Dopo gli studi a Roma – dove ho conseguito i diplomi di laurea, specializzazione e dottorato di ricerca alla Sapienza, e di Archivistica, paleografia e diplomatica all’Archivio di Stato –, ho svolto incarichi di ricerca presso la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte (sia come assegnista della Fondazione Fritz Thyssen, sia come assistente scientifico d’Istituto), l’Italian Academy for Advanced Studies in America (Columbia University), la Duke University, il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, e il Centro Tedesco di Studi Veneziani. Ho quindi lavorato come storico dell’arte alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti e come ricercatore presso l’Università degli studi di Sassari. Dal 2022 sono professore associato di Storia dell’arte medievale (L-ART/01) presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell’Università degli studi di Bergamo.

I miei studi mirano a integrare le opere d’arte e architettura ai contesti, con attenzione ai quadri storiografici e in una prospettiva interdisciplinare. Mi sono dedicato in particolare a ricerche di ambito territoriale in Italia centrale e meridionale, a questioni critico-storiografiche di arte normanno-sveva, e a studi su tutela e percezione dei monumenti medievali. I lavori più recenti sono rivolti alla relazione tra Federico II di Svevia e l’architettura sacra in area adriatica, e al rapporto tra patrimonio culturale e immagine, specie fotografica, nei contesti post-catastrofici. Tra le mie ultime pubblicazioni, ricordo i volumi Federico II e l’architettura sacra tra Regno e Impero (2021) e Medioevo tra due mondi. San Nicolò a San Gemini e le alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento (2022).