essere in grado di:
- lavorare in gruppo, anche con funzioni di coordinamento e in contesti interdisciplinari;
- operare in autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro, anche con funzioni di elevata responsabilità;
- saper argomentare, oralmente e per iscritto, in maniera logica, rigorosa ed efficace, con interlocutori specialisti e non specialisti;
- utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici di competenza;
- aggiornare e arricchire autonomamente le proprie conoscenze e competenze in modo da contrastarne l'obsolescenza.
- è in grado di fornire soluzione a problemi giuridici che insorgano in tutti i campi della realtà economico-produttiva e sociale, a livello nazionale e internazionale, sì da poter operare in modo concreto attraverso l'interpretazione e l'applicazione delle norme giuridiche e dei sistemi normativi;
- è in grado di definire le modalità di risoluzione di controversie giudiziarie o stragiudiziali e di individuare i procedimenti giuridici più corretti ed efficaci per la realizzazione di un'operazione economico-giuridica o di qualsiasi altra forma di interazione sociale, nonché di valutarne la conformità all'ordinamento, anche straniero, applicabile nel caso concreto;
- è in grado di contribuire alla realizzazione di un procedimento amministrativo o di un processo di formazione di norme giuridiche, o più in generale, allo svolgimento della funzione amministrativa e all'erogazione dei servizi pubblici;
- è in grado di svolgere un'analisi teorico-dogmatica dei sistemi ordinamentali, per la comprensione del loro funzionamento e dei loro processi evolutivi, necessarie per la ricerca scientifica e lo svolgimento dell'attività didattica in ambito giuridico;
- è in grado di dimostrare capacità critiche, comunicative e argomentative.
L'accertamento del raggiungimento degli obiettivi formativi è assicurato tramite verifiche strutturate su più quesiti, alcuni dei quali mirano ad appurare il grado di conoscenza e comprensione dei contenuti dei singoli insegnamenti acquisito dallo studente, altri la capacità di comprensione e di applicazione delle conoscenze acquisite a fattispecie concrete, secondo quanto indicato specificatamente nei
programmi e nella descrizione dei metodi di accertamento.
Alla verifica degli obiettivi formativi contribuisce anche lo svolgimento guidato di esercitazioni, presentazioni e lavori di gruppo, connotati da un elevato grado di interattività tra docenti e discenti, nel cui ambito lo studente è chiamato a dimostrare la padronanza di strumenti e metodologie, nonché la propria autonomia di giudizio e le capacità comunicative acquisite. Lo studente può scegliere anche di svolgere, per provare le proprie capacità, un tirocinio formativo per 150 ore (6 CFU), al quinto anno di corso.
Inoltre, Le laureate e i laureati nei corsi della classe devono essere in grado di:
- lavorare in gruppo, anche con funzioni di coordinamento e in contesti interdisciplinari;
- operare in autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro, anche con funzioni di elevata responsabilità;
- saper argomentare, oralmente e per iscritto, in maniera logica, rigorosa ed efficace, con interlocutori specialisti e non specialisti;
- utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici di competenza;
- aggiornare e arricchire autonomamente le proprie conoscenze e competenze in modo da contrastarne l'obsolescenza.
Autonomia di giudizi
Il laureato in Giurisprudenza, al termine della laurea a ciclo unico, matura un grado e un numero di conoscenze che gli consentono di:
a) identificare e raccogliere i dati normativi pertinenti allo specifico problema, che è chiamato volta a volta ad affrontare e risolvere;
b) individuare e selezionare le fonti dottrinali e giurisprudenziali;
c) analizzare i dati predetti alla luce del materiale raccolto;
d) accostarsi in chiave critica alla precedente elaborazione del problema e coglierne tutte le possibili e alternative soluzioni, in consonanza agli interessi da tutelare nella circostanza concreta, tenendo presenti anche le implicazioni etiche delle soluzioni scelte;
e) individuare, se del caso, soluzioni originali, quanto alle tematiche nuove che scaturiscono nel dibattito culturale o professionale in cui si trova inserito.
L'acquisizione di tali qualità di autonomia di giudizio avviene mediante il combinarsi di forme di apprendimento più tradizionale (lezioni frontali di carattere istituzionale, e studio sui manuali e sulle fonti indicate nel corso); ricerche specifiche organizzate su temi approfonditi, eventualmente anche in forma collettiva; simulazioni processuali; lezioni impartite con metodo problem based; elaborazione e discussione della tesi di laurea; tirocini formativi; periodi di studio all'estero, sia per sostenere e superare singoli esami sia per preparare o approfondire la tesi di laurea
Le medesime capacità sono verificate tramite il sostenimento e il superamento dei singoli esami; la redazione ed esposizione di tesine o di soluzioni a casi pratici, nell'àmbito dei singoli corsi; l'elaborazione e discussione della tesi di laurea.
a) identificare e raccogliere i dati normativi pertinenti allo specifico problema, che è chiamato volta a volta ad affrontare e risolvere;
b) individuare e selezionare le fonti dottrinali e giurisprudenziali;
c) analizzare i dati predetti alla luce del materiale raccolto;
d) accostarsi in chiave critica alla precedente elaborazione del problema e coglierne tutte le possibili e alternative soluzioni, in consonanza agli interessi da tutelare nella circostanza concreta, tenendo presenti anche le implicazioni etiche delle soluzioni scelte;
e) individuare, se del caso, soluzioni originali, quanto alle tematiche nuove che scaturiscono nel dibattito culturale o professionale in cui si trova inserito.
L'acquisizione di tali qualità di autonomia di giudizio avviene mediante il combinarsi di forme di apprendimento più tradizionale (lezioni frontali di carattere istituzionale, e studio sui manuali e sulle fonti indicate nel corso); ricerche specifiche organizzate su temi approfonditi, eventualmente anche in forma collettiva; simulazioni processuali; lezioni impartite con metodo problem based; elaborazione e discussione della tesi di laurea; tirocini formativi; periodi di studio all'estero, sia per sostenere e superare singoli esami sia per preparare o approfondire la tesi di laurea
Le medesime capacità sono verificate tramite il sostenimento e il superamento dei singoli esami; la redazione ed esposizione di tesine o di soluzioni a casi pratici, nell'àmbito dei singoli corsi; l'elaborazione e discussione della tesi di laurea.
Abilità comunicative
Il laureato in giurisprudenza padroneggia compiutamente il lessico giuridico, sapendolo adattare ai diversi contesti in cui si trova ad operare ed ai suoi diversi interlocutori, si tratti degli altri professionisti dell'area giuridica, come dei clienti e dei diversi soggetti cui dev'essere in grado di comunicare il dato giuridico nella sua specificità e complessità. Egli comunica, altresì, in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese.
Queste capacità comunicative devono sapersi esprimere anche in almeno una lingua straniera, in termini adeguati alla creazione e allo sviluppo di rapporti professionali, alla comunicazione e alla trasmissione di comunicazioni e atti, negoziali e processuali, in un contesto europeo e internazionale.
Dette capacità dovranno poi essere sviluppate anche in ambito informatico, rispetto all'utilizzazione degli strumenti tecnologici e telematici ormai usualmente impiegati nello svolgimento delle attività giuridiche, nel settore pubblico e privato.
Le capacità comunicative descritte vengono elaborate attraverso prove d'esame richiedenti elaborata capacità espositiva e argomentativa; l'elaborazione e discussione di tesine scritte; l'elaborazione e discussione della tesi di laurea; la partecipazione a lezioni impartite con metodo problem based; la
partecipazione a esercitazioni pratiche, quali simulazioni processuali o la discussione di casi concreti nel corso delle lezioni; i tirocini formativi.
Queste capacità sono verificate tramite il sostenimento e superamento dei singoli esami; la redazione ed esposizione di tesine o di soluzioni a casi pratici nell'ambito dei singoli corsi; l'elaborazione e la discussione della tesi di laurea; laboratori ed esercitazioni, indispensabili per l'affinamento dell'abilità in campo informatico e linguistico
Queste capacità comunicative devono sapersi esprimere anche in almeno una lingua straniera, in termini adeguati alla creazione e allo sviluppo di rapporti professionali, alla comunicazione e alla trasmissione di comunicazioni e atti, negoziali e processuali, in un contesto europeo e internazionale.
Dette capacità dovranno poi essere sviluppate anche in ambito informatico, rispetto all'utilizzazione degli strumenti tecnologici e telematici ormai usualmente impiegati nello svolgimento delle attività giuridiche, nel settore pubblico e privato.
Le capacità comunicative descritte vengono elaborate attraverso prove d'esame richiedenti elaborata capacità espositiva e argomentativa; l'elaborazione e discussione di tesine scritte; l'elaborazione e discussione della tesi di laurea; la partecipazione a lezioni impartite con metodo problem based; la
partecipazione a esercitazioni pratiche, quali simulazioni processuali o la discussione di casi concreti nel corso delle lezioni; i tirocini formativi.
Queste capacità sono verificate tramite il sostenimento e superamento dei singoli esami; la redazione ed esposizione di tesine o di soluzioni a casi pratici nell'ambito dei singoli corsi; l'elaborazione e la discussione della tesi di laurea; laboratori ed esercitazioni, indispensabili per l'affinamento dell'abilità in campo informatico e linguistico
Capacità di apprendimento
Il laureato in giurisprudenza matura gli strumenti tecnici e metodologici che gli consentono di contrastare l'obsolescenza dei contenuti trasmessigli durante il corso di studio e di mantenere costantemente aggiornata la propria preparazione nell'ambito della rispettiva attività professionale.
Ha le conoscenze, le competenze e l'autonomia di giudizio necessarie per accedere con profitto ai successivi e più elevati livelli della formazione, quali la Scuola di specializzazione per le Professioni Legali, i master di II livello, i corsi di perfezionamento e i dottorati di ricerca.
Queste capacità vengono coltivate attraverso attività formative volte a sviluppare un metodo di studio e di ricerca appropriato ai distinti settori disciplinari, e acquisite grazie alla preparazione degli esami lungo il corso di studi; alla redazione di tesine nell'ambito dei singoli esami; all'elaborazione della tesi di laurea. Queste capacità sono verificate tramite il sostenimento e superamento dei singoli esami; l'esposizione di tesine o di soluzioni a casi pratici nell'ambito dei singoli corsi; la discussione della tesi di laurea.
Ha le conoscenze, le competenze e l'autonomia di giudizio necessarie per accedere con profitto ai successivi e più elevati livelli della formazione, quali la Scuola di specializzazione per le Professioni Legali, i master di II livello, i corsi di perfezionamento e i dottorati di ricerca.
Queste capacità vengono coltivate attraverso attività formative volte a sviluppare un metodo di studio e di ricerca appropriato ai distinti settori disciplinari, e acquisite grazie alla preparazione degli esami lungo il corso di studi; alla redazione di tesine nell'ambito dei singoli esami; all'elaborazione della tesi di laurea. Queste capacità sono verificate tramite il sostenimento e superamento dei singoli esami; l'esposizione di tesine o di soluzioni a casi pratici nell'ambito dei singoli corsi; la discussione della tesi di laurea.
Requisiti di accesso
Per essere ammessi al Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, ritenuto idoneo.
Si richiede inoltre un'adeguata preparazione di base in: comprensione del testo e conoscenza della lingua italiana.
La preparazione iniziale degli studenti sarà verificata con le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di studio.
Gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) derivanti da carenze nelle predette conoscenze dovranno essere colmati nel primo anno di corso, secondo le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di studio.
Si richiede inoltre un'adeguata preparazione di base in: comprensione del testo e conoscenza della lingua italiana.
La preparazione iniziale degli studenti sarà verificata con le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di studio.
Gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) derivanti da carenze nelle predette conoscenze dovranno essere colmati nel primo anno di corso, secondo le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di studio.
Esame finale
La prova finale consiste nella predisposizione, presentazione e discussione di una tesi elaborata in modo originale in base ad attività personale ed approfondita strutturata secondo una delle seguenti modalità:
- Rassegna ragionata di materiale giurisprudenziale o dottrinale;
- Analisi ed interpretazione di testi normativi;
- Trattazione di una o più questioni giuridiche, eventualmente anche in prospettiva storica o sul versante della comparazione, mediante lo studio dell'elaborazione di dottrina e giurisprudenza sul punto. Lo studente deve dimostrare la capacità di applicare e comunicare le conoscenze acquisite nel corso di studio.
- Rassegna ragionata di materiale giurisprudenziale o dottrinale;
- Analisi ed interpretazione di testi normativi;
- Trattazione di una o più questioni giuridiche, eventualmente anche in prospettiva storica o sul versante della comparazione, mediante lo studio dell'elaborazione di dottrina e giurisprudenza sul punto. Lo studente deve dimostrare la capacità di applicare e comunicare le conoscenze acquisite nel corso di studio.
Profili Professionali
Profili Professionali (5)
AVVOCATO
L'Avvocato rappresenta e tutela gli interessi del cliente (persona fisica, impresa, organizzazione, etc.) nelle questioni legali e nei diversi gradi di giudizio civile, penale, amministrativo; redige contratti e atti giuridici; fornisce attività di consulenza legale;
presta assistenza legale e svolge funzione di arbitro in sede stragiudiziale.
L'Avvocato applica nella professione le seguenti capacità:
- reperimento delle fonti e degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali
- qualificazione e interpretazione della fattispecie concreta
- redazione di pareri e atti giuridici
- relazione con il cliente e con gli altri protagonisti del mondo giuridico
- informatiche
- gestionali
- linguistiche, rispetto al lessico giuridico di una o più lingue straniere, come preferibile
Il laureato in Giurisprudenza inizia la sua attività facendo pratica presso uno studio legale; in parziale alternativa, può
frequentare una Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Dopo aver superato l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione forense, secondo quanto previsto
dalla normativa vigente, l'Avvocato può esercitare la professione in proprio o nell'ambito di studi legali, enti pubblici o privati.
L'Avvocato può altresì essere nominato giudice onorario e svolgere la funzione di giudice di pace o, in qualità di giudice
onorario, di magistrato presso la giurisdizione ordinaria (come giudice onorario aggregato, giudice onorario di tribunale o
viceprocuratore onorario).
Il praticante avvocato e l'Avvocato possono perfezionare la propria formazione frequentando le Scuole di specializzazione, i Master di II livello e i corsi di perfezionamento.
ESPERTO LEGALE IN ENTI PUBBLICI
La professione si declina nella gestione e nel coordinamento dell'ufficio legale, nonché nell'attendere a tutti gli aspetti legali propri delle attività di organizzazioni o enti della Pubblica Amministrazione, controllando e facendo in modo che le attività
stesse, le procedure e gli atti siano conformi alle norme giuridiche; redigendo contratti e altri atti giuridici, sia nazionali che internazionali; fornendo consulenza legale; predisponendo atti, pratiche o provvedimenti amministrativi; curando i rapporti con enti o soggetti esterni (quali l'Avvocatura di Stato e gli organi giurisdizionali); gestendo e verificando gli aspetti legali dell'ente;
assicurando supporto all'attività amministrativa degli altri uffici; facendo parte di organi istituzionali (commissioni, organi
consultivi, etc.)
L'Esperto legale in enti pubblici applica nella professione le seguenti capacità:
- redazione di pareri e atti giuridici
- amministrazione e gestione dell'ente
- attuazione delle procedure amministrative e di ufficio
- attuazione delle tecniche di gestione di archivi
- gestionali
- gestione del personale e delle risorse umane
- pratica economica e contabilità
- interazione con diverse professionalità, nella comprensione delle dinamiche dell'organizzazione del lavoro interna
- informatiche
- linguistiche, rispetto al lessico di una o più lingue straniere, specie ove operi a livello europeo o internazionale.
L'Esperto legale in enti pubblici può esercitare la propria professionalità a livello nazionale, europeo e internazionale.
1) In ambito nazionale, previo concorso indetto dalla Pubblica Amministrazione, può accedere alle carriere nel governo locale
(Comuni, Regioni, Province); negli Enti funzionali (ASL, Camere di Commercio, Università, Aziende pubbliche); nelle
Organizzazioni nazionali (Governo, Parlamento); nell'Agenzia delle Entrate; negli Ispettorati del Lavoro. Egli può, inoltre,
svolgere l'attività di Operatore dell'amministrazione giudiziaria (Cancellerie dei Tribunali e delle Procure);
2) In ambito europeo, può accedere, tramite concorso o selezione pubblici, a ruoli di responsabilità nelle istituzioni e altri organismi europei;
3) In ambito internazionale, può accedere, previo concorso, alla carriera diplomatica, nonché, tramite concorso o selezione pubblici, a ruoli di responsabilità in Organizzazioni internazionali governative e non governative. L'Esperto legale può perfezionare la propria preparazione frequentando le Scuole di specializzazione, i Master di II livello e i Corsi di perfezionamento.
ESPERTO LEGALE IN IMPRESE
La professione si declina nella gestione e nel coordinamento dell'ufficio legale dell'impresa, nonché nell'attendere a tutti gli aspetti legali propri delle attività di impresa, controllando e facendo in modo che le attività stesse, le procedure e gli atti siano conformi alle norme giuridiche; redigendo contratti e altri atti giuridici; fornendo consulenza legale; predisponendo atti; curando i rapporti con enti o soggetti esterni; gestendo e verificando gli aspetti legali dell'ente; assicurando supporto all'attività amministrativa degli altri uffici; provvedendo al recupero crediti; facendo parte di organi istituzionali (commissioni, organi consultivi, etc.).
L'Esperto legale in imprese applica le seguenti capacità:
- reperimento delle fonti e degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali
- redazione di pareri e atti giuridici
- seguire attività correlate all'amministrazione e gestione di impresa
- informatiche
- attuazione delle procedure amministrative e di ufficio
- gestire il personale e le risorse umane
- pratica economica e contabilità
- linguistiche, rispetto al lessico giuridico di una o più lingue straniere, come preferibile.
L'Esperto legale in impresa presta la propria attività quale dipendente o consulente presso imprese industriali e manifatturiere, istituti bancari o assicurativi, studi professionali (legali, ma anche notarili, commercialistici, tecnici, di architettura, etc.) L'Esperto legale può perfezionare la propria formazione frequentando Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento
MAGISTRATO
Il Magistrato esercita le funzioni giudiziarie, nei diversi ambiti (ordinario - penale e civile - amministrativo, contabile, tributario, militare).
Il Magistrato applica le seguenti capacità:
- reperimento delle fonti, anche internazionali, e degli orientamenti interpretativi di dottrina e giurisprudenza
- interpretazione, qualificazione e decisione della fattispecie concreta
- relazione con utenti e professionisti (avvocati, parti, colleghi, polizia giudiziaria, etc.)
- informatiche
- organizzative
- indagine
Il laureato in Giurisprudenza, dopo aver superato il concorso nazionale bandito dal Ministero della Giustizia, al quale è ammesso dopo aver frequentato un corso di specializzazione a numero chiuso presso una Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali (durata biennale) o aver acquisito gli altri titoli previsti dalla legge, frequenta un corso obbligatorio di sei mesi presso la Scuola Superiore della Magistratura e viene poi assegnato ad una delle possibili funzioni collegate al suo ruolo.
Il Magistrato svolge la sua attività, in alcuni casi (amministrativo, contabile e tributario) previo superamento di ulteriore concorso o selezione, presso numerose istituzioni (tra cui Tribunali e Corti d'Appello).
NOTAIO
Il Notaio riceve e redige atti giuridici inter vivos (compravendite, mutui, donazioni, etc.) e atti di ultima volontà (testamenti);
attribuisce loro pubblica fede; li registra e li trascrive nei pubblici registri; li conserva; li autentica; ne rilascia copia, estratti e certificazioni. Ove richiesto, il Notaio accerta la volontà dei contraenti e la traduce in linguaggio giuridico, garantendo la legalità dell'atto redatto; consiglia alle parti l'atto o la proceduta più idonei a raggiungere gli obiettivi prefissati; verifica la legalità dei contenuti; verifica la conformità dei documenti; esegue accertamenti (ad esempio ipotecari e catastali) e fornisce consulenza specialistica (fiscale, civile, tributaria etc).
Il Notaio applica nella professione le seguenti capacità:
- reperimento delle fonti e degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali
- interpretazione e qualificazione della fattispecie concreta
- redazione di pareri e atti giuridici (es., contratti, testamenti pubblici)
- relazione e consulenza con il cliente e con gli altri protagonisti del mondo giuridico
- informatiche
- gestionali
- linguistiche, rispetto al lessico giuridico di una o più lingue straniere, come preferibile.
Il laureato in Giurisprudenza inizia la sua attività facendo pratica presso uno studio notarile; in parziale alternativa, può frequentare una Scuola di Specializzazione per le professioni legali.
Dopo aver vinto il concorso notarile su base nazionale, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, gli viene assegnata una sede nella quale è tenuto ad avviare uno studio professionale entro tre mesi.
Insegnamenti
Insegnamenti (7)
SSD IUS/08, 12 CFU, 72 ore
SSD IUS/08, 12 CFU, 72 ore
SSD IUS/05, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/05, 9 CFU, 54 ore
SSD SECS-P/01, 9 CFU, 54 ore
SSD SECS-P/01, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/20, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/20, 9 CFU, 54 ore
SSD IUS/01, 12 CFU, 72 ore
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SSD IUS/18, 9 CFU, 54 ore
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SSD IUS/19, 10 CFU, 60 ore
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PRESIDENTE DI CONSIGLIO DI CORSO DI STUDIOProfessori Ordinari
Docente a contratto per incarico di insegnamento
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